corsa verso le capanne, come cercando un riparo contro la morte da cui si credevano anch'essi minacciati. Facendo,un giro .d'ispezione, trovo che davvero alcuni-uomini della carovana sono terrorizzati: mi dicono che se aa.cora vanno avanti morranno anch'essi. Il morale di tutti i neri è molto abbattuto; lo è anche un tantino quello dei miei confratelli, non ancora abituati alle peripezie africane. Visto tutto ciò, ordino l'alt per il campo; tranquillizzo i neri assicurandoli che tutti 43 suscitato e fra pochi momenti giungerà qui! - La bella notizia ci rallegra _e ridiamo un po' del modo e de' termini in cui ci fu recata, d,ella facilità di questi poveri ignoranti ad attribuirci il potere di risuscitare i morti. Andiamo incontro al nostro cliente che arriva quasi portato da due uomini. I patimenti della notte l'hanno reso folle: egli balbetta sommessamente qualche parola da nessuno capita. Gli rinnovo le più diligenti cure: lavo, medico e fascio le innumerevoli sue ferite, Ragazze wakikuju con un carico di patate dolci sostenuto da una cinghia che pa$sa sul capo (Da una fotogi·afia del Teol. Perlo Filippo) coloro che sono coi Patri non morranno, purchè facciano quanto ordiniamo e ci obbediscano in tutto. Montiamo le tende e mettiamo al riparo dalle intemperie la merce. Siccome è domenica e d'altra parte non siamo eccessivamente stanchi, con grande nostra spirituale soddisfazione, possiamo santificare la giornata con qualche pratica di pietà in più del solito. Terminato il rosario recitiamo il Deprofundis per le anime dei poveri morti incontrati sul cammino. Stiamo per finire la lettura spirituale, quando sentiamo un insolito brusio per l'accampamento, come se qualche cosa di strano stia succedendo... Prima -che abbiamo il tempo di uscire a vedere di che si tratti, un uomo entra precipitosamente nella tenda dove stiamo raccolti e mi dice: - Padre, l'uomo morto che tu questa mattina hai curato, è rii mettendo, come già il mattino, a profitto le cognizioni di medicina e di chirurgia dateci con tanta amorosa pazienza dagli egregi dottori Boccasso, Colla e Costa, ai quali il mio pensiero vola riconoscente. Faccio quindi ada1 giare l'ammalato in ùna capanna, vicino al fuoco; alla sera gli porto io stesso un .poco di brodo e di carne, e vedo con grande piacere come poco a poco egli non solo torni alla e, vita fisica, ma anche all'intellettuale. Dopo i le tristissime impressioni del mattino, questa risurrezione ... ha di molto sollevato gli animi di tutti, ed ha riconfermata nei nostri cari indigeni l'idea della bontà del Missionario. ~ Tutto a gloria di Dio e ad onore della dol- i oiss;ma Mad,e noat,o, la ConaolaS.1
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