si andavano-ripercotendo e moltiplicando le preghiere a Maria Consolatrice a misura che il nostro periodico varcava i confini del Piemonte, poi dell'Italia e dell'Europa, spingengendosi a portare un conforto ed una speranza ai nostri emigrati dell'America, e penetrando nell'Africa Orientale coi Missionari della Consolata, il cui Istituto, sorto anch'esso in questi anni fecondi di prèparazione- come ben disse il Cardinale Richelmy - è anche esso una parte viva del restaurato Santuario, e sarà nuovo motivo di gloria per Maria SS. nel prossimo di Lei secolare giubileo. Tale nelle sue grandi e consolanti linee generali fu la nostra preparazione a questo desideratissimo 1904. Ora esso è sorto: salutiamolo con gioia, perchè sarà certamente un anno di benedizione per tutti i figli di Maria Consolatrice. Quanto han fatto fin qui, ci da sicuro affidamento che essi vorranno dare l'ultima mano all'opera. Col pi::overbiale motus in fine velocior, noi ci adopreremo con tutte le nostre forze al perfetto compimento dei lavori ; essi, con la bella concordia di cui già diedero prova, raddoppino le pratiche di pietà, le S. Comunioni al Santuario, le offerte destinate a far .sì che nulla stuoni nella artistica magnificenza della Casa di Maria SS., e l'illuminazione, gli addobbi esterni, tutto, insomma, nei prossimi trionfali festeggiamenti abbia a riuscir degno del primo Santuario del Piemonte, della larga e solida fama che in fatto di religione e d'arte gode la forte regione nostra ed in ispecie Torino. I quadri votivi, i cuori, le messe e le relazioni fatte alla Sagrestia stanno a provare, anche materialmente, come, all'incremento della divozione verso di Lei in questi anni Maria SS. abbia risposto con aumento di grazie, molte delle quali veramente straordinarie. Se così è, che non vorrà Ella fare, a giusto premio della costanza di chi avrà lavorato sino alla fine e generosamente donato per la sua gloria? A questa domanda consola.ntissima noi lasciamo che ciascuno dei nostri buoni lettori risponda nel suo segreto, e poi esponga a Maria SS., con piena fiducia, i voti del suo cuore. E noi, augurando che i voti di tutti siano esauditi, siamo certi di nori fare un vano atto di convenienza, all'inizio di questo anno su cui l'Immacolata irradia gli splendori della sua divina bellezza, e la Consolatrice spande con regale profusione i balsami profumati della sua ineffabile misericordia. ~ I DUE FIORETTI per l'anno ilella Consolata Mdlti ci domandano: che cosa presentare alla Consolata alt'avvi"cinarsi delle grandi /este pel suo centenarz·o? Rispondz"amo: /atevz· apostoli' della sua dz'vozione colla di/fusione del Perz"odz'co che narra le glorie dz' Lei e colle iscrz"zioni alla nuova Compagnia della Consolata. Proponiamo, quz"ndz', che prima. delle feste centenarie ciascuno dez· nostri lettori' .1° procurz· un nuovo abbonato al nostro Periodico; · 2" iscrz"va se stesso e /accia ascrivere almeno una persona alla nuova Compagnz·a della Consolata. I nomi dz" quelli che pratz"cheranno questi due fioretti saranno z'scritti sopra un grande Album d'onore, che deposz"teremo presso l' z·magù1e mz'racolosa, lasciandolo in perpetuo, quale arra di celesti benedz'zioni. Nuova partenza di Missionari della Consolata e di Suore per l'Africa equatoriale C!MICI Certe sacre .funzioni, al par delle feste di famiglia, anzichè perdere della loro commovente bellez2<._a col ripetersi nella loro sostanza, traggono un sempre rinnovato fascino appunto dalla stabilita della causa che le produce, mentre le circostanze accessorie e variabili danno a ciascuna festa, a ciascuna sacra cerimonia, il caro suggello che le distingue.e le individua n~lla simpatia del peri. : manente ricordo. Ecco perchè riescono sempre una festa del cuore per chi vi assiste, le ,funzioni di partenza dei Missionari della Con-
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