Missioni Consolata - Gennaio 1903
·]11 8ortso1cda 15 volle provare -ancora un nuovo rimedio rac– comandandosi alla Consolata ed a Lei promet– tendo una gamba ed un cuore d'argPnto, se riusciva a guarire. Il che, contro l'aspettazione umana essendo avvenuto, il Bosio venne al santuario a sciogliere il suo voto, sperando da Maria SS. una seconda grazia: un impiego. Balangero.- BONINO MARIA, d'anni 66, offre alla Consolata una mano d'argento, in ricono· scenza dell'ottenuta guarigione da una pun– tura di sangue all'indice della destra, male a cui non avevano giovato le cure· mediche. Torino. - RoLLINO GEROLAllfA tormentata da acuta nevralgia, suo malgrado urlava giorno e notte, tanto che i vicini avevano fatto pra– tiche per allontanare l'importuna. Ad un certo punto il dottore curante, esaurite tutte le ri– sorse dell'arte, dichiarò di non voler derubare l'ammalata moltiplicando le visite inutili. La poveretta da tutti abbandonata, si raccomandò fervorosamente alla Consolata. Entro quindici giorni potè lasciare il letto e ripigliare le sue occupazioni. Fobello (Valsesia). - NERCHIALLI ALES– SANDRO, decenne, da tre anni soggetto ad at– tacchi epilettici, raccomandato dalla mamma alla Consolata, guarì. Da un anno non ebbe più accessi. Torino. - ANSIANQ LucrA, sui 40 anni, per una disgraziata caduta da una scala, per ben tre anni sofferse forti dolori alla colonna ver– tebrale. Non poteva più star seduta nè coricata, e meno ancora attendere al lavoro che le dava il pane. Ridotta perciò all'estrema penuria, si sentiva invadere dalla disperazione, quando ebbe il buon pensiero di ricorrere alla Conso– lata. Non si scoraggi dopo una prima novena infruttuosa, ma incominciatane una seconda, con promessa di un triduo di comunioni, con sua grande consolazione si trovò libera dal suo male, potè ripigliare il lavoro e con esso avere pane. Offre L. l, tutto il suo risparmio. Villamiroglio.- RINA BRUSA, a ciò animata dalla lettura del nostro periodico, votò alla Consolata una sua figlioccia, la quale andava soggetta a malattia nervosa, che, a lunghi pe– riodi, ma costantemente, le cagionava accessi convulsivi. Da due anni la bimba è ora libera dal brutto male e cresce sana e robusta. Torino.- « Da diversi mesi ero affiitta da grave gastricismo, contro cui ogni cura ·riu– sciva vana.Venni al santuario, mi raccomandai con fede alla Consolata, promettendo che avrei .fatta celebrare una mes·sa. Cominciai presto a .provare un sensibile miglioramento ed ora mi trovo perfettamente guarita. « 0Lili1PIA SALETTA ». Monaco.- BLANCHI ONORINA, da tempo in· fermiccia per continue ricadute in bronchite, trovò alfine sollie o e guarigione per le sue ~ fervorose preghiere alla Consolata, mentre erano riuscite insufficienti le cure a debellare il male. Torino. - DIANA ZoRRA si recava la do– menica 19 aprile 1901 a visitare la chiesa di S. Bernardino da lei non mai veduta. Aveva appena oltrepassata la Barriera di S. Paolo, quando una boccia tirata in fallo da un giuo– catore la colpì alla tempia destra, facendola stramazzare a terra. Cadendo la povera col– pita sospirò: « Oh Consolata! » E la Vergine l'aiutò di tanto che nè fu uccisa dal colpo, come avrebbe potuto accadere, nè ebbe in se– guito la congestione cerebrale temuta dal dot– tore. Porta un quadro raffigurante il fatto. Strambino.- P AVETTI ANGELA attesta pub– blicamente la sua riconoscenza a Maria SS. Consolatrice, che da lui invocata gli salvò il suo figliuolino Benedetto il quale già stava per volarsene al cielo per una gravissima pol– monite complicata da ipertosse. Torino.- I genitori del bimbo CARLO DEA– GOSTINI, di appena sei mesi, ringraziano la Consolata per l'ottenuto felice esito di una pe– ricolosissima operazione a cui dovettero asso– gettare la loro creaturina, per l'asportazione di un tumore al collo, che rendevate penosa e difficile la respirazione ed avrebbe finito per soffocarla. Bardassano. - BIROLO ANTONIO, d'anni 15, colpito da tifo e dato come disperato, migliorò sensibilmente · appena il padre fece celebrare una messa all'altare della Consolata, ed in se– guito a voto guarì perfettamente. Torino. - RoMANELLO GIUSEPPE, di 7 anni, una sera usciva a passeggio col.babbo. Nella irrequieta sua vivacità, il piccino si slanciò dal portone nella via, proprio mentre vi pas– sava un carro da margaro. Il mulo che vi era attaccato sbattè violentemente a terra il po– vero Giuseppino e due ruote del veicolo gli passarono sul ventre. Raccolto e creduto in fin di vita, fu portato all'ospedale Maria Vit– toria; fortunatamente però egli non aveva ri– portato che qualche contusione ; due giorni di riposo e di osservazione chiarirono che non c'erano lesioni interne, cosicchè potè tornarsene a casa, dove in breve tornò svelto ed ilare come prima. Il padre, tramviere al servizio della Società Belga-Torinese, è divoto della Conso– lata, alla protezione p.i Lei · attribuisce se il lìgliuoletto potè uscire incolume dal triste accidente. Torino. - F ARJNA MARIA ringrazia la Con– solata per la guarigione della sua bambina Celestina d'anni 7, liberata da una mastoidite (mal d'orecchi), <~enza alcuna operazione, men– tre fin dal principio della malattia quella pa– reva ai medici indispensabile. La madre attri– buisce tanto bene ad un triduo da lei fatto alla Consolata, a cui in riconoscenza fa una offerta. · Torino. - Il bimbo GrLARDI FRANCEsco, d'almi quattro, da bronchite, polmonite e me· ningite incipiente fu ridotto in condizioni di– sperate. La mamma si rivolse alla Consolata con una novena di preghiere ed ottenne la
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