Missioni Consolata - Febbraio 1903
Anno V- N. 2 T !:1 11 non,solata PER~~~~~~oso e~ MENSILE LE LAPIDI D' OND~E etc~ i cui marmi t::andarono fino a noi, tardi nepoti, le gesta gloriose degli avi. La religione cristiana non ripudiò il saggio costume, che anzi, approprian- L'idea di promuovere una sottoscri- doselo, lo consacrò per diffondere e zione speciale di non meno di cinque- rammentare la gloria dei martiri e dei cento lire fra i divoti benefattori del santi con lapidi che adornarono le rozze pareti delle tenebrose catacombe, e più marmoree lapidi d'onore presso l'altare tardi spiccarono sulle fulgide mura delle della soavissima Consolata, incontrò fa- grandi basiliche e delle potenti badie, vore nel pubblico fedele. divenute così pagine autentiche d'un Nè altrimenti pbteva essere, ove si libro di storia, che narra gli eventi della pensi all'opportunità del concetto che patria, eternando i nomi dei prodi ed l'ha suggerita. Infatti noi vediamo tut- intemer~ti suoi figli. La bella costumanza rivive oggi sotto delle più colte città esposti all'ammi- altra forma, incidendo, cioè, il nome dei razione dei passanti ed alla curiosità buoni sulle opere stesse che la generosa degli .stranieri, monumenti, statue, la-~loro pietà offerse in dono pel decoro pidi a perpetuo ricordo di pr_eclari del culto di Dio e della Vergine SS., o, estinti, a esempio edificante dei vi vi. come abbiamo proposto, scrivendolo su Sono essi gli eroi del valore intel- lapidi d'onore, che diverranno come il lettuale, civile e marziale, che devono pubblico archivio di Torino cattolica, inspirare a generose azioni ed a ma- . ~ in cui lo sguardo commosso dei divoti gnanimi sensi le future generazioni. Così visitatori andrà teneramente cercando pensava la sapienza di Grecia e di Roma, congiunti ed amici, per ricordarli alla
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