Missioni Consolata - Ottobre 1902

1a - Co.,solata 167 ~~~~~~~~~~~~--~-~··~3Z~~c~~~~~~~~~~~.go Consolata, le fa voti e promesse. E la Vergine l'esaudisce contro ogni umana aspettazione. Il primario si decide: ai 14 del novembre 1901 la Quaranta è operata. Dopo essere stata tre giorni sospesa tra la vita e la morte, migliora rapidamente, Ja un'ottima convalescenza e può tornare lieta ai suoi quattro figliuoletti. Osasio. - « Da vari giorni ero tormentata da bruciore e puntw·e ai piedi tanto da non poter attendere alle faccende domestiche, nè quietare in letto. Nella nòtte sul 2 aprile scorso, coi piedi fuori delle coltri, pensavo mestamente come avrei fatto a recarmi l'in– domani à Torino, dove mi chiamava un im– perioso dovere. Partii col marito, e giunta al santuario con mille stenti, pregai la Vergine Santissima ad aggiJingere alle grazie già fat– temi quella di liberarmi da quel tormento per me così pesante e disastroso. Quasi all'istante scomparve il mio male ed io tornai a casa per– fettamente guarita. « RIGHERO GIUSEPPINA, Maestra». , Torino. - SuoR M. OLIMPIA, religiosa nel– l' Istituto di Sant'Anna della Provvidenza, fra molte grazie spirituali e temporali ottenute per intercessione della Consolata, vuole ricor– dare la sua guarigione da un male all'occhio destro, che un illustre oculista dichiarò pro– dotto da un tumore maligno sotto l'occhio stesso e che lo poneva in gravissimo pericolo. Questa grazia Suor Olimpia l'ottenne nello scorso 1901, dopo due novene consecutive e promessa di una messa all'altare dell'Imma– gine taumaturga. Borgo d'Aie. - GARIGLro MARIA da ostinato mal di stomaco e febbre era ridotta a non di– gerire più alcun cibo; dopo due mesi di cure rimaste infruttuose, raccomandatasi alla Con– solata con alcune promesse, guarì perfetta– mente, senza più adoperare rimedi. La stessa avendo il figliuoletto di 6 anni ammalato di polmonite doppia e disperato dal . medico, nella desolazione di tutta la famiglia, con questa fece voto di spedire subito un'of- j ferta alla Consolata per ottenere la guarigione ~ del povero ragazzo. Il che avendo effettuato, l'indomani stesso vide il piccolo malato subito . migliorare, uscir di pericolo ed in seguito . guarire dopo brevissima e lieta convalescenza. Castellinaldo. - La giovane sposa MoLINO MARGHERITA, da quasi improvviso malore, si trovò in poche ore in gravissimo pericolo di vita. In preda ad indicibile ambascia, i parenti, vedendo -riuscire inutile ogni umano tentativo di salvezza, si rivolsero alla Consolata votan· dole la giovane donna. Da quel punto ella co– minciò a riaversi e continuò a migliorare in modo che pochi giorni appresso, contro ogni speranza, potè alzarsi da letto e riprendere presto le sue occupazioni. Offrono L. 5, ren· dendo pubbliche grazie a Maria SS. Consola– trice. Torino. - BALDO ANGELO, ora di anni nove, fu fin dai suoi primi giorni malaticcio. Già fece sei g.ravi malattie prodotte principalmente da infiammazione intestinale, ebbe un'ernia dolorosissima ed altri malanni, tanto che più volte i dottori lo dettero spedito. L'ultima malattia ebbe origine ·da una cadutà; feiitosi presso l'ultima delle coste a destra, si apri quivi una piaga purulenta, che non voleva rimarginare malgrado ogni cura. Il medico disse: - Se risana stavolta ancora, il povero bimbo può portare un quadro alla Madonna. E risanò davvero: dopo un voto fatto alla Con– solata dai desolati genitori si chiuse la piaga, ed Angelino andò poco a poco rinforzandosi nella salute. Torino. - TERESA VARETTO, dopo avere in– dicibilmente sofferto durante un anno intero per enterite c1·onica ed anemia, guarì in bre– vissimo tempo in seguito ad un voto fatto alla Consolata, sebbene fosse quasi disperata dai medici. Torino. - Alle 13,40 del 26 dicembre 1901 un carrozzone della linea Valentino, all'angolo delle de Andrea Doria e Carlo Alberto, in– vesti una vettura pubblica e la rovesciò con tale sfacelo da renderla inservibile. In quella vettura stava il trentaduenne CARLO BUBBIO, che_sorpreso da quella rovina, travolto sotto il veicolo, comprese in tutto il suo orrore il pericolo che correva. Tuttavia non fece che esclamare: - Oh Madonna della Consolata aiutatemi! - e, con stupore suo e di tutti gli astanti accorsi a soccorrerlo, non provò nem– meno l'emozione dello spavento, uscendo af– fatto incolume di sotto le sconnesse parti della vettura. Il fatto fu notato con meraviglia da tutti i giornali della città: il Bubbio ne fu ed è· riconoscentissimo alla SS. Vergine. Chivasso. - REGis MA:RIO, proprietario del · Caffè Roma1 nel novembre del1900 si trovava a caccia con tre amici. Nascosto alla loro vista da un cespuglio, fu da uno dei cacciatori col– pito al viso con una scarica diretta contro un .beccaccino. Siccome i pallini erano da lepri, il Reg-is corse serio per~colo di vita e riportò lesioni cosi gravi agli occhi, che l'averne po~ tuto conservare uno stima grazia grande della Consolata, al cui altare fece celebrare nume– rose messe nel tempi) della lunga cura ~J,ll'o­ spedale Oftalmico di Torino. Mondovi. - MARENGO DOMENICA sofferente da diversi mesi per male di denti con pericolo prossimo di periostite, si votò alla Consolata con promessa di un cuore, e dopo brevissimo tempo si trovò libera dai suoi atroci dolori e dal serio timore che l'angustiava. Bersano S. Pietro. - TEJA CATERINA, nel settembre 1901, dopo un mese di grave ma– lattia in cui eransi complicate febbri·tifoidee, gastrica e bronchite si trovava a così mal par– tito che il dottore curante disperava. ,Piena di fiducia e di santa speranza l'ammalata al- . lora si votò alla Consolata. Nel giorno stesso del voto un sensibile miglioramento fe' stupire il medico, il quale a metà di ottobre ebbe a

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=