Missioni Consolata - Marzo 1903

1l1 <2o11solata 49 forte Hall. Nel p===-mi recai~~ :mentono::::i del caso di guerr:, dott. Hinde, il quale mi trattò molto gentil- rubano, ed in questo caso il solo bestiame. mente e mi trattenne fino alle 18 1 / 2 • Si de- Mai nessuno.li ridusse in schiavitù, e quando cise che avrei potuto scegliere qualunque ~:. vogliono fare la guerra, non la fanno, come località nelle vicinanze del forte. gli Akikuyu, a tradimento, ma il gio!·no prima Difatti la· domenica, esplorati i dintorni, mandano messi nei villaggi nemici, ad av- scelsi un luogo a 25 minuti dal forte, e ad 8 vertire che da quell'ora innanzi stiano al- dall'acqua, in centro popoloso, sulla strada, l'erta. Quando loro vien fatto qualche torto, in posizione sana ed in spazio sufficiente prima di passare alla vendetta, vengono per una grande stazione, che, secondo le sempre a domandarne il perchè, laddove gli istruzioni q.i V. S. sarà intitolata Missione Akikuyu si lasciano subito comandare dal- del 8. Cuore di Gesù. l'ira. Il mattino del lunedì tornai al forte per Queste buone notizie fornitemi dal dottor informare di ogni cosa il dott. Hinde, il quale Hinde mi fanno pensare che, contrariamente mi invitò a pranzo, dove ebbi il posto d'onore alla generale persuasione dei missionarii, a destra della sua signora. tanto cattolici che protestanti, questi terribili Dopo pranzo, fino alle cinque, si parlò na- Massai non siano al tutto inaccessibili alla turalmente di Africa e di viaggi. Da sette civiltà. Chi sa che la grazia di Dio, agendo anni il dott. Hinde è nel Protettorato del- su quelle fiere nature, su quegli indomiti figli l'Africa Orientale, ove conobbe lo Scheibler, della stappa, con molti difetti, ma anche con (l'autore del libro Caccia grossa) e molti altri 1 ·virtù naturali, non riesca a tramutarli in far- viaggiatori; fu il dott. Hinde che insieme venti cristiani, i quali conservando il loro col dott. Hall aprì il Kikùyu al governo genere di vita nomade, non facilmente sa- inglese. ranno contaminati dalla pseudo·civiltà, e colla La prima volta che andò tra i Massai era stessa costanza con cui hanno difesa la loro accompagnato da 150 somali e 150 swahili, steppa per conservare la libertà, conserve- con cannoni Maxim, e da parecchi ufficiali ranno nei loro cuori la fede di Gesù Cristo. europei. Dopo alcuni mesi aveva licenziato Dio lo faccia! tutta questa gente: abitò per due anni coi Preso il the, ci recammo a visitare la lo- Massai e li seguì nelle loro peregrinazioni, calità da me scelta; fra le brughiere ed i avendo appena una dozzina di persone per rovi il mio abito di lana bianca fu messo a scorta. Dice che non ricevette mai il me- ben dura prova. Il dott. Hinde approvò la. nomo affronto, e che il trattato conchiuso scelta da me fatta; mi diede il permesso di col loro capo non fu mai violato. Il dottor tagliare alberi nei dintorni, ove· ne abbiso- Hinde preferisce i Massai a tùtte le altre gnassi, ed infine mi promise, per il tetto popolazioni nere da lui conosciute. della casa, 100 bambù, che qui a Moranga Facendogli io osservare che ·questo suo rappresentano 200 giornate di lavoro, essendo parlare mi riusciva strano, poichè tutti i tutti portati da Tusu. viaggiatori che erano passati attraverso al Il domattina il confratello Luigi, accoro- territorio dei Massai ce li dipingono sotto pagnato da dodici indigeni, parti alla ricerca un sinistro aspetto, rispose che i viaggiatori, dei piantoni che devono sostenere il tetto, e essendo mal prevenuti, li trattavano male, così continuò nei giorni seguenti, ma con nè avevano tempo a conoscerli. Che egli, venti uomini, causa la grande distanza a cui dacchè li aveva conosciuti, non a:vevà più si trovano gli alberi. preso che Massai al suo servizio e di essi Frattanto io attesi a piantare il nostro si serviva pure nelle guerre, perchè erano accampamento nella nuova località, nel cui molto coraggiosi. Una volta che hanno data centro sorge un grande albero sacro: il la parola la mantèngono a qualunque costo; quarto della sua ombra basta per noi tutti.

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