Missioni Consolata - Dicembre 1902

t dei Torinesi, che con ogni m·afliera di ossequio . I ·generali francesi rodea,nsi dentro del mal si aiuta:no di venerarla ; nuovo e p1ù ·magni- guadagno, degli inutili sforzi, delle sprecate fico · santuario 'innalzano ·a Lei ; quindi i so- provvisioni, e bieco guatando a questa cupòla lenni festeggiàmenti, i lieti incontri, le splen- batteansi l'anca fremendo, èhè giammai s'av- dide esult'azioili, quindi- la imagine della visano di uscire a combattere contro a so- Consolata recata in trionfo per le vie della vrumana possanza. Sì, sovrumana è la forza città, fra gli applausi e le lacrime dei fedeli, dei Torinesi, poichè· la traggono da Maria. quindi là premura dei regnanti sabaudi nel Appena i nemici soprasta'vanò dal battere la ricovrare i loro popvli sotto il patrocinio di città, tutt:l si davano attorno a pregare ' la Lei. Ohi la presenta di statue, chi la fornisce ! Consolata; il grosso dell'esercito non potendo di arredi, chi le incorona le tempia; Ema· ~-;·. capire fra queste mura schieravasi sulla piazza nuele II ·le offre in dono i suoi dominii, il di S. Carlo, e innalzato nel mezzo un altare suo regno, 1e dona se medesimo; e bene av- a Maria, deposti gli elmi, piegate a terra le- visò ·quel gran principe a porre il suo regno bandiere, a Lei chiedevano la vittoria. Scor- satto la guardia di Lei, chè Maria è baluardo rea per le file dei soldati Sebastiano Valfrè; inespugnabile delle città : ego rnu1·us et an- e tutti animava a confidare in Maria, a mu- temurale. Sa ben Ella condurre le imprese e nirsi della effigie di Lei, e ne forniva le in- pacifiche e guerriere per le vie della gloria: segne, ne fregiava i guerrieri'; usciano di colà mecum sunt divitiae et gloria; Ella protegge come leoni freschi di nuova forza, chi a guar- e difende gli amici .suoi, e dove sia mestieri dare le porte, chi sortendo improvviso scon- impÙgna l'armi a difenderli: et pugnabit bella certava le mosse nemiche, e chi sacrificando nos!ra pro nobis. )a vita balzava in aria i nemici con se mede- Voi col pensiero già correte . a quel tempo simo. Già 'da oltre a tre mesi durava l'assedio ; in cui la nostra città venia stretta da assedio. la città travagliata da continuo fuoco, le mura Un formidabile esercito cingeva attorno co- sfiancate dal fiottare delle artiglierie, già più· deste mura con ogni argomento di gu~rra ; non bastavano a sostenerne gli assalti, già Amedeo II non ismarrisce al pericolo egli è lasciavano aperta la breccia, già Torino cadea.., da Maria che vuolsi ottenere la vittoria. Si ah surge, surge, Debbora, et app1·ehende ca- intimano pubbliche supplicazioni; le dame ~ pti'vos tuos. Lo dissi in buon punto; dai colli della città, gli ordini religiosi, Amedeo cinto U di Superga veggo spuntare le bandiere del di guerrieri e di duchi recasi ad · implorare ~ - principe Eugenio; calate le aste, sguainate l'aiuto -di Maria; e già il fragore delle arti- le spade già piombano feroci sull'inimico ; glierie cupamente echeggia per le contrade, Eugenio portlJ, sul manco lato -la imagine della tremano al rimbombo le robuste pareti, ma Consolata appesa all'usbergo; sotto la effigie non trema no ·la fede dei Torinesi: abbiamo di Lei palpita il generoso suo cuore, con Maria la Consolata, gridavano, Essa ci sàlverà. Qui " in petto lanciasi per mezzo a' nemici, carica i portenti si aggiungono a.' portenti; le bat- ' e rompe i più formidabili squadroni. ·Maria terie 'nemiche prendono a bersaglio di loro gli para i colpi, Maria gli regge il braccio, colpi codesto tempio, piove sovra di esso, Maria gli dona il trionfo. Udite il grido della rompe, precipita per tanti giorni grandine vittoria, ecco li vincitori che tornano dalla spaventosa di ferro.e di fuoco; e questo tempio pugna; Eugenio ed Amedeo scendono dai de- è divenuto luogo di sicurezza; i raccolti fedeli strieri, e toltosi l'elmo, ed asciugato il nobil udiansi · a' fianchi il tonfo degli arrovesciati sudore prostransia quell'altare a render grazia ripari, ed il fischio delle palle nemiche, e la a Maria e presentarnela delle vinte bandiere, duravano costanti a pregare sotto il continuo intanto che i nemici, battuti e rotti, dandola ten'l.pestare di bombe, e piovere di mitraglie, a traverso delle montagne, recano in Francia senza averne guasto .un cappello; Maria li la funesta novella. Sì, ed i campi coperti di cuopre del suo manto, e burlasi dei nemici. lor cadaveri, e questi colli biancheggianti

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