92 Jl1 8ollso1ata taumaturga, a cui parevano opporre insuperabili difficoltà tecniche l'antichità del dipinto, il grande affievolimento e la natura stessa delle sue tinte. La gloria di darci la vera fotografia della Consolata toccò all'avvocato Carlo Pia, il fotografo della SS. Sindone, il quale ebbe abbondante l'unico compenso che incominciate tosto da vicino e da lontano, andarono sempre aumentando: si volle il ritratto della Consolata ad ornamento di ca· mere e sale; lo si volle tra i fogli del libro di pietà; nel portafogli e nelle valigie a difesa dai ladri e dalle disgrazie; lo si pose nelle vetture e sulle biciclette; nel formato francobollo si applicò a custodia delle corrispondenze. Le cartoline coll'effi1/:Ìe della Consolata, spedite a decine di migliaia, avvalorarono gli auguri di Natale e di capodanno; portarono lieti auspici negli onomastici, nelle nozze e nelle lauree; confortarono coll'annunzio di una preghiera fatta al santuario i malati e gli afflitti. Le grandi oleografie, nelle stesse dimensioni dell'effigie taumaturga e perfette per somiglianza, ebbero pure larga diffusione. Accolte a festa dalle popolazioni, si collocarono in bel numero sugli altari in parrocchie e cappellanie, dove divennero altrettanti nuovi centri di culto a Maria SS. Consolatrice. Molte società cattoliche di mutuo soccorso; moHi magazzini cooperativi e circoli, posero il quadro della Consolata nella loro sede a pegno di prospero andamento; pii ritiri, scuole, asili ne ornarono sale, classi e dormitori; i laboratorii vollero dare alle giovanette popolane la più valida pro tezione, servendosi dell'imagine benedetta per istradarle alla vera divo >�ione verso Maria SS. Così le giovani lavoranti, divenute a loro volta padrone, eserciteranno un apostolato modesto ma fecondo di grandi beni nella convivenza sociale, �iacchè il culto di Maria SS. è uno de' mezzi più potenti per restaurare ogni cosa in Cristo, secondo lo stupendo programma di S. S. Pio X. Em,mo Card. Giulio Uoschi, .A.t·civ. di Ferrara Visite quotidiane al santuario Il periodico e le nuove imagini fuegli voleva dell'arduo e lungo suo lavoro: la riconoscenza e le preghiere dei divoti di Maria Consolatrice. La riproduzione, che superò tutte le aspettative degli intelligenti, fu compiuta nel dicembre 1899 e ci diede tosto modo di offrire ai fedeli, oltre le fotografie d'ogni dimensione, grandi oleografie per quadri, riuscitissime imagini in cromolitografia, cartoline postali con diciture appropriate alle varie occasioni. E le richieste, rono nelle mani taumaturghe di Ma- t ria SS. piccole scintille che gran fiamma seconda; furono i primi strumenti materiali di cui Ella si servì per dilatare e perfezio , nare il suo culto. Sintomo caratteristico di risveglio bene augurato, venne rapidamente t aumentando il quotidiano concorso al santuario. Esso non ha mai chiuse le sue porte benedette lungo il giorno, ed anche in passato la Madonna non era mai sola. Ma se in certe ore, ad esempio nelle prime del pome-
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