Missioni Consolata - Giugno 1903
90 eo.,sotata Q ~ S&R " tico Regolamento, questo dopo maturi studi fu riformato, adattandolo ai tempi odierni: !lotto la nuova forma esso andò in vigore il 9 giugno 1889. Nella stessa occasione Ri riparò a quanto eravi di perduto o d'incerto, riguardo agli spirituali vantaggi di cui potevano fruire gli ascritti alla Compagnia, a causa dello smar– rimento di antichi documenti. S. S. Pio IX, di ciò supplicato, si degnò ripristinare le an– tiche indulgenze dai suoi augusti antecessori in varie occasioni concesse al pio Sodalizio, ar– ricchendolo inoltre di nuovi tesori, con suo Breve del 21 febbraio 1876. Con Breve pre· cedente (21 gennaio 1876) egli già aveva ac– cordato che fossero privilegiate tutte le messe che si celebrano nel Santuario, in suffragio di Fratelli e Sorelle defunti. Tale è in succinto l'essenza e la storia dell'Insigne Primaria Compagnia .della Con– !lolata, alla quale si spera che le nuove re– clute della Sezione testè fqndata possano in– fondere novello vigore, unendo la forza del numero a quella dei rappresentanti delle antiche gloriose tradizioni di nobile pietà e benemerenza, ad esaltazione di Maria SS. ed al maggior bene dei suoi divoti. Q= o L'arrivo dei Missionari e delle Suore IN AFRICA Un telegmmma da L emòru ci ha annun– ziato il felice anivo colà dei nostri missionari e suor·e, pw·titi dall'Italia il 25 aprile u. s. Grazie alla protezione della Consolata, in– vocata da tante anime buone, il lungo viaggio si compì p1·osperamente, e nessuno dei partiti ebbe a sof{ri1·ne di salute. Dopo breve dimora in quella missione-procura, i missiona1·i e le suore dovranno intraprendere un viaggio a piedi d'oltre una settimana per raggiungere le località loro destinate ed ivi iniziare il santo apostolato a salute dei poveri Africani. La santa modestia nel vestire è una dette vz'rtù pz'ù care a Marz'a SS. Aiutiamo i poverz' Ajrz'cani a praticar/a, procurando loro di che coprirsi. Vedere l'Appello z'n copertina. ~====~~------ Ogni anno, col riedere della dolce stagione, una mistica primavera fiorisce nelle anime e nei cuori dei divoti di Maria, e si espande in profumi soàvis– simi di pietà intorno al venerato altare della taumaturga Vergine Consolatrice, coi Nove Sabbati, col mese di Maggio e finalmente colla solennissima Novena di Giugno. Preparazione lu.nga e fervorosa, inten– sificata di speranza e di fede, la sola degna di santamente disporre gli spi– riti all'avvento d'una festa, che, per singolarissimo privilegio delle grazie, in essa particolarmente largite, è sancita nella storia di Torino, con unanime testimonianza, festa di. benedizioni. Istituita con un miracolo quando, il 20 giugno 1104, scoprendo la sacrata effigie, il cieco di Brianzone riacquistava · istantaneamente la vista, nel corso dei secoli piacque alla Consolata di mante– nere e confermare al suo .caro Onoma– stico la tradizione popolare di festa delle più segnalate sue grazie. E diciamo intenzionalmente delle gra– zie più segnalate, poichè ogni giorno, e noi di presenza possiamo attestarlo, ]a gratitudine conduce appiè di Maria i beneficati de' suoi materni favori, sì nell'ordine materiale, che nell'ordine spirituale. Le grazie di questa potente Regina non cessano mai: la sua miseri– cordia, come sole vivificatore è fecondo, non ba eclissi, ma ha il fulgido suo sol– stizio, in çui, con maggiore forza e con maggiore pienezza effonde i raggi mi– steriosi de' suoi portenti .su chi fervida– mente l'implora. Rendiamoci degni adunque della so- ' .
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