Missioni Consolata - Febbraio 1904

DIREZIONE ~(J(~~::.~ PRESSO LA dell~ 4• spedizione -: I missionari della C_onsolata in Africa: In giro attorno al K1kùyu - Inaugm;az10ne del culto alla t Consolata nella parrocchia di S. Francesco in Piossasco - SACRESTIA DELLA CONSOLATA I due fioretti per l'anno della Consolata - Cro,iaca men- . Nile del Sa,ituario: Grazie recenti riferite alla sacrestia - I sabati quaresimali alla Consolata - Relazioni compenTORINO J diate di grazie - S. Funzioni e visite in gennaio - Oggetti offnti in gennaio ~ Indulgenze a chi visita il Santuario nel mese di febbraio - Orario delle S. Funzioni pel mese di { febbraio. - Offerte per l' ampliome,ito del Sa,ituario. Silvio pellioo e la aoqsolata ~Y= Nel 1889 Saluzzo con solenni onoranze commemorava il centenario della nascita del grande suo cittadino Sil-vio Pellico, al quale già aveva qualche tempo prima innalzato un monumento. ·A noi torinesi meglio si addice ricordare la morte del forte filosofo e gentile poeta, avvenuta il 31 gennaio 1854, · perchè il Pellico trasse l'ultim11. parte della travagliata sua vita in Torino, e qui ebbe la tomba venerata. Doppiamente poi il ricordare la morte piuttosto che la nascita del grande saluzzese conviene a noi, figli e devoti della Consolata, di Colei a cui egli disse poetando : Nei giorni più infèlìci di mia vita" L'invisibil tua man mi terse il pianto ; di ' Colei che abbellì gli ultimi anni del suo poeta e ne accolse il supremo sospirq, come la tenera madre che sul suo seno fa riposare il figliuolo stanco da lungo e doloroso, cammino. Taluni poco avendo ; meditato sulla vita ' e sugli scritti del Pellico e meno ancora o avendo penetrati i segreti della bell'anima sua, dissero che soltanto la sventura ed il carcere, infiacchendone la fibra e ottenebrandone l'intelletto·, l'avevano reso religioso e pio. Nulla di più falso. Nei primi anni infantili passati a Saluzzo, poi nella fanciullezza trascorsa parte a Pinerolo e parte a Torino colla famiglia, Silvio fu religiosissimo, come i suoi genitori, i quali appunto dalla verace e profonda loro religiosità erano resi mod.elli di quella perfetta e nobile rettitudine che trasmisero ai figli, e che in Silvio, provato nel crogiuolo della più crudele sventura, così splendidamente rifulse da essergli riconosciuta anche dai leali disapprovatori della sua bigotteria. Verso- i diciasette anni cominciarono i traviamenti, di cui Silvio stesso ci ha narrato candidamente fa genesi e la storia. A quell'eta, cedendo alle istanze di un parente, i suoi genitori lo mandarono p~esso di lui a Lione. Allora in Francia:, malgrado le tremende lezioni della grande Rivoluzione, prevaler vano · ancora le dottrine ed i costumi che tanto avevan concorso a produrla. Silvio già poeta ed autore a dieci anni, col potente ingegno ~he di .giorno in giorno si risve-

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