Missioni Consolata - Giugno 1903

- ~ ~ ~~ ~ g])(X)O()(>OO()(X)()()(X)()()(X)()()(X)()(XX:X:X:X:XX:XXX L'appello da noi pubblicato nel mese di maggio giunse al cuore di quella parte eletta di donne torinesi, a cui parrebbe perduto un giorno non contrassegnato da un'opera di carità cristiana. Esse furono scosse ed intenerite dal caso nuovo che loro si presentava di poter compiere alla lette1·a una delle principali opere di miseri– cordia, vestendo Gesù nella nudità delle sue creature, e aiutandolo cosi a prendere possesso delle loro anime, per ciascuna delle quali egli ha tanto sofferto. . Alcune signore però ci hanno detto: Noi non siamo sarte, nè abili, perciò, a fare vesti, siano pur semplici e su modello; inoltre ci mancherebbe il tempo, che ci è preso tutto dalle cure di famiglia e da altri impegni di beneficenza. Non potremmo noi provvedere la stoffa, lasciando ad altri il metterla in opera? Abbiamo risposto e rispondiamo: Benissimo, dateci semplicemente stoffa: non solo noi ce ne contentiamo, ma quasi lo preferiamo. Ora che laggiù in Africa abbiamo le ottime suore del Gottolengo, con una sola opera di carità voi farete due beni grandissimi. Le donne e fanciulle del Kikùyu, mentre riceveranno di che coprirsi decen– temente, sotto la paziente direzione delle nostre suore, impareranno pure a maneggiare l'ago, e poco alla volta, a fare da sè gli indu– menti. In quale modo migliore potrebbero le poverette essere ini– ziate alla civiltà? Inoltre qui in Torino, dove la beneficenza non è per nulla un privilegio dei ricchi, sarte di professione già si sono impegnate di fare gratis nella prossima morta stagione quanti abiti africani accorreranno. Dunque: ai recapiti sotto indicati, si accettano con riconoscenza non solo abitini fatti, ma stoffe e scampoli di stoffe di ogni colore, consistenza e dimensione. I donatori restano cosi meglio liberi di proporzionare le offerte alla loro possibilità, risparmiando ancora il loro tempo per altri lavori in pro della propria famiglia. La Consolata accettando il poco ed il molto in nome dei poveri neri d'Africa, su cui Ella ha grandi disegni di materna misericordia, renderà a ciascuno dei benefici suoi divoti il cento per uno. Per avere moielli di vestiario e qualsiasi schiarimento, rivolgersi : All'Istituto della Consolata per le missioni estere, corso Duca di Ge- nova, 49. Portieria della Piccola Casa della Divina P1·ovvidenza (Gottolengo)– Signm·a Legros, via Consolata, l. Suore Vincenzine dell'Istituto Albert, via Maria Adelaide, 2. Sm·elle Ceronetti sm·te, via Consolata, 8. s:r=:==-?e========--- - ~- ~==-- ll Periodico si spedisce a chi farà l'offerta annua di al· minO L. 1,50 pei lavori d'ampliamento del Santuario. Per l'estero l'offerta è di L. 2,50. ~

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