Missioni Consolata - Settembre 1902

142 .Ut eo.,sotata e:a giallognola, di=::mpe l'unifor~a:~R cattolici, ci fe=no e ci obbligano a ber: niità. Soltanto gruppi immensi di antilopi, birra e wisky. Finalmente ci liberiamo; di buffali, di struzzi animano questo strano Monsignore con D. Gays salgono nella vet- paesaggio, che a ragione è detto il pm·adiso f,· tura di un goanese; i due Padri sui loro terrestre dei cacciatori. Gli animali si con- cavalli; e noi, guidati da un giovane della tano a centinaia, .a migliaia; la più gran Missione, c'incamminiamo a piedi. parte stan guardando il treno indifferenti, Nyrobi che, a quanto dicono, è destinata a altri si allontanano .saltellando con un'an- divenire un centro importante per la mi- datura graziosissima. Più avanti, a mezz'ora tezza del clima e la sua posizione a metà circa da Nyrobi, incontrammo ancora mi- strada fra la costa e l'Uganda, è divisa gliaia d{ zebre stupende e di kongoni che in due parti. La parte bassa è situata andavano a dissetarsi all' Athi, fiumicello ai piedi d'una collina ed ivi non c'è altro che che qui è largo due metri e di poca acqua. la stazione ferroviaria, le case degl'impiegati Quando questa sterminata pianura finisce, ed il bazar per la vendita ad essi, il tutto / il treno si ferma a Nyrbbi, a trecentoven- fatto interamente della solita lastra zincata totto miglia inglesi da Mombasa. Il paese, ondulata. La parte alta sta sulla collina, ove come tutta la contrada limitrofa, ha il sono le case çlegli ufficiali della ferrovia ed il nome da un fiumicello che si getta nel- club in muratura; più in là le tende dei sol- l'Athi e poi con esso nel Sabaki, che sbocca dati del governo. La peste, di cui parlavano in mare sotto Malindi. La parola Nyrobi, quest'inverno i giornali, si era sviluppata nel (si pronuncia Nairobi) presa dalla lingua bazar, che fu in gran parte incendiato. Tre dei massai significa fiume freddo e le acque soli goanesi furono colpiti dal morbo, due leg- di questo fiumicello son davvero fresche germente ed uno gravissimo, ma guarì appena come una sorgente di montagna in Europa. ricevuta l'Estrema Unzione. Ora di peste non Scesi appena in stazione, troviamo ad-at- si parla più, sebbene Mombasa continui ad tenderei il P. Hémery ed un suo confra- essere dichiarata porto infetto. tello, in assetto di perfetti gentlemans in- Usciti dall'abitato che circonda la staz~one, glesi con grandi stivali. Il mio barometro ci incamminiamo per una grande strada go- segna 1650 m. sul livello del mare; non vernativa e poi c'inerpichiamo per un piccolo mi meraviglio quindi di trovarli vestiti di sentiero; indi per mezz'ora sul percorso della panni pesanti e ben abbottonati. Una ven- ferrovia; poscia per un tratto sulla strada tina di wakikùju (abitanti del Kikùju) sono dell'Uganda, d'onde si dirama la via, di un con essi. Il loro vestito consiste in un pezzo chilometro circa, che ci conduce alla Missione, di stoffa imbevuto di grasso che passa sotto distante forse 5 miglia dalla stazione di l'ascella sinistra, s'annoda sulla spalla destra Nyrobi. Alla Missione già ci attendevano gli e pende fino al ginocchio. Alle braccia, alle scuolari del P. Hémery, i loro parenti ed un gambe, al collo numerosissimi cerchi di ot- , gran numero d'altri indigeni, avvisati della tone, di zinco, collane di perline e qualcuno, nostra venuta. Bisogna stringere un'infinità a mo' di orologio, un bossolo vuoto di car- di mani tutte unte ; chi vuole salutarci più · tuccia. Nel lobo delle orecchie, straordina- cordialmente sputa ripetutamente sulla sua riamente allungato, sta un disco di legno, o palma e poi viene a dare la sua stretta. Si un vaso da Liebig, o rotoli di carta. I ' fa anche una danza guerriera in nostro onore; capelli lunghi, attorciglìati come funicelle infine distribuiamo ai capi un bicchierino di sono abbondantemente intonacati di ocra rhum annacquato e tutti se ne vanno contenti. nera, la quale poi (portando essi tutto sulla Il fabbricato della Missione è situato su testa) passa a decorare le nostre valigie e coperte da viaggio. Gli impiegati della ferrovia, cattolici e non d'una piccola collina, a circa m. 1800 sul mare, in mezzo ad altre colline. È in pietra e terra battuta (qui non si trova calce), co-

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