·111 eorisolata 37 Q ~ ~i;-=---==~Q•illiili=iiaiili;,,i;;;=;;;;;;;i->O gherita, di propria mano, con rara pazienza i e con quel fine buon gusto che in ogni cosa ~ tratt? suo caratteristico, ~nd? bellament~ mtrecciando nella pace solitaria del predidi Boemia, le aurate conterie di Venezia, la sua pietà, con generoso: pensiero, le destinava in dono a Karòli, il capo principale del ·Kikùju, ed a sua moglie che Ella, dal nostro periodico di cui è assidua lettrice, apprese a conoscere sì negli ornamenti del vestiario che nella benevolenza in:verso i Missionari della Consolata, a Lei singolarmente cari. La collana · destinata a Karòli si alterna in tre giri a colori bianco, rosso e bruno, · frammezzati da grosse perle di Murano bronzine, punteggiate di oro. Essa è lunga m. 1,75 e termina in ·due bei fiocchi. Quella per la- consorte di Karòli, lunga m. 1,50, si svolge invece su due fili in tinte ieggermente delicate e tenui, rosa, viola, grigio, bianco e argento, tratto tratto divise da perle oblunghe di Venezia di un rosa còrallino soffuso d'oro, e d'un candore latteo screziato d'argento. Come l'altra, essa finisce in fiocchi a nappihe di conterie, Appena ci giunsero, gradita sorpresa, sì eleganti lavori, la nostra mente, paragonando, corse traverso i secoli ad un'altra RegiKaròli, il capo principale del Kikùju, in atteggiamento guer1'eseo . na, Isabella di Spagna, detta la Cattolica, che mandava essa pure vezzi e smaniglie ai nativi delle isole ignote scoperte da Colom- } (Da una fotografia del Teol. Perlo .Filippo) letto Castello di Stupinigi, quando la funebre mestizia del novembre forsè più che mai rattristava il vedovato suo cuore..... E mentre le sue abili dita gemmate, con sollecita cura, una ad una, infilavai10 •le iridescenti perline bo, ed il nostro cuore; ri- ~ conoscente, pregò la Madre d'ogni consola- i zione a rimaritare la regale Benefattrice per I l'atto suo gentile, che avrà sull'animo ingenuo di quei popoli remoti un largo influsso di salutari affetti, disponendoli sempre meglio
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