74 lE eorf�olata Maria Consolatrice quell'Istituto, che del suo nome si abbella, e che fondato allo scopo di spargere la buona semente e dilatare il Regno di Gèsù Cristo nelle contrade più barbare dell'Africa, nelle mani della Diyina Provvidenza riuscirà per la città nostra sorgente novella delle più elette benedizioni. Altro frutto fra noi del culto della Consolata è quello studio, che in questi ultimi anni nel Clero e nel popolo si è fatto vivo cot�nto di moltiplicare i modi e le occasioni di onorare la Regina del Cielo. Ornai non v'ha titolo alcuno dalla pietà Cristiana attribuito alla Vergine che non abbia in Torino anime 'Santamente passionate; e quasi ogni festa di Maria segna .fra noi una singolare manifestazione di amore e di ossequio. "Sorse come per incanto il tempio monumentale del Santissimo Cuore di Maria, e in esso fra le meraviglie del -l'arte, che ha tocche cime dianzi ine� splorate, tutto ti parla di quel rifugio che il benignissimo Redentore ha preparato ai peccatori nella stessa sua Madre. Le due chiese di Nostra Signora del Suffragio e quelle che stannosi edificando a Maria Regina della Pace e Salqte degli infermi unitamente alle devote cappelle della Vergine di Pompei e della Madre della Misericordia, che sono nella chiesa ··di Santa Barbara, parlano altamente del nostro affetto a Maria, e ogni anno ci sono sorgente di gioie ineffabili. Taccio delle .Parrocchiali dell'Immacolata Concezione e di Nostra Signora delle Gr(tzie, e di quella che è consecrata alla Gran .1fadre di Dio, opere tutte del secolo decimonono; come nulla dico del crescere fra noi, dopo le preziose Encicliche dell'lmmor.tale Leon.e, della devozione al Santo Rosario, e dell'amore pure vivissimo ai Dolori della Vergine coltivato dallo zelo dei Padri Serviti. Ma non posso dimenticare il pio affannarsi dei Torinesi dattorno al nuovo Santuario di Nostra Signora del S. Cuore, per avere da Lei nei casi più difficili o l'insperato soccorso ò la forza almeno del coraggio cristiano. Ed una voce intima, che è l'eco di personali ricordi, mi sprona ad eccitare i miei diletti concittadini ad innalzare un inno specialissimo di gratitudine alla Vergine, che ha voluto qrii fra le nostre mura si avesse una testimonianza perenne della fede de' nostri padri, dell'eroismo dBl · Grande Eusebio, dei favori, con cui iri ·ogni tempo venne dal Cielo privilegiato il Piemonte. Pur essa la solennità annuale della Vergine di Oropa colla sua magnifica Processione, che apre il ciclo delle feste estive, è a Torino un dolce conforto fra i mali del tempo, è quasi un'arra preziosa delle gioie dell'eternità. Oh l Mille volte benedetta, o Dolcissima Maria, benedetto il Nome sia di tuo Figlio Salvator. - Tutti i secoli son pieni, o Maria, di tue glorie, e di tenere memorie, di prodigi e di favor. -Ma Torino, o cara Madre, sempre fu da Te protetta, e fra tutte prediletta da Gesù Consolator. � . /' � LLORQUAN_DO, o Carissimi Fratelli '- � � e Figliuoli, si appressava il cinquantenario della incoronazione della Consolata , nel 1879 , lo zelantissimo . Monsignor Gastaldi con pia e dotta parola raccomandava ài Sacerdotj ed ai Laici di onorare la nostra Augusta Protettrice con devoti · pellegrinaggi , con generose offerte, è sovratutto col ricevere santament-e i Sacramenti della Confessione e della Comunione, moltiplicimdo le suppliche più insistenti per allontanare i pericoli di perdere la fede e l'a-
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