Missioni Consolata - Ottobre 1902

168 la - eo.,so(ata constatare che la Teja era-' perfettamente ri– stabilita. Essa venne in visita di_ ringrazia– mento al santuario, facendo l'offerta di L. 10. Torino. - CIGNETTI ERMINIA, vispa bam– bina di cinque anni, era stata dai genitori affidata ad una zia dimorante a Settimo Rot– taro, perchè ella si godesse un po' di cam– pagna. Sventuramente nell'ameno paesello prese ad infierire la ·difterite, abbattendo i poveri bimbi come l'uragano fa ai teneri fiòri. In ogni casa · era un pianto di madri, un'In– dicibile desolazione. Malgrado le mille pre– cauzioni della buona zia, anche la piccola Er– minia fu colta dal terribile morbo. Quella, senza pensar altro, al colmo della tristezza e dello spavento, avviluppa ben bene la mala– tina e col primo treno in partenza corre a Torino. Ciò che provassero i genitori al rive– dere· così la loro diletta si può pensare, tanto più che un buon dottore, subito chiamato, dichiara che ella non ha che poche ore di vita. La mamma si dispera dapprima, ma poi le brilla un'ultima speranza.. .. La Consolata! Le vota la figliuoletta con promessa d'un quadro, e dalla Vergine benedetta l'ha infine salva. Il quadro ad olio su tela fu portato in Gennaio 1902. Alba.- BIGLIETTI LucrA, d'anni 16, abitante alla cascina Como, fermatasi _all'aria fresca mentre era tutta sudata per una corsa, si era raffreddata gravemente. Vennero una tossetta maligna, insistente, poi punture al petto. La malattia, da bronchite ch'era al principio, di– venne polmonite, la quale ancora sì complicò con pleU1ite ed altre malattie affini. Il dottore fidente dapprima. nella. sana giovinezza della fanciulla, si faceva. _di giorno in .giorno più pensieroso, infine dovette annunziare ai deso– lati parenti che il caso era serio assai. - Che la mia povera Lucia debba proprio morire?– si chiede la madre. quasi disperata. Ma ella ha sentito delle grazie meravigliose che fa la Consolata di Torino; alcune ne furono narrate dal pulpito in parrocchia. Anche lei, la brava donna, vota con gran fiducia la figlia alla Con– solata. Il secondo giorno del voto il dottore trova Lucia senza febbre; il miglioramento continua, e un mesetto dopo la ragazza è di– nuovo vispa e sana, con meraviglia di quanti la conoscono. Torino. - BERRUTI RoBERTO, d'anni 19, in compagnia d'altri due studenti suoi amici, per– correva in bicicletta quel tratto di viale del Valentino che scende dietro il ristor. 1• Russo. Il Berruti correva colla schiena ad arco a tutta carriera, quando improvvisamente alla sua bi– cicletta f!i spezza la forcella nel punto ove si incontra coll'asse del manubrio. Il povero ci– clista va ruzzoloni a terra sfregando fortemente la.guancia contro la ghiaia, staccandosi quasi del tutto il padiglione dell'orecchio sinistro e, quel ch'è peggio, fratturandosi l'osso cranico frontale . Portato subito all'ospedale di S. Gio– vanni vi giacque otto giorni privo di sensi, in grave pericolo di vita. La mamma sua, al colmo della desolazione, non abbandona il suoRoberto e lo vota alla Consolata.. Rinvenuto in sè, il bravo studente che da tempo stava lòntano dai Sacramenti li chiede egli stesso, rinnova il voto fatto da sua madre. E 'la Consolata lo gradisce; dopo varie crisi pericolosissimé, la malattia si risolve in bene ed il Berruti esce dall'Ospedale guarito. Oggetti offerti in Agosto e Settembre. Torino. Sig.• Emilia, Daniele: una tovaglia in tela di fiandra. - N. N.: una guarnitura per corporale.- La Cont.ss• S. Martino d'Agliè riconoscente, p. g. r.: una ricca pianeta in seta verde broccata a filo d'argento. - Sig.•Mermoz Amalia, p. g. r.: una borsa. - L . M., p. g r.: una tovaglia da altare. --'-- La Contessa Adele Pallio di Rinco in riconoscenza alla Consolata per la buona riuscita dell'operazione della cataratta·: una cotta. - Sig.• Noemi Ducime– tiere: una borsa per comunione. -----; Famiglia Paggi, p. g. r.: 2 metri di pizzo. - M. M. C.: una bella pianeta usata.- N. N.: una tovaglia. - Sig.• Carolina Ponzano: una guarnitura per camice.- Nobildonna Lavinia Ester Ras– saval- Crema: una tovaglia per altare. - M. R.: m. 3 1 / 2 di pizzo. - Solbiate Olona. Sig.• Maria Benetti: un leggìo ·per messale. Mortara. Sig.• Bianf'a Miroglio p. g. r.: 2 m. di pizzo. - Castellinaldo. Sig.• Berta Natalina: m. 14 di pizzo al tombolo per corporali. ~ Indulgenza achi visita il santuario palmese di Ottobre Indulgenza plet~aria quotidiana perpetua. Indulgenza plenaria a chi vi remta l'ufficio dei mor~i, o i 7 Salmi penitenziali o i Salmi grad.uali. Recitando nel Sa11tuario il Miserere o 6 Pater e 6 Ave si acquistano tutte le indulgenze concesse per la visiti\ delle chiese di Roma. Tutte queste indulgenze sono applicabili alle anime sante·del Purgatorio. ======~=====-=~=-----·------ Orario delle Sacre Funzioni pel mese di Ottobre Messe consecutive dalle ore 6 alle 12. Benedizione del SS. Sacramento alle 10,80 éd alle 18, previa la r ecita del s. Rosario. . Ogni sabato Esposizione del SS. Sacramento dalle 8 alle 19 e Oorte di Maria. 26 ottobre. - Novenario pei Fedeli defunti, per cura della Compagnia di S. Giuseppe·e S. Auna. In ciascun giorno alle ore 17,80 dei Morti. Vespro , Discorso del M. R. D. Carlo Carena, s. Rosario, canto del Deprofundis e Benedizione. Per la Direzione: Can. GIACOMO CAMISASBA . v.• per la stampa ' Teol. Coll. I. M. VIGo, Rev. Arciv. GtLARDI ANTONIO, Gerente responsabile Torino, 1902- Ti p. Pietro Cel~nza & C. 0 , Via Garibaldi, 33

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