Missioni Consolata - Giugno 1904

� eo.,so(ata .nQ.,..,�=;o;>�J> �c:!!i!S=� �==�.,..-,..==·;;x·s=="""'�o riggio, scarsi erano i visitatori, così rara� � mente succede oggidi. I naturalisti hanno composto l'omlogio dei ji01·i rilevando quelli che ora per ora, nelle disperazione, elevato alla nobiltà della cristiana rassegnazione, ed ecco aperta in mezzo all'umano consorzio una sorgente inesausta di quelle umili ma profonde e sante energie morali, che sono la base più solida dell'ordine sociale. con facilità comporre l'orologio della ConLe sante comunioni nel santuario 24 del giorno, aprono all'aria ed alla luce � le corolle profumate. Al santuario si potrebbe t so lata , notando il succedersi ai piedi del benedetto suo altare delle diverse classi so- Un altro segno vivo ed eloquentissimo ciali, senza differenza di sesso e di età. Dal- ' dell'ascendere del santo entusiasmo nella dil'alba che segna lo schiudersi soavissimo delle preghiere dei rudi lavoratori, delle umili fantesche e delle venditrici di Porta Palazzo, fino a tarda sera nel santuario si veggono sempre persone che pregano. Fiori d'amore e fiori di lagrime vi sono continuamente Dfferti a Maria Consolatrice. Le più svariate circostanze della vita porgono a tutti il desiderio, il bisogno di una visita alla Consolata. I giovinetti nel giorno della cresima e della prima loro comunione; gli sposi novelli in quello del matrimonio; i vecchi coniugi nella fausta ricorrenza delle nozze d'oro, vengono a chiedere alla Consolata la sua benedizione. V nole impetrarla chi parte per un lungo viaggio; chi sta per assumere un' impresa difficile o una missione importante. Eminenti prelati ed illustri laici, dame e princi� pesse di passaggio per Torino vo� ,çdiono ossequiarne la mistica Signora. Caratteristico di più in più si va facendo al santuario l'annuale periodo degli esami. Dai bimbi delle elementari, dai fanciulli del ginnasio che vi vengono coll'aperta franchezza deli'età, ai laureandi, alle maestrine, agli alunni dell'Accademia Militare, agli ufficialetti, ai concorrenti ad impieghi, che sovente per rispetto umano c ercano la penombra: quanti e quante vengono ad invocare la Sede della Sa� pienza! Che dire poi dell'accorrere dei Em,n:o Car<l. GiuSC})l>e Callegari, Vesc. di Padova tribolati intorno all'altare della Madre delle � Consolazioni ? Il moltiplicarsi delle grazie a . Lei strappate con dolce violenza dalla ere� scente divozione, con circolo che mai non cessa il suo giro, diventa causa del moltipli- � carsi dei supplicanti visitatori. Vi è tra essi chi patisce nel corpo e chi soffre nell'anima; chi dolora per la propria e chi per la sciagura dei suoi diletti. In tutti discende la miseri- � cordia della Divina Consolatrice : chi è pienamente esaudito; chi è salvato almeno dalla vozione a Maria Consol atrice, sono le cifre delle comunioni annuali fatte al santuario. Le comunioni che furono 97.820 nel 1881, crescendo progressivamente di numero, arrivarono nel 1901 a 224.7GO per salire ancora nello scorso anno 1903 a 247.050. Queste che già di per sè, data la sublimità dell'azione che mppresentano, non possono in alcun modo chiamarsi cifre di fredda stati stica, quanta maggiore eloquenza non acquisterebbero, se potessero essere illustrate con

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