Missioni Consolata - Febbraio 1903
~ 8ortsolcda 19 o il progetto, lietissimo che si fosse trovato un nuovo mezzo di dar gloria a Maria SS. Con– solatrice e di diffonderne con nuove attrat– tive la divozione. trona, a Colei che è, e sarà doppiamente nella l nuova incoronazione, la gloria della nostra città, la letizia e l' on01·i(icenza del popolo nostro. Avremo, dunque, nella prossima quaresima una religiosa novità, che accrescendo ai sa– bati quadragesimali l'antica loro importanza, ne farà veramente i g1·andi 1·icevimenti della Madonna: chi non si terrà onorato di inter– venirvi? Si direbbe che l'invito venga direttamente dalla Vergine SS., la quale ispirò l'idea bel– lissima in un momento che non potrebbe es– sere più opportuno, sull'entrare di questo anno 1903, l'anno di prossima preparazione alla gran festa della nuova incoronazione della taumaturga Effigie. Come più volte abbiamo avuto occasione di notare a proposito dei lavori d'ingrandì- , mento e di restauro, col largheggiare nelle grazìe, la Vergine SS. si è andata man mano 1 • attirando le offerte necessarie a preparare · splendida e bella la sua casa materiale per il faustissimo avvenimento. Ora, quasi a dare ~~i al compimento de!l!opera un nuovo impulso ~ e nel tempo stesso intraprendere la più sol– 'lecita preparazioue dei cuori, la dolce Con- r1 solatrice ha inspirata una pratica pia, desti- ~ nata non ad operare su questa e su quella anima in particolare, come fa una grazia in– dividuale concessa, sibbene ad operare in grande, sull'accolta delle anime che si riu– niranno presso il Suo altare ad ascoltare la divina parola, nel mistico raccoglimento delle sere preludianti al giorno sfolgorante della Pasqua cristiana. Chissà a· quante di queste anime la Ver– gine' SS. parlerà dolcemente per mezzo dei suoi interpreti, gli oratori venuti da ogni parte d'Italia a offrirle i fiori più eletti del– l'ingegno colla sacra fiamma dello zelo sacer– dotale. Oh, noi pregustiamo la gioia di una grande e non fallace speranza: in più d'una famiglia le madri, le sp1se torinesi canteranno l'alleluja della Pasqua vegnente con insolita, soavissima commozione, allietate da grazie nuove, straordinarie ottenute col nuovo omag– gio che stiamo per tributare alla nostra Pa- Torino si prepara a celebrare nel prossimo giugno il nono cinquantenario del gr.ande miracolo eucaristico, che le valse una delle tre qualifiche le quali ne fanno quasi una città santa. Ma se ogni bene discende agli uomini per mezzo di Maria SS., onnipotente presso l'Onnipotente, non possiamo noi piamente credéfe che Torino sia divenuta ·la città del SS. Sacramento e della Sindone, appunto pereh è già era la città di Maria Consolata? Che Ella abbia al suo popolo prediletto ot– tenuti questi due eccelsi favori, come grandi mezzi per raffermarlo nella fede minacciata da gravi pericoli? Ben vengano dunque i sabati quaresimali della Consolata, anche in preparazione a quello che fra noi è il Miracolo per antono– masia. Intrecciati ai venerdì della Sindone, ed ai giovedì eucaristici, formino essi una dolce catena, la quale santamente costringa Gesù ad inclinare dal. sacro tabernacolo l'o– recchio divino alle nuove preghiere della sua Madre SS., affidandole nuovi tesori di grazie da largire alla sua prediletta popolazione torinese. RINGRAZIAMENTI --- Coll'animo soavemente allietato ecommosso, noi sentiamo il dovere di 1·ivolgere a moltis · simi dei nost1·i antichi abbonati un cordiale ringraziamento. Essi, accogliendo come un invito della Vergine SS. un nostro suggeri– mento, nel rinnovm·e la loro associazione pe1· il1903 ci hanno presentato ciascuno un nuovo abbonato. Oh se tutti i nostri amici comp1·endessero la potenza dei piccoli mezzi, facili, semplici, alla portata di tutti, quale grande bene si opererebbe nella società : Introdurre in una nuova famiglia il bollettino della Consolata, vuol db·e mettere in quella casa un buon seme di 1·eligione e di morigeratezza, premunirla contro certe propagande malefiche, salvm·la dallo sconforto nel giorno inevitabile della sventura.
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