Missioni Consolata - Aprile 1904

62 ]li Co11solata �--�--����= ��,���==� potesse risorgere alla vita. Giacchè era una véra risurrezione : vi fu un momento in cui l'Ozzello non aveva più polso e la respirazione cosi debole, che già s'era approntata la barella per asportare sollecitamente il cadavere, ad evitare infezioni agli altri ammalati . Ad un tratto egli si era riscosso con un ampio respira..... O la Madonna, la Madonna sola aveva ottenuto, aveva proprio strappato al suo divino :E,'igliuolo il miracolo, aveva esaudite le suppliche dei desolati parenti. Da quel punto la guarigione procedette grado a grado, senza arrestarsi e si compì in tempo relativamente breve, poichè l' Ozzello, ammalatosi ai primi d'ottobre, verso la metà del seguente novembre s'era già abbastanza rimesso per venirsene in licenza, a rimettersi ·in piena forza fra le cure amorose della mamma e dei parenti. Insieme con essi il graziato venne ad esprimere la sua riconoscenza alla ·Consolata, al cui altare fu celebrata la messa votiva di ringraziamento. �elezioni compendiate di grazie recenti DELLE QUALI FU CHIESTA LA PUBBLICAZIONE �=-- Vogltera. - RAITERI LuiGINA, d'anni 9, votata da sua madre alla Consolata con fervorose· preghiere, guarì da polmonite compli cata con meningite. Ma quando, vinto il gravissimo male e superat:> l'urgente pericolo di vita, la buona mamma già si disponeva a ring�aziare la Vergine taumaturga, ecco una nuova disgrazia grande minacciare la ba m· bina · Ella che nel forte della febbre aveva perduta la favella, non la riacquistava ces· sato il terri·biie male, come erasi sperato; anzi il dottore curante dovette annunziare che probabilmente la povera Luigina sarebbe rimasta muta per tutta la vita. La mamma desolata, ma senza perdere fiducia, scrisse tosto ad un suo figliuolo che travasi a Grugliasco nel Noviziato dei Fratelli delle Scuol e Cristiane, affinchè egli, in unione 3 i suoi compagni, intraprendesse subito una novena alla Consolatrice degli affi. i tti per scongiurare tanta . sciagura. La novena fu cominciata il 1° di cembre del trascorso 1903 : il lO dello stesso mese Luigina tornava a parlare . speditamente, unendosi alle preghiere di ringraziamento della mamma e del fratello. Torino. -« A Voi, o Vergine della Consolàta, io umilmente rendo grazie per l'ottenuta guarigione da un g1·avissimo male d'occhi, senza sottostare ad una operazione dolorosa e di esito incerto. Adempio al mio vòto, offrendo L. 5 e sempre sperando nella Vostra misericordia. LUIGI AnENA-SJLVERA » Torino. - DHo 0LGA, di 10 mesi, per polmonite e pleurite ptmdenta dovette subire due operazioni chirurgiche, la seconda delle quali con resezione di due costole, a fine di permettere l'estrazione del pus. Dopo operata, la bimba peggiorò tuttavia sì fattamente, che i dottori non dubitavano di dire che meglio era per la piccina morire, poichè non avrebbe mai potuto crescere sana e robusta. Il nonno profondamente impressionato clnllo stato della nipotina, venne � l Santuario, e implorò con tutto il cuore dalla M>tclonna ehe si deg-nasse guarirla. L'indomani stes;;o fu esaudito: la bimba fu dichiarata fuori pericolo, essendo, quasi d'improvviso, scomparso pressochè tutto il pus infettante. Il nonno chiama miracolo della Consolata ciò che i dottori chiamano miracolo della natura e d.ella scienza. Torino. - GABUTTI FILIPPO desidera si pubblichi questa grazia: . Suo figlio, di professiòne lavandaie, insieme colla moglie e due bambini tornava da To• rino : tutti sedevano sul .carro colmo di sacchi di biancheria. Ad un certo punto, per non si sa quale combinazione, il carro si rovesciò improvdsamente gettando con violenz·a a terra la f•miglia del lavandaio sotto i numerosi sacchi. Nel momento della disgrazia tutti invocarono la Consolata, ed a ciò attribuiscono il non aver nessuno riportato alcuna grave coosegueoza dalla caduta; fu incolume _pure il cavallo, trascinato anch'esso a terra dal violento movimento del carro. Gabiano-ltionferrato. -« Ripetutamente, in angustie ed in pene, quando il conforto eli ogni umana speranza mi abbandonava, mi rivolsi con fiducia a Maria Consolatrice e da sì buona madre ebbi visibile ptotezione. Ora, sciogliendo un voto del mio povero cuore, rendo a Maria S3. pubbliche e vivissime grazie, promettendole perenne riconoscenza. Sacerdote ZAVATTARO G. P. ». Pamparato (Cuneo). ·- PRATO GELTRUDE versava in grav" pericolo eli vita per pleuropolmonite destra. Votata-<i alla Consolata, . con promessa di venire a Torino a ringraziarla nel Santuario in compagnia clel figlio I). Carlo Felice, migliorò tanto da poter essere dichiarata fuori pericolo; ma poi ricadde in modo da ritenersi veramente perduta. Malgrado ciò, non venne meno in lei nè nel suo .figliuolo la confidenza in Maria Consolatrice, la quale a tanta fede ed �tl le raddoppiate preghiere, clue giornidopo conce�se finalmente una buona speranza e poi l'implorata guarigione. Compiuta appena la convRlescenza, malgrado l'età alquanto avanzata ed il viaggio un po' lul)go

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=