Missioni Consolata - Aprile 1903
1.!1 eo.,solata 61 GGM~~~~~~~~~~~~~~.x~~~~~~~~~--~.-~~~=-~~~~~~~cc l'autore dello Stabat, allora l'arte rinascente con Cimabue, e Giotto e Duccio Boninsegna, spendeva più volentieri intorno a Lei i suoi colori più vaghi. Era una primavera di amore a Maria, e nella primavera d'amore spuntava : il fiore della donna gentile. perfetto della umana religiosità. Guai, am1c1 miei, a perdere di vista Lui ; è la luce della fede che viene a mancare, è l'indirizzo alto, vigoroso della vita morale; è la superstizione e la incredulità al posto della religione vera. Non solo non s'ha a perder di vista, ma bisogna individualmente e socialmente pro– gredire nella cognizione e nell'amore di Lui. Bisogna che la sua figura diventi al nostro occhio interno sempre più chiara, piu fami– gliare la sua dottrina, piu popolare il suo Vangelo. Il progresso cristiano è lì, solo lì, Molti secoli prima la Chiesa aveva avuto mestieri di donne forti - forti sino alla morte - e non aveva Maria forte essa ai piè della Croce, contribuito ad ~ducare gli animi invitti delle donne martiri? Chi ci ha dato la donna forte e la donna gentile ci darà, fusione di forza e di gen· tilezza, la nuava donna sociale, la donna che rimanga donna, contenta di ispirare l'uomo, non ambiziosa di sostituirlo - ma che così donna rappresenti nella società una forza assidua di elevazione morale, spirituale. Questa è la lucida meta della genuina ascen– sione umana, del vero progresso: la spiri– tualità -una umanità sempre meno brutale, sempre più angelica - vittoriosa colla ra– gione degli inganni del senso, vittoriosa colla volontà dei selvaggi impulsi della passione. Nell'ardua ascensione l'uomo invoca l'aiuto della donna - la donna, l'essere che la Prov– videnza destina appunto a questo: ad essere l'aiuto dell'uomo - lo invoca.... lo avrà. Maria ce ne sta mallevatrice ..... Maria colle idea– lità ch'essa rappresenta , Maria colla storia che essa ricorda. * * * L' efficacia morale e sociale del culto a Maria abbiamo rivendicato fin qui, pigliando le mosse da una coincidenza sicura - la coin· cidenza di un rinnovato amore a Maria con un nuovo ardore sociale della donna. Ma cre– denti e non credenti, quelli Hinceri forse, questi certo subdoli, trovano talvolta tutta questa crescente devozione a Maria, noc:iva agli interessi della vita cristiana. La quale non · è cristiana se non miri a Gesu Cristo, se di Lui spiritualmente non si nutra. E su ciò, fratelli miei, non potrebbe cadere il me– nomo dubbio. La nostra religione è tutta lì in Gesù Cristo - anello per cui Dio si con– giunge all'uomo e l'uomo si ricongiunge a Dio - simbolo perciò stesso vivente, eterno, i l · tutto lì, in una cognizione piu lucida, in una imitazione proporzionatamente più fedele di Gesu Cristo. Sentiamolo ben forte dentro di noi questo e diciamolo ben chiaro fuori a tutti, diciamolo colla parola e coll'opera. Diamo a questa società che li invoca incon– sciamente perchè soffre terribilmente della loro mancanza, diamoli i cristiani veri. Ma, amici miei, la devozione a Maria, sto– ricamente guardandola e teoricamente, è una espansione dell'amore a Gesu Cristo - e in pratica è tale espansione che riesce ad un incremento. Chi guardi la figura morale di Maria e cerchi di definirla, trova una parola che abbiamo già pronunziato : Vergine, la donna dello spirito, Essa l' Eva novella, come l'Eva antica fu la donna della materia e del ~l ~ senso. Ma se mi chiedete teologicamente i l titoli della sua gloria, debbo rispondervi con , un'altrta parola d: M 1 addr.e.M ... dMariaGè t~ttah lì.' e ques o nome o ce 1 a re a esu, c e e il titolo delle sua grandezza, è anche la spie– gazione dell'affettuosa riverenza che La ri- scosso e riscuote lungo i secoli cristiani. Non appena questi, i cristiani, furono ini- 1 ziati un po' a dovere nella conoscenza e nell'a– more del Figlio, per un movimento spontaneo si chiesero della Madre..... notatelo bene, per amore del Figlio, e spontaneamente. È il nostro cuore che è fatto cosi, è la nostra na– tura che ci suggerisce questo: noi non pos– siamo scindere l'uomo da chi gli diede col suo amore, o contribuì a dargli la vita. La nostra stima,il nostro affetto risale, si espande dai figli illustri alle madri buone. La devo– zione a Maria ha seguito questa legge: è una
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