Missioni Consolata - Aprile 1903

)11 Co11solata 65 I NOVE-SABATI in preparazione alla festa della Consolata =======~~'====~- Quando nella primavera del 1899, appena divulgata, la pratica dei nove sabati prese così straordinario sviluppo, fu in noi qualche trepidazione. Non era una devozione nuova, percbè da tempo molte anime pie già la pra ticavano, gettandone nel silenzio le simboliche radici. Però nella festa che le si faceva, nella premura con cui era accolta, si poteva temere che entrasse un po' di quel desiderio di no– vità che s'infiltra anche nelle cose più sante, e che, passato il momentaneo fervore, la pia pratica si illanguidisse e cessasse com'è av– venuto da tanti altri divoti esercizi. Ma oramai ogni prudente timore, ogni pre– visione di decadenza sono dileguati. Ad ogni primavera ricomincia con nuovo salutare risveglio la pratica dei nove sabati. Il segreto. di questa vitalità, e che al tempo stesso è la prova dell'utilità intrinseca della pia pratica, sta nel carattere, che i nove sabati hanno di esercizi spirituali, in cui la lunga durata supplisce all'intensità e la dol- . cezza tempera il rigore, traendo, quasi incon– scie, le anime poco avvezze al raccoglimento interiore a quella meditazione tenue e senza pretese ascetiche, che ha pure un potere immenso per infiltrare rette idee e buoni sentimenti. Nove settimane in cui l'anima ogni dì sente necessariamente l'eco delle meditazioni fatte sulle virtù di Mari.a SS., delle preghiere re citate, dei sacramenti ricevuti, devono dare frutti di vita eterna. Difatti, è una carat– teristica dei nove sabati ben praticati, l'ot– tenere grazie spirituali preziosissime per sè e per altri, mentre anche di temporali favori consola bene spesso Maria SS. chi con questo segno di speciale costanza la onora. Il primo dei nove sabati cade quest'anno il 18 aprile. Non torneremo qui sulle norme da seguirei per la pia pratica, già da noi esposte negli anni passati e che si possono trovare nell'apposito opuscoletto, altrettanto modesto per mole e per costo, quanto prezioso per la sostanza (1). Piuttosto a quanti si accin– gono a cominciare i nove sabati, noi facciamo un augurio; che l'Avvento della Consolata sia loro foriero di grazie e di benedizioni soavi come le viole d'aprile e le rose di maggio, . e che la festa della Consolata li rallegri come il benefico sole di giugno, che al solerte la– voratore indora e matura le messi. de( $af}tuario ,~~~ . Grazie recenti rilarit1 a!ls sacrutia dal Santuario QUADRI VOTIVI PORTATI IN GENNAIO 29- IN FEBBRAIO 27 Torino. - BERTINO GrovANNI, un ferro– viere trentaduenne, si trovava in qualità di frenatore nel diretto Modane Torino. Il treno contava una fila lunghissima di carrozzoni oltremodo carichi e pesanti, però ad un certo punto, dove la ferrovia è in più forte discesa, occorreva stringere bene i freni. Il Bertino sta appunto eseguendo la parte che gli spetta della manovra, quando in uno ~ f sforzo, perduto l'equilibrio, giù precipita a , piombo dall'alto deJitetto del carrozzone. L'ac- l. cidente e stato per lui così improvviso, così . inaspettato, che egli non dà il grido di spa- vento o per chiamare al soccorso... Nessuno l s'è accorto di nulla; il treno ha proseguito · la sua corsa affrettata per l'alta valle ser– peggiante tra le montagne. i Ma era, dunque, morto il povero frenatore, sfracellato dalle veloci terribili ruote, schiac– ciato dal peso immane dei carrozzoni? oppure giaceva semivivo, abbandonato nella via roe- ~ ciosa? ~ (l) Vedi annunzio in COJJertina.

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