34- ll1 eo11solata dare insieme che la medesima sia celebrata colla ottava, nòn solo nel Santuario a Lei consecrato, ma in tutta la Diocesi. Il Sommo Pontefice Clemente XI, con Breve del 22 marzo 171 O, già aveva concesso che la festa del 20 giugno si celebrasse col rito doppio di seconda classe; . S. ·S. teone XIII di s. m. nel 1885 concesse l'Ufficio e la Messa propria per la stessa festa della Consolata; a questi privilegi Pio X pone ora il fastigio. Una splendida memoria dèl prossimo ottavo Centenario resterà, dunque, nella ·.illustre Chiesa Torinese, dove in perpetuo celebrandosi la festa di Maria SS. Consolatrice col più solenne rito dell'Ufficiatura divina, si ricorderà in conseguenza l'anno glorioso da cui data tale· privilegio pontificio. All'omaggio reso alla Consolata nella sua qualità di Capo visibile della Chiesa, Pio X ne volle poi aggiungere un secondo tutto personale: affettuoso questo quanto l'altro è imponente; atto di devozione fervida egenerosa bellamente accoppiato ad un.atto di suprema potestà, in onore della divina Consolatrice degli afili ttL Questo secondo omaggio consiste nell'offerta di quattro magnifici brillanti di grandissimo pregio, destinati alla nuova co- . rona da imporsi all'Effigie taumaturga venerata nel nostro Santuario. Già più volte abbiamo accennato a questa incoronazione, come al punto culminante delle prossime feste, al suggello che deve tramandarne ai secoli venturi il ricordo.. Essendosi finalmente potuto stabilire le modalità della grande ceri- ·inonia, siamo lieti di darne ai nostri · buoni lettori esatte notizie. corona dal medesimo venerando Consesso donata. Tale forma d'incoronazione è la più onorifica in uso nella Chiesa per le sacre Imagini, ed a quelle sole si concede delle quali risulti luminosamente provata l'antichità del culto e le qualità taumaturghe di cui piacque all'Onnipotente di rivestirle. L'Effigie della Consolata, una delle più celebri del mondo cattolico, fu giudicata degnissima di tale distinzione; e l'Arcivescovo di Torino, M.' Colombano Chiaverotti, a ciò espressamente delegato, nel giorno suaccennato imponeva sul capo della Vergine SS. e del Bambino le corone auree spedite da Roma, tra l'esultanza di 'Torino, di tutto il Piemonte e d'innumerevoli devoti forestieri, venuti a prendere parte alle feste grandiosissime che, cominciate colla novena, si protrassero per i due giorni seguenti al 20 giugno. · La corona aurea ottenuta per decreto · e come dono del Capitolo Vaticano è intangibile: essa non può più essere tolta ad una sacra Imagine per sostituirla con altra, nè si può la corona stessa riformare o duplicare. Così stando le cose, prendendo norma dalla competente Au- , torità Ecclesiastica, si è stabilito che la nuova incoronazione della Consolataabbia luogo nello stesso modo' che si farà .quella dell'Immacolata del Vaticano, la quale trovasi nelle medesime condizioni. Si porranno, cioè, sul capo dellaVergine SS. · e del Bambino due corone di dodici stelle in diamanti, le quali col loro fulgore daranno alle due figure benedette un simbolico raggio della luce di cui, secondo la visione dell'Apocalisse, esse brillano in Paradiso : Mulier amicta sole, Come è noto,. la S. Effigie della Consol_ata fu sole~neme~te incoronata per la I prima volta 11 20 grngno 1829, per decreto del Capitolo Vaticano e con aureaet luna sub .pedibus eius et in capite eius corona stellarum duodecim (APOC. XII, 1). A tradurre in atto questo progetto occorrono non meno di 384 tra brillanti
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