Missioni Consolata - Maggio 1903
76 la - eof}SO(ata Q E ili ~ 5 ii!!K o p.resenti: i rimasti continuano a circonda: ~ potuto riscontrare alcun sintomo; neppur lon- per vedere come siamo fatti e che cosa fac- tanamente, a noi ostile; che, anzi, dapertutto ciamo. ove ci eravamo recati, anche fra le popolazioni Io intanto, per reciprocità, studio anche ostili al governo, eravamo sempre stati accolti come son fatti loro e come faremo per ridurli con entusiasmo e .colla massima benevolenza. ad essere altri uomini. Quale ingenuità nel Il D,r Hinde ammise che il). tutti quei casi in loro sguardo; quanta confidenza e fiducia nel · cui gli .A.kikuyu eran · venuti a vie di fatto. patri, che pure vedono per la prima volta; contro askari o swahili, ne erano stati provo- quale fanciullesca semplicità nelle loro do- cati, eccetto alcune tribù che avevano assa- mande! Come si interessano alle nostre pa.role, lito carovane swahili, conducenti molti buoi e come ridono di cuore ai nostri scherzi! e montoni, nel qual caso, si diceva, avessero. I'erchè la parola di Dio non dovrà trovare cercato, secondo che facevano per antica ahi- facilmente la via del loro cuore, perchè le , tudine coi Massai, di depredarle. grandi verità cristiane non faranno impres- Bisogna .convenirne: la vista di molti buoi siol\e sulla loro mente? Questa speranza, sem- e capre esercita sulla fantasia degli .A.kikuyu pre· viva e forte in: cuore, in c.etti momenti una straordinaria ossessione, che può spinger li mi illude così, che già mi_par di vedere sulla fino al furto ed all'omicidio, quando speran.o. fronte di questi poveri indigeni impresso il;l· di poter agire impunemente. Però questo f~~otto. delebilmente il segno dei cristiani, e di poterli credo non possa infirmare la tesi generale che~ già chiamare figliuoli nostri in Dio. Ed anche data l'assenza della relìgione cristiana e di quando mi insorge un giusto timore che que- ogni legge morale e civile da essa emanante, ste speranze debbano infrangersi contro lo gli .A.kikuyu sieno naturalmente, eccezional- spirito di indipendenza e d'intoller11-nza d'ogni mente buoni, posti a confronto di tutte le altre legge, caratteristico·di tutti gli .A.kikuy.u, l'a- tribù selvaggia. D'àltronde i fatti suaccennati niJ;no si riconforta al pensiero che la grazia sono straordina,rì~~omente rari , e succedono. divina ha vinto ben altri ostacoli e che essa 1 sempre presso le: stesse tribù. invocata sulle nostre fatiche da tante anime L'argomento della conversazione fu, in se- buone nel nostro caro simtuario di Torino, guito, la stazione da fondarsi. Il Dottore mi discenderà davvero a rendere fruttuosa l'o- avvertì di non metterei sul colle del forte, pera nostra: perchè, col tempo, aumentandosi il numero. Ci mettiamo a pranzo col solito appetito, degli askari , il governo avrebbe bisogno di fra la solita attenzion~:~ degli spettatori, me- estendersi. . ravigliati di udire un bianco balbettare la loro Si profferse ad imprestarci tende del go- lingua .e di poterlo avvicinare, senza esserne verno: lo ringraziai, ma non ne avevamo bi- impediti dagli immancabili askari. Il vento sogno. Così pure -rifiutai la mano d'opera gra- della steppa soffia regolarmente sul Kikùyu tuita di alcuni .A.kikuyu che &gli avrebbe oh- nel pomeriggio, agitando e frastagliando le bligati a lavorare per noi: ciò per la seguente larghe foglie delle bananiere : in quest'ora.esso ragione. Quando il governo fa qualche spedì- scuote anche la chioma del ·grand'albero che zione militare a fine di sottomettere tribù ri- protegge noi colla sua ombra, ma non basta belli o punire qualche delitto, oltre i buoi ed a riparare dal sole cocente tutti i convenuti. i montoni che riporta quale preda di guerra, Pure nessuno ci bada e tutti restano, finchè, obbliga ancora ·cento o duecento uomini di giunta l'ora fissata per recarmi al forte, mi quella data tribù a lavor~J,re gratuitamente alzo e così sciolgo l'assemblea. per un mese o due in.opere,.intraprese dal go- La via al forte, tracciata in mezzo ad estese verno: strade, costruzioni di fortezze o di case bananiere, si presenta con .un effetto assai bello · per askari. Un certo numero di questi uomini e caratteristico. Il forte è costituito da una avrebbe messo. a mia disposizione. Ma costoro, casa in pietre, collegate con· cemento venuto spinti al lavoro dalla baionetta degli askari, d'Europa e ricoperta di lastre zincate, residenza senza ricompensa, avrebbero ricevuto una ca t- del governatore, e da molte capanne in terra tiva idea di noi; sarebbe loro rimasta una si- battuta e ricoperte d'erba, abitate dagli ascari. nistra impressione degli uomini di Dio, im- Il tutto è circondato da un muro di pietre a . pressione che poi avrebbero riportata nei loro. secco e di un gran fosso. Il D.r Hinde, ora villaggi. Tanto più che ripetiamo sempre a. elevato a Sub Comissioner far the Kenia, mi tutti che qualsiasi piccolo-lavoro fatto per noi attendeva nel suo alloggio particolare. L'in- è da noi ricompensato: questa idea di giu- tervistafu cordialissima e, come al solito, assai stizia fa molto effetto sugli indigeni, assuefatti lunga (1).. · a vedere nei bianchi soltanto degli usurpatori. E_gli ci offerse una scorta di askari per scor- Siccome dal governo è proibito tagliare al- tarci quando avessimo da recarci a Tusu od beri, a fine di impedire la completa distruzione a Nairòbi, ma io, ringraziandolo, risposi che delle foreste del Kikùyu, domandai, al gover- finora, in tutti i villaggi visitati, non avevo natore il permesso di tagliarne la quantità (l) Di questo colloquio abbiamo dato un breve reso– conto nel periodico di marzo; omettiamo quindi le cose _già pubblicate. necessada alla costnHione della nostra casa, il che mi concesse subito. Similmente, da me interrogato se avrebbe dato il permesso ad altri missionari e fratelli nostri di venire e
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