Missioni Consolata - Maggio 1903
82 8o11solata :one e terminata:=giunge prop;i~l uomini però ==ogo a preparare~ fronte al luogo ove sorgerà la futura grande materiale per i portatori. Il lavoro dura, senza cappella, a cui l'attuale servirà di sacrestia. interruzioni, fino alle 16 o alle 17; sarebbe Per non disgustare l'uno o l'altro dei due inutile c0ncedere l'ora per il pranzo, non sa- capi che vogliono fornirci gratuitamente il pendo gli operai in qual luogo si troveranno latte mattino e sera, continuiamo a mandarlo in quell'ora, ne amando portare con se il cibo. a prendere ogni giorno da entrambi, nuotando Perciò, invece di terminare la giornata alle 18, così nell'abbondanza. Tuttavia, prima l'uno, li lasciamo in libertà una o due ore prima. poi l'altro vengono a lagnarsi che non ne Uno dei nostri giovani porta il pranzo al fra- pren~iiamo abbastanza! Ciascuno teme 'di es- tello assistente nei boschi. Gli operai che lavo- sere meno favorito. Per noi e una ·concorrenza rano alla casa sono per lo piu avventizi cioe di bÒon genere. fissati per pochi giorni; a questi, benchè essi I ~eneri alimentari si trovano qui in maggior non lo vogliano, facciamo prendere l'ora di abbondanza ed a miglior mercato che a Tusu. riposo a mezzogiorno. Così possiamo-anche noi Il b1Jon prezzo, però, piu che dall'abbondanza, essere in libertà per il nostro pranzo; d'al- e prodotto dalle esigenze degli askari. Siccome tronde i lavoratori ritornano con maggior lena. il governo non passa loro il nutrimento, do- all'opera dopo il riposo. vendovi provvedere a loro spese per se e per Ogni mattina, quando facciamo l'appello la famiglia, fissano i prezzi, che gli indigeni dégli operai per avviarli al lavoro, v'e sempre - bongré malgre- debbono accettare. Ad es., un gran numero d'indigeni che insistono per il prezzo di trenta banani e fissato ad un soldo. essere inscritti. Domandando loro quanto vo- Nel Massio'ia sono abbondantissimi i pesci, e gliono per giorno, rispondono: tu lo sai: se non essendo mangiati dagli indigeni, ci· ven- mi dai 5 accetto 5; se mi dai 10 prendo 10. gono offerti ad un soldo o due caduno, del Assistiti, lavorano abbastanza; lasciati a se. peso di parecchi chilogrammi. La loro carne stessi si perdon_o in chiacchiere tra loro e coi e bianchissima e tenera come quella delle trote;_ curiosi che vengono a vedere_ ~e opere. Tutti appartengono alla famiglia dei barbi e ve ne coloro che passano con qualche cibo sono sono di' quattro specie, delle quali tre ancora cbiàmati ,éd '_obbligati· a dare- qualcosa, che sconosciute, i cui esemplari furono mandati' sempre vi~ne ami_ghevolmente divisa fra tutti. in Europa dal D.r Hinde e ricevettero il suo Durante il lavoro Je presè di t~ bacco si sue- nome. L'anguilla in queste acque raggiunge cedono numerose: ne versano un po' sul palmo i cinque metri di lunghezza ed il· peso di della mano, indi coll'unghia, a mo' di paletta, 20 chilogrammi: la sua carne e squisit~. lo raccolgono e lo spingono su per le narici. Gli ippopotami ed i coccodrilli non si tro~ Per non sciupare -il ·vestito lavorando; se lo vano che ad un'ora · e mezza di qui, alla con- tolgono, ed avvolgono una mezza foglia di fluenza del Massioia nel Tana, perche l'acqua banano intorno alle reni, dopo averla frasta- e colà profonda e tranquilla. I gallinacei pure gliata, affincM non si rompa. Proprio i tempi sono a buon prezzo: con una rupìa ho acqui· di Adamo! stato quattro galletti ed un grosso gallo. Si– milmente, essendo questi indigeni assuefatti a lavorare gratis per il governo, la mano d'opera ha poche pretese: gli uomini si offrono a giornata per sei pezze (tre soldi). Nel paese vi sono pochi agnelli, preferendovisi l'alleva– mento delle bovine. Però, per il nostro con– sumo, possiamo acquistarne al forte, dove ne vengono portati in pagamento della tassa. Il prezzo, ora concordato col D-" Hinde, e di tre rupie per gli agnelli un po' grossi e di due per i piccoli. Spinta ai lavori - Chiacchiere intempestive - Tributo bucolico - Prese su prese.. Lunedì, 10 novembre. Ora che sono coadiuvato da tutti e due i nostri fratelli, il lavoro procede più alacre– _mente. Il numero degli operai per il tagliò degli alberi ftl portato a 30; non avendo ab– bastanza accette ne chiesi in imprestito al D.r Hinde, il quale me ne mandò sei. Alle ore 7 del mattino la squadra parte accompagnata da un fratello, dirigendosi , verso l'interno del Kikùyu _in cerca d'alberi. Ordinariamente fanno due gite al giorno: una parte degli Sospese le cure mediche - Troppa merce - Il vestito delle cocche. Ma1'tedì, 11novembre. Sono costretto a sospendere la cura dei ma– lati, la quale mi prende troppo tempo col cre– s~endo continuo di pazienti. Mi limito ai casi eccezionali; ai piu distribuisco il medicam,ento· dando colletivamente le necessarie istruzioni per applicarlo. Ripeto a tutti che quando la casa sarà finita, allora ogni Akikuyu che si presenterà sarà ben curato e sempre gratui– tamente. Le donne ed i fanciulli continuano a portare· in grande quantità isange, ramoscelli e rorighi. Essendovi troppa merce, il suo valore, per legge economica, diminuisce, e non paghiamo-– con denaro se non la eccezionalmente bella: per l'altra diamo sale, che e pure moneta cor– rente. I fanciulli, specialmente, lo accettano con gioia, ed appena ricev-qto corrono a por– tarlo alla loro mamma; quel giorno si farà un po' di festa in famiglia. Siccome sarebbe impo·s-– sibile dare a tutti il pezzo di carta per con· teneJ;lo, essi vengono muniti di foglie, oppure-– fanno cocca con ·un lembo del. vestito, che poi _
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