Missioni Consolata - Marzo 1904

, 38 ili eorisolata- - verso i nostri Missionari, apportatori di civiltà e di fede, col duplice prestigio della grandezza d'una Regina e della soave pietà di una donna cristiana. I ftlissioqari della aoqsolata in Africa ==~r"v= Al felice viaggio descritto nel periodico dello scorso febbraio fa vivo contrasto quello che pubblichiamo oggi, viaggio che lo stesso missionario, D. Perlo Gabriele, intraprese per condurre nell'interno del Kikùju alcuni suoi confratelli della terza spedizione, ed insieme una grossa carovana per il trasporto delle merci e degli effetti, destinati a provvedere le varie nostre stazioni. Nessun paese è più dell'Africa fecondo di sorprese; ma se le affrontano con saldo animo gli esploratori, quanto più non devono farlo i missionari, guidati dal più sublime ideale che possa prefiggersi un uomo: quello di guadagnare anime a Gesù Cristo, e redimere dalle barbarie i suoi fratelli? I nostri missionari, ai quali, come abbiamo più volte accennato, è sacro dovere non lasciarsi prevenire dai protestanti, sono costretti ad essere ancora, più che altro, solleciti pellegrini per le vie del Kikùju: basti osservare .il numero di stazioni da essi im-· piantate in meno di due anni, stazioni non certo collegate fra loro da v_ie facili e brevi: tutt'altro! - Ma se essi devono ancora, per forza maggiore, sacrificare l'intensità all'estensione nella coltura del campo apostolico, già vi hanno sparso a larga mano il buon seme, il quale incomincia a dare i primi frutti, fondamento· a sante speranze che in quest'anno, particolarmente Suo, la Consolata vorrà certo realizzare al di là della nostra aspettazione. o UN BRUTTO VIAGGIO Dal Diario di D. Gabriele Perlo Pronti a partii'e per l'interno - Una cai·ovana per Tusu - Pi·eparazione dei carichi - P.ioggie extra - Sono· arrivati i portatori - AUa volontà di Dio! Mercoledi 16 luglio 1908. Da circa un mese e mezzo eravamo in 17 qui a Lemòru divisi in due piccole comunità, cioè: 9 tra sacerdoti e confratelli ed 8 suore. Ora i nuovi arrivati si sono abbastanza abituati al clima e africanizzati riguardo alle esigenze della vita, accettando colla pratica ciò che già avevano accettato colla volontà nel farsi missionari e nel venire in questi paesi. Sono, dunque, pronti per muovere verso l'interno del Kikùju, e tutti desiderano anzi di essere presto al luogo loro assegnato dal Superiore. Anche alcuni di noi vecchi dobbiamo spostarci in questo nuovo movimento, ed io, fra essi, sono destinato alla stazione della Consolata a Tusu, dove devo, intanto, accompagnare alcuni della terza spedizione e gùidare una grossa carovana per il trasporto di una ingente quantità di effetti e derrate che, a mezzo di altr.e piccole carovane., saranno poi inoltrati alle varie stazioni, secondo i bisogni di esse. La preparazione dei carichi è un 'lavoro lungo e proprio di pazienza: vi attendiamo da oltre quindici giorni. In questo tempo ci dettero molte inquietudini le pioggia, la cui stagione ·dovrebbe essere finita e .che, invece, continuarono a cadere in questi giorni con frequenza e con una straordinaria abbondanza. Nei primi del mese il tempo pareva essersi volto al bello: si ebbero alcune giornate splendide; perciò il 4 furono spediti due uomini a Karoli chiedendogli 350 portatori. Essi sono giunti qui ieri, 14, e si è deciso che io partirò con una prima carovana il mattino di posdomani, 17. Verranno con me D. Scarzello, P. Cattaneo ed il confratello Benedetto. Per Tusu la via più breve è quella di Kijàbe e Giabine (1) ed è quella che prenderemo noi; le suore, invece, essendo destinate alla missione del S Cuore, prenderanno la via di Nairobi e della piana; quella stessa che avevo fatt9 io venendo qui da Moranga. Questa seconda carovana, meno numerosa della mia, ha per·scorta 25 guerrieri mandati da Karòli e sarà guidata da mio fratello, che conosce benissimo la via della piana, avendola già percorsa tre volte dacchè si trova nelle missioni. Ci separeremo, adunque, come Abramo e Lot, avviandosi egli a destra ed io a sinistra per ritrovarci assieme quando?..... Sei mesi fa, partendo di qui la prima volta (l) V. la ·carta geografica in copertina.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=