Missioni Consolata - Marzo 1903

36 l!' eof)SO{ata ~pe, cosa necessari~-- :ando ci sara~~ bastano, ed il p:::te che deve subire u: nella carovana persone che non possono fare operazione è invitato ad immergersi nel fiume, marcia forzate, per arrivare ad un aceam- facendo così precedere un'abluzione generale pamento presso acqua potabile. alla locale. Adottammo pure la pr-atica di La notizia dell'arrivo della carovana si è fare a tutti i malati abluzioni, non solo sulle sparsa rapidamente per il paese. Karoli s'af· piaghe o sulle membra da curare, ma ancora fretta premuroso a felicitarmi del mio arrivo; sulla fronte, affinchè visitando poi nelle ca- i nostri amici vengono in folla a salutarci. panne qualche bambino moribondo noi pos- Moltissimi, viste le rupie (moneta da L. 1,75) siamo per tal modo battezzarlo senza che da noi pagate ai portatori, vengono a chiedere s'introduca nel paese, come successe in alke anch'essi lavoro. Un bel numero di ammalati missioni, la diceria che l'abluzione del bat- già mi attendeva con impazienza. tesimo cagiona la morte. Per prima cosa dovemmo pensare a fissarci Gli ammalati in attesa si accoccolano sul in più stabile dimora. Ultimato lo riattarriepto margine erboso, fiancheggiante la nostra pa- delle casette·capanne del famigerato Bo!s, co- lizzata di bambù. Una rapida ispezione, e strutte con pietre e fango, passammo ad abi- più la vista dei recidivi, determina la qualità tarle, abbandonando le tende sotto cui era- delle ampolle e dei ferri chirurgici che com- vamo restati per ben ottanta giorni. D. Gays paiono sull'apposito tavolo, ed incominciano s'installò in una ~elle capanne con Celeste; ad eccitare la meraviglia e le osservazioni io con Luigi nell'altra. In mezzo sta la cap- dei pazienti. Coloro .èhe già sono un po' pra- pella la quale, unendoci spiritualmente, ma- tici e distinguono l'una dall'altra le diverse terialmente ci divide. Essa è ora funzionata fialette, vanno spiegando agli altri l'uso che regolarmente, benchè non ci sembri ancora se ne farà, accompagnando spesso colla mi- prudente conservarvi il SS. Sacramento; ma mica le parole. speriamo poterlo fare fra breve. Relativa- Quando il malato, chiamato per ordine mente al luogo, all'interno la chiesetta si può cronologico, s'avvicina titubante alla mia dire, non solo decente, ma graziosa, col suo sedia, posta sotto un apposito pergolato, e palchetto nitido, fatto colle assicelle delle s'asside sul suo sgabello sotto l'azione anti- casse d'imballaggio, e le pareti rivestite di microbica del sole, il chiaccherìo cessa e bianca tela con galloni d'oro. Sull'altare, in tutti mirano attenti alle strane operazioni che cornice di bambù, sorride pietosa l'immagine sto compiendo. Il contegno del primo curato della nostra Patrona. La gran croce biaccata si trasmette per contagiosità, non steriliz- che sormonta la cappella, ed è fatta con ba- zabile, ai successivi: se il primo è tollerante stoni da tenda del Bo!s, protegge anche le e coraggioso, a suo esempio lo sarà il secondo, due casette adiacenti (vedi incis. a pag. 37). ed il terzo seguirà le loro orme. Al contrario, Il nostro ambulatorio è nel cortile dietro se il primo ha paura, ne avranno pure il l'abitazione. Noi non rimpiangiamo il tempo secondo ed il terzo e quanti terranno loro considerevole e la fatica che vi si spende, dietro (vedi incis. a pag. 43). riguardando la cura degli ammalati come L'ammalato nuovo, per lo più, viene ac- uno dei mezzi principali e provvidenziali, compagnato da un parente o da un amico: per spianarci la via all'evangelizzazione degli in questo caso non è l'ammalato che si avanza Akikùyu. - questi se ne sta tremante fuori del re- All'arrivo di ammalati, uno dei nostri ra- cinto - ma è colui che lo accompagna. gazzi, ·che fa da cuoco e conosce già il suo - Buon giorno (jambo ). dovere, si affretta a mettere al fuoco una - Che cosa vuoi ? marmitta d'acqua per l'asepsi dei ferri e delle - Medicina. piaghe. Talora le abbondanti lavature all'aro- - Bene. bulatorio con sapone e con disinfettanti non Interrogato, egli comincia una descrizione

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