Missioni Consolata - Agosto 1902
Jll <Zortso{ata 115 Ga~~~--~~~~~~~~~~~~~~~·~~~iG;-~x.K;~~·~~~.oo fanno voti ed offerte alla Madonna ed ai Santi per implorare fortuna su d'un viaggio, su d'un matrimonio, su d'una intrapresa di cui loro sta a cuore la buona riuscita. Ah, il nostro cuore per spirituale istinto e per felice atavismo ritorna alle pratiche dei suoi mag– giori, appena è libero da falsi preconcetti; da prave passioni. E perchè no? Ben lo fanno senza umani rispetti i devoti della Consolata. , Da qualche anno specialmente essi, a cui la fede e l'am0re sempre ispirano nuove in– dustrie per maritarsi la protezione ~ella Ver– gine, van rinnovando quelle che noi abbiamo chiamate mistiche assicurazioni. Fin dallo scorso 1900 una pia sarta veronese ci man– dava l'offerta, per lei cospicua,-di L. 25 da presentarsi come premio alla Madonna che le aveva assicurato il lavoro per tutta la morta stagione. N elle liste degli ultimi mesi sono invece, nomi di /patrizi torinesi che manda– rono offerte alla Consolata, quale premio di assicw·azione contro gli infortuni della cam· pagna. Ecco una felice espressione, una forma che dice esplicitamente quanto è involuto e sot– tinteso in mille altre, e che certo deve toccare dolcemente il cuore della Vergine SS. colla figliale fiducia, coll'assoluta certezza che in sè racchiude. Chi paga il premio d'assicurazione si pone al coperto dei danni che gli potrebbero toccare, acquistando diritto al ricambio. Ora non dovrà piacere alla Madonna che un suo amoroso figliuolo si tenga certo del di Lei benevolo assenso tanto da dirle: Mamma mia buona, io ti fo la mia offerta, per<!hè già so che Tu mi risponderai con una grazia, come se ad essa io avessi diritto? Se in ogni tempo ed in ogni stagione può tornare opportuno assicurarsi presso la Ma– donna, è opportunissimo in questa per ogni categoria di persone. Chi partendo per le campagne sano, disposto e lieto, può dare a se stesso la certezza di rivedere ancora la città? Quale doppia e tripla serratura, quali robuste porte ed imposte possono opporre un'invincibile forza alle invasioni, agli scassi dei ladri? Quali sottili precauzioni possono garantire in modo assoluto gli abbandonati appartamenti dai danni di un incendio che· si appicchi ad uno stabile contiguo, di uno scoppio di gaz che succeda nella via? - Chi poi non può recarsi in campagna, non ha bisogno d'assicurarsi contro le malattie che si sviluppano così facilmente nei mesi caldi, contro i danni della fatica divenuta più este– nuante, contro i maggiori pericoli a cui sono esposti coloro a cui mancano le cure amorose della famiglia assente? Quanti e quante poi, come la pia lavoratrice sopraccennata, han bisogno che la Madonna li assicuri contro i danni ingenti della morta stagione? Benedetta sia dunque ·la pia trovata di prendere l'assicurazione presso la Vergine Consolatrice. Essa, come sono costretti a fare gli uomini, non proporzionerà certo il bene– ficio all'entità del premio, sibbene, come già il divino Suo Figliuolo all'obolo della vedova, saprà dare ad esso tutto il valore preziosis– simo che gli viene dall'intenzione e dal cuore dell'offerente. * * * Ritorniamo all'antico! Vi ritorna la lette– ratura, vi ritornano le arti belle, come a fonte inesausta di forme ideali, di sublimi ispira– zioni. Vi ritornano in m:olte cose la meccanica, pur così progredita, le industrie, i·commerci, lè legislazioni; vi ritorna più o meno velata– mente ogni forma della vita civile, la quale sente vacillare il cumulo delle novità campate in aria, come un architetto il quale vede uscir minacciosamente dalla linea a piombo la mole supe.rba a cui egli ha dato insufficienti fon– damenta. ·Tanto più ha bisogno la vita morale di ritemprarsi alle antiche fonti di quella sa– pienza universale, a cui i tempi nuovi non hanno trovato finora, nè troveranno nulla di meglio da sostituire. Ab Jove principium dissero i saggi Romani, traducendo gli afo– rismi delle scuole anteriori : Non s'incomincia ben se non dal Cielo, ripetiamo noi coll'adagio · popolarissimo. Nel bene non v'ha miglior fi– losofia che l'eclettismo, e noi approfittando di tutte le agevolezze, di tutte le comodità of· ferte dalle moderne istituzioni di previdenza,
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