Missioni Consolata - Marzo 1903
34 Jll ' eof1SO{ata •z:;c DallE Missioni della aonsolata IN AFRICA 1 nostri lettori ricorderanno che i primi Missionari della Consolata, partiti per l'Africa 1'8 maggio 1902, arrivarono i.l 28 luglio a destinazione ed eressero la prima missione in una località del Kikùyu, denominata Tusu. I gravi disagi sofferti nel viaggio in carovana, causati dalla pessima strada L percorsa, e le conseguenti difficoltà di comunica~ioni col mondo civile, li per– suasero della necess.ità di erigere una ·casa- prowm presso qualche stazione della ferrovia dell' Uganda. Fu appunto per cercare la località adatta a tale scopo e studiare una via più facile per giun– gere a Tusu , che il Teol. Perlo intraprese il viaggio di circonvallazione del Kikùyu , di cui nel periodico del passato novem– bre riferimmo la prima parte, cioè il percorso da Tusu a Moranga e Nairobi. La lettera seguente descrive la continua– zidne e le vicende di questo viaggio. x. Giro di circotavallazione e d"esplorazione - Salle/i di 1Jentor11ato - .La nostra dimora e la eroce clte la protegge - I twstri malati - .La scuola: allievi modello - Di/"flcoltà del lin– guaggio degli Akikùyu- I /"tttttri catecltisti– .La visita della nostra cappella - .La Mama 'n Ngal - Speranze. Kikùyu (Africa orientale inglese) Stnzione flelln Cousolatn in 'l'nsu 25 settembre 1902 Rev.mo ed amat.mo sig. Rettm·e, Di ritorno dal mio giro, di cui le scnss1 da Nairobi, sono arrivato a Tusu la sera · dell'otto corrente, noi e gli uomini in salute e le merci in buono stato. Se non tutti, la maggior parte degli scopi del viaggio furono raggiunti. Ho visitato, a piedi s'intende, tutte le stazioni ferroviarie da Kikùyu a Naiva,sha, esplorando il paese ad esse circostante, per impiantarvi col tempo una casa-procura, e stu– diando la possibilità di strade più brevi e piu comode, che dal percorso della ferrovia mettano a Tusu ed adiacenze. Della strada percorsa e delle osservazioni fatte scriverò forse una relazione particola· reggiata, appena abbia il teJ;Jlpo di ordi.l)are gli appunti presi; per ora mi limito ad un cenno sommario (v. carta geograf. a pag. 35). Kikùyu-stazione è appenaad un'ora e mezza dalla missione cattolica di N airobi e ad una mezz'ora dalla protestante scozzese, e !'li trova inoltre nell'unica: zona del Kikùyu quasi di– sabitata, forse a causa della carestia che per due anni desolò l'Africa Orientale, facendosi sentire anche nel basso Kikùyu. Lemòru, sebbene più alta che Tusu di 150 metri sul livello del mare, ha un clima, a quanto pare, meno freddo; il terreno vi è fertilissimo a causa delle pioggia regòla:ri. I primi villaggi distano dalla stazione di circa 25 minuti di marcia. A Lemòru fummo ospi· tati con gran cortesia da un signore tedesco che da dieci mesi vi fondò una fattoria, dove coi prodotti d'Africa ne prosperano mirabil– mente molti d'Europa. DaLemòru·ad Escarpementnon vi sono che dense foreste, ora animate da parecchie cen– tinaia di Akiku,;vu che tagliano legna per la ferrovia. Escarpement, e la successiva sta– zione di Kijàbe sono in pieno paese di Massai, e distano dal confine del Kikùyu da una a due giornate di marcia. Naivasha è nelle con– dizioni delle due precedenti, coll'aggravante di avere il forte coi suoi ascari somali. Oltre Naivasha la ferrovia va distanziando note– volmente dal Kikùyu, cosicchè Lemòru si pre– senta come la migliore ubicazione per l'im– pianto di una casa-procura, il cui bisogno si fa di giorno in giorno maggiormente sentire. Quello che rimane a risolvere, almeno in parte, è di vedere se è possibile una strada più diretta fra Lemòru e Tusu. È vero che noi, a marcie forzate, ne abbiamo percorsa la distanza in poco più di due giornate, il che in Africa è un nonnulla, ma difficilmente
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