Missioni Consolata - Agosto 1902
118 !!t 8of1so(ata È forse questo fatto un residuo della di– vozione stessa già propagata da quell'impareg- nale Massaia? Può darsi, ma da quanto si è potuto fin qui argomentare, sembra che la conoscenza della Consolata in Abissinia risalga a tempi molto più remoti. . La figura della Vergine venerata sotto il titolo delle Consolazioni si riavvicina mira– bilmente al tipo_delle Madonna di S. Luca, le prime cònosciute nella Chiesa cattolica nascente. E' lecito supporre che a tale tipo f ~ Q che la divozione alla nostra cara Madonna fa maturare sull'ingrato suolo dell'Abissinia. Come primo saggio, ecco la narrazione di una grazia che speriamo interessi i nostri buoni lettori. Un fiore afriaaqo Molti dei nostri buoni lettori ricorderanno certo un giovane missionario abissino, che Missione d'Asmara (Colonia Erit1·ea) • Scuola esterna appartenessero in cònseguenza le prime Ma– donne portate in Abissinia colla luce del Van– gelo e che con essa vi sf divulgarono. Del resto, chi può sapere per quali vie misteriose e per quali mezzi, la dolce figura della Consolata colla stella raggiante sul– l'omero, sia penetrata nelle regioni africane separatesi dalla Chiesa Universale e rimaste per tanto tempo misteriose e inacessibili nel loro ritorno alle barbarie? L'indagine meriterebbe certo una dotta e paziente fatica, se desse speranza di esito fruttuoso. Ad ogni modo accontentiamoci per ora del rinnovamento faustissimo, ed occupia– moci dei frutti recenti ed oltremodo consolanti . . t al tempo dell'Esposizione di Arte Sacra_so– leva celebrare ogni domenica la messa nella cappella annessa agl'edifici delle Missioni e dedicata alla Vergine SS. Se il rito copto e l'esotica figura del celebrante attiravano la l curiosità della scelta assistenza, il fervore di lui la edificava. Gli occhi intenti di quanti vi presenziavano correvano dal sacro mini- t stro ai vari gruppi che attorniavano l'altare: africani, indiani, indigeni delle più riposte _piaghe americane, e mentre il cuore si dila– tava per insolita commozione, la mente in- l tuiva il perchè le fatiche del missionario cat– tolico siano così feconde. Gesù in Sacramento è la sua forza; la Madre di Dio il suo aiuto.
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