Missioni Consolata - Dicembre 1902
190 1.:!1 eo.,solata Le lodi di Maria Goqsolatrine -·- l Sotto questo titolo andremo pubblicando alcuni panegirici e sermoni dei più distinti sacri oratori, che in solenni ricorrenze dissero nel nos'tro santuario le glorie di . Maria SS. Consolatrice. Tra la copiosa messe di questi discorsi, sceglieremo di preferenza gl'inediti o rari, e fra tutti, quelli che lasciarono sugli uditori maggior ricordo e desiderio. Principiamo .con una predica del canoniCiO G. B. Giordano, del quale sono ancora vivis– simi la memoria ed il rimpianto fra i Torinesi, e che è senza contrasto il maggiore fra gli oratori sa'cri fioriti nella nostra regione nel secolo XIX. Moltissimi ricorda_no l'impÒnenza del reli– gioso spettacolo che presentavano le più vaste chiese di Torino, quando si trattava di udire il can: 0 .Giordano..Una folla di pubblico eletto stipata, spesso a gra,n .. disagio, pendeva im– mota dal labbro del degno ministro di D,io, la CU-i eloquenza:, forte e dolce ad un tempo, come spa,da ·a-due tagli, pènetrava le anime, traen;'dole irresistibilmente .alla verità ed alla virtu. Inarrivabile era. pbi il can. 0 Gjordano quando tesseva le lodi .di .Maria BS., di cl}i, come•tutti ·gli alti ingegni e le anime nobili, era vero divoto. ' · · . -... - Quasi aroma conservato in vaso prezioso, lo spirito' che ren·deva così .persuasiva Ja pa– rola dell'eminente .sacro . oratore, ancota si , sprigiona dai suoi ·scritti: ecco perchè -noi ne offriamo: un . saggio ai· nostri lettoi-i, c.er :ti.· ai procurare •loro, -per inezzo di un . godip:~ent<;> intellettuale, un vero vantaggio per l'anima. ;,t '"" .... ,,•·. PANEGIRICO DI _MAR,IA CONSOLATRICE :: Ego _diligentes me diligo. Prov., c. 8. ~olce cosa è il nome di madre; qu!)sto nome_ raccoglie in se stesso quanto vi ha di più te– ner~ e di toccante,.la più dolce pietà, l'amore più _casto, la più sicura fidanza alle menti richiama e mette n~i cuori; chi dice cuor di · una, madre, pare non possa dire più innanzi in fatto di amore. Ond'è che in natura.non . può darsi spettacolo più commovente di una madre con lì attorno i teneri figliuoletti; Tedi quivi tanti cuori che nu~rono il mede– simo affetto, e rispondendosi · tacitamente -en– trano· a gara di amarsi l'un l'altro ; i buoni figli stringendo_si attorno alla madre, la cuo– prono di carezze e di baci, e ancora lattaiuoli tentano co' loro vezzi mostrare gratitudine a quel petto che li ha nodriti, e la madre a sua posta piange di tenerezza, e l'uno · in . fronte sel bacia, l'altro sel reca sulle ginoc– chia, ed o parli, o taccia è sempre amorosa coi figli suoi. Questo, uditori, è il commovente spettacolo ch'io veggio compiersi fra di ~oi; veggo da un lato una madre, tenera madre che, posta la sua dimora su. quellà imagine, da tanti se~oli ci cuopre del suo · manto, ci asciuga le lagrime, e tutta si adopera ·,nel farcisi consolatrice; veggo dall'altro una 'mol– titudine di figliuoli che prostrandosi a' _piè di .Lei entran a gara per onoraria e ~ssi:cu. rarla di loro affetto. Maria da quella imagine hon ha che uno sguardo per voi, e gues~o e di cònsolazione e pietà; voi qua raccolti ~on chiudete che .un affetto per Lei, e questò si è di suddit~nza e di gratitudine. Quind~ lo scambievole impegno di esaltarsi a vice~fla, Maria tutto amore a proteggere Torino, IT'o– rino tutto zelo ad onorare Maria: Ma in que13ta guerra di amor~ phi por.ter~ la vittoria? sal)an piil fo~ti i figliuoli nell'~mare la madre, ~h~ Maria non sia forte nell'Ìlmare i. figli · su,'oi? Eh 110; che in· fatto di amore Ella· non; si la~qia vincere .da· noi, anzi ci · ~ssicura per bocc~ della Sapienza d'i. farsi incontro più benefica a chi più la cercà sollecito, e ili am~re più tenera, chi più tenera~ente la ama:· Ìi}go dilige~tes me diligo... l!~ d è p~r questo c~e d4ve altre città possono vantare Maria per lòro madre, Torin~ sola la_ ebbe ~adr.e consolatrihe; Ella con noi rafforzò l'amor suo clie trovò:ri- . ' . Cambiato COl solo divario, che noi la a~ia1fiO da. uomini, laddove Ella ci ama da madre:di Dio; noi a tutta prova di affetto non possittm altro che in~ocarla di aiuto, ma può be~' E lla colmarci di benefizii. Volgono settecento: e più anni dacchè scoprendosi quella imagtne Muia. entrò con noi a pro~a di amore! e Maria sempre vinse. · I secoli pria, di cad~re nell'abisso di età,_·contaronsi l'u~ l'altrq i . bÌmefizii di Lei; esc'ano adunque in pi~na luce, che io, fermandomi nel me.zzo de' se"c6li, prendo a vagheggiare i ,trionfi di que~ta guerra di amore, e intrecciando i benefizi di l\iaria cogli ossequii aei Torinesi, metto mano
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