Missioni Consolata - Dicembre 1902
186 ·Jll <2o11solata q ·rature delle cupoline delizieranno a prima vista ·l'occhio dei visitatori.... Ma che è dessa ruai la cappella senza l'altare? È uno scrigno senza g~oiello, è una conchiglia senza perla. Come dunque ragionevolmente si oserebbe supporre meno bella, meno splel:ldida, meno fastosa delle mura che la racchiudono, l'ara sacrosanta su cui quotidianamente si rinnova e perpetua il sacrifizio del Calvario? Non do– vrebbe anzi superarne il valore in quella guisa che la realtà deve prevalere sul simbolo, lo spirito sulla materia, il cielo sulla terra?· All'altare pertanto tutte le magnificenze e le finezze dell'arte; ma per ciò fare urge la necessità d'ingenti altre spese... E sarebbe questa circostanza un impedimento a realiz– zare il vagheggiato disegno?... Non mai, perchè la fedele Torino, trattandosi di cosa che direttamente riguarda la sua Consola– trice, non fu e non sarà certo simile al ne– gletto lavoratore. di cui parla il Vangelo che, posto mano all'aratro, si rivolge indietro poco stante, senza aver compiuto il solco, feconda promessa di raccolto futuro. '"' *"* Nel corso degli attuali lavori abbiamo con singolare compiacimento notato la viva sim– patia colla quale gli oblatori facoltosi hanno accolto la proposta di provvedere colle loro offerte ad opere specialmente designate, e infatti le varie sottoscrizioni indette per le colonne ricordo, per i metri quadrati di piombo nella copertura delle cupole ed .infine per i metri quadrati di marmo nell'interno rivestimento procedettero con uno slancio edi– ficantissimo, che Maria SS. saprà Ella stessa degnamente ricompensare. Sorretti dunque dalla fiducia dei generosi esempi del passato, rinnoviamo a pro degli erigendi altari la nobi– lissima gara tra i devoti della Vergine, e a tal fine, negli sfondi del presbitero collocheremo due grandissime lapidi di _candido marmo, su cui si incideranno in càratteri di bronzo, a perpetua memoria, i, nomi degli oblatori di almeno cinquecento l-ire sia ch'essi facciano ~ cl' or innanzi tale elargizione, sia che avendone già donata una p-arte voglìano completarla. o Con tale provvedimento non intendiamo però di precludere la via alle munifiche per– sone che intendessero di versare esse sole tutta l'intera,. somma destinatà alla costru– zione d'un' 4J tare... No,· di sicuro, che a)lzi abbiamo ferma fiducia che si avveri un atto ' così preclaro di munificenza pel decoro della Casa di Dio e di Maria. · Ma non ·tutti hanno beni di 'fortuna pro– porzionati ai desideri pietosi del cuore, e molti pure hanno altr:i impegni di beneficenza e di religiÒne ·che limitano il loro volenteroso con– corso. Per questi in particolar modo sono ' istituite le suddette Lapidi d'onore che loro offrono propizio il mezzo di soddisfare ad un · tempo alla loro pietà ed ai doveri della loro posizione, conciliandone insieme le ·ragioni e le esigenze. · Non impulso di vanità è il sentimento che induce alla pubblica esaltazione degli obla– tori, ma sibbene un atto lodevolissimo di cristiano coraggio che in tempi come questi di scettica indifferenza o di codarda paura, sprezzando ogni umano Fispetto, palesamente afferma la religiosa sua fede e la devozio1;1e sua verso la V ergin~ Madre di Dio, e ad altri benefattori traccia luminosa la feconda via del buon esempio. Fòrtunati adunque le mille volte i gene-· rosi che saranno solleciti a contendersi il primato di questa solenne, aperta manife– stazione di affetto, di ~udditanza, di ossequio alla Consolata! Divenuti essi spiritualmente comproprie– tari del santuario e creditori della Dispen– siera degli eterni tesori, otterranno, secondo la consolante promessa evangelica, il cento per uno del danaro largito, in continue bene– dizioni che scenderanno copiose a felicitare · .e prosperare gli ablatori, le loro famiglie, le loro case, i loro beni, assicurando loro, dopo le gioie e i conforti della vita terrena, la gloria dellà vita immortale laflSÙ in Paradiso, ove i loro nomi, trascritti dalle lapidi d'o– nore nel gran Libro della vita, brilleranno di mistica luce per tutta l'eternità.
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