Missioni Consolata - Aprile 1903
la - C20f1SO[çda 67 =:ll'arte; gl~ultati a v:~~ seguito sopra=:. congestione polm:. diagnosticata una probabile cancrena nasale. nare, i dottori la dissero perduta, dichiarando Nell'aprile del 1901 il male era più che mai rimanerle pochi giorni di vita. La paziente al- aggravato. La Osella legge sul periodico l'av- lora ripose ogni sua speranza nella Santissima viso che incominciano i nove sabati della Con- Vergine della Consolata, a cui il marito ed i solata: si procura il libretto e, portandosi in bambini intrapresero una novena di ardenti ispirito al santuario, segue devotamente la pia suppliche per impetrare la guarigione della pratica. Dopo due sabati notò che le croste fa- loro diletta, cosa che più non osavano sperare stidiosissime, che da tanto tempo le ostruivano se non come grazia affatto miracolosa della il naso, andavano cadendo essiccate, che i do- Madonna. La loro confidenza ottene il premio: lori acuti si mitigavano. Prima che i nove sa- la SS. Vergine la gradì e restituì, con sorpresa bati fossero al termine era guarita. di tutti e degli stessi dottori, la salute all'in- Torino. -« Da tempo pregavo la Consolata ferma, che colla sua famiglia gode di far pub- per una grazia desideratissima, ma la Vergine blico atto di riconoscenza alla Consolata. pareva sorda alle mie suppliche. Felli i nove Oschiri (Sassari). - I coniugi ASARA ave· sabati ed all'ultimo, con mia grande sorpresa, vano tutte le loro compiacenze nell'unico loro fui ad un tratto esaudita. Rendo infinite gra- bimbo di sette mesi. Ma esso, nato malaticcio, zie alla Vergine, ed adempio alla promessa, roso dall'anemia, stava ora per essere rapito fatta in precedenza, di far l'offerta di L. lO da una p erniciosa febbre malarica. Era. la sera per messe all'altare di Maria SS. in suffragio di un sabato: il dottore aveva detto che il delle anime del purgatorio. bimbo non avrebbe passata la notte. La Giugno 1902. MARIA ZUANAZZI ». mamma, desolatissima, si rivolge alla Conso- Torino.- MARIA LUisA SVITA, da tre inverni lata con una fervorosa preghiera, accende una consecutivi, malgrado le più minute cure e pre- lampada davanti all'effigie di Lei e mette al cauzioni, era assalita da grave nevralgia in tutta collo del suo piccolo morente la medaglia col- la pm·te sinistra del corpo, e specialmente nel- l'effigie stessa. Dopo una notte d'angoscia ter- l'orecchio e nel collo. Talora erano crisi che ribile, il mattino cessa al bimbo la febbre come si prolungavano anche per sei ore, con spasimo per incanto, nè più ritorna con grande me- inenarrabile della paziente. Avendo letto nel raviglia del medico. Babbo e mamma offrono periodico la guarigione di un male identico al l'obolo per una messa di ringraziamento. suo, ottenuta per mezzo della pia pratica dei Savigliano. -«Il nostro boaro MoiA BER· nove sabati, la Suita l'intraprese anch'essa nel- NARDINO, preso da gagliarda polmonite e che l'aprile del1901, e la seguì fedelmente, venendo già pareva agli estremi, fervorosamente rac- ogni volta al santuario a fare le sue devozioni. comandato alla Consolata con promessa di All'approssimarsi dell'inverno, la Suita quasi due messe, ottenne la guarigione con grande si ammalava per il solo timore delle solite or- consolazione nostra e dei parenti: desiderosi ribili sofferenze. Ma quantunque questa stessa di far conoscere a tutti i lettori del periodico paura fosse una predisposizione alla caduta; che non si ricorre mai invano a Maria SS. Con- quantunque le circostanze in cui si trovava solatrice. BERTERO TERESA )). fossero identi0he a quelle degli scorsi anni, Torino. _ ANNETTA ZANETTI da tre mesi ella non ebbe alcuna crisi nevralgica, nè altro era tormentata indicibilmente da una nevralgia accenno al male durante tutto l'inverno. La che le teneva come inchiodate le mandibole e Consolata le concesse, inoltre, la guarigione da serrati i denti, sicchè non riusciva che con pericolosa nefrite di una zia che le fa da madre. grande sforzo ad aprire la bocca. L' impossi- Torino. - «Ai piedi della Consolata depongo bilità di nutrirsi convenientemente ingenerò la mia umile offerta, in riconoscenza della gra- ben presto nella poverina una debolezza, la zia che da Lei ottenni mediante la pia pratica quale unita agli altri incomodi del suo stato, dei nov11 sabati, cioè la pronta guarigione di l'obbligò a lasciare il servizio in un'ottima mio padre, il quale per la seconda volta era casa. Oppressa dal male fisico e dall'affanno stato colpito da crudele sciatica. Il giorno stesso per la propria sussistenza, la Zanetti ricorse in cui l'infermo era più tormentato promisi di fiduciosamente a Maria Consolatrice, supplì- intraprendere 'la bella novena; fin dal l 0 sabato candola di concederle, per prima grazia, di il miglioramento fu meraviglioso, ed il male, poter ricevere la S. Comunione, cosa che non così lungo per sua natura, fu da mano celeste le era più concessa da tre mesi. Portatasi con ben presto troncato. GACCIO TERESA». , fede al santuario, avvicinatasi alla sacra ba- Nizza Marittima. - L'egregio sig. conte Lu· i laustra potè, contro il solito, aprire cnn un dovico di Saluzzo ci manda da Nizza la se· piccolo sforzo la bocca e ricevere Gesù senza guente relazione di grazia, ottenuta da una il menomo pericolo d'inconveniente. Fu questo persona da lui consigliata a raccomandarsi alla il principio d'un miglioramento, che spera du- Consolata di Torino: revole e pegno delle altre grazie a lei ne- « ELISA VALLARIN, di 41 anno, madre di nu- cessarie. merosa famiglia, cadde ammalata il 13 aprile ~ Candiolo. - La bimba FRANCESCA VrOTTI, del1902. Fu trovata affetta da cirrosi di fegato di 2 anni, per granulosa 1·ibelle ad ogni rimedz'o e giudicata in istato gravissimo ; essendo in tentato anche da valenti specialisti, pareva
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