Missioni Consolata - Luglio 1902

100 *** Ora le· feste · sono~;finite, il~20 Giugno è passato; ma la Vergine è pur sempre con noi, ma la sua Qasa è aperta sempre alle nostre suppliche ed alle nostre ora– zioni .. .. . Non dimentichiamolo, o divoti di Ma-· ria·! I sentimenti di fede risvegliati in noi da una sol~nne data, restino ad in– fiammarci dello stesso ardore per tutta la vita, e saremo sicuri del pari che per tutta la vita non ci verrà meno giammai la protezione efficacissima della Conso– lata, il cui dolce sorriso ci sarà di pre– mio e di gaudio nell'eternità della gloria celeste. -· Se durante la campagna ognuno dei nostri associati facesse leggere il periodico a qualche nuovo conoscente od amico, sarebbero almeno 15000 nuovi lettori, e vuol dire 15000 anime infervorate nella divozione a Maria SS. Quanto bene, e con pochissimo disturbo! Il 111ese degli esa111i ela Consolata -~--- ' Il santuario della Consolata è come il puÒre di Torino: in esso palpita e si rispec– chia la vita. della città e SI ripercotono le emozioni varie da cui sono a volta a volta sospirtti gli abitanti. Se nei giorni del tardo autunno voi en– trate nella Casa benedetta di Maria, la trovate affollata; nei sabati specialmente, ai ricevimenti della, Mq,donna sfila tutta la Torino devota. Ciò indica che alle minaccie dell'umido e dell'uggia, i cittadini quali · rondinelle freddolose sono tornati al loro nido, e della lieta per~anenza in campagna come dal felice ritorno vogliono dir grazie - ·alla loro buona Mamma. Arriva il Natale, 'il Càpo d'anno : il v~a vai affrettato ·dei giorni delle strenne, degli auguri e dei conti da assestare ·che anjma . ' .. ' ' straordinariamente le vie, i negozi, gli uffici si ripercote nel santuario. Tutti han bisogno che la Madonna li aiuti a ben assestare i conti piccoli- o grandi che hanno con Dio; tutti vogliono la strenna della Consolata, da Lei vogliono prendere gli auguri per un buon Natale, per un buon anno felice. Viene la Pasqua, la Pentecoste. Nel mite splendore della primavera le bianchè colom– belle della prima comunione, i nuovi soldati di Gesù Cristo, s' appressano a schiere al- · l'altare della Consolata. 'È la gioia più pura delle famiglie torinesi che al P.:mtuario viene a cercare il suggello che la coroni, la bene– dizione che la custodisca. Succede il maggio :fiorito, e allora sono specialmente le · giovi– nette degl' istituti e dei sodalizi cittadini, sono le figlie di Maria che profumano il tempio cqlle preghiere, c,oi soavi cantici, colle ferventi comunioni. L 'anno procede, si sfoglia il· calendario e ·ogni mese porta con sè nuove occupazioni, nuove sòllecitudini. Come onda che ritorna incessantemente a baciare il lido per ripren– dere le mosse verso l'ampiezza del m~re, così le varie manifestazioni della vita cittadina vengono dolcemente a toccare le benèdette soglie dell'altare di Maria SS. per slanciarsi poi a raggiungere la piena e felice loro estrin– secazione. NelPafa crescente del luglio, quando già molti fortunati han potuto migrare alle om– brose .campagne ed al mare, tutto un piccolo esercito di fanciulli, di giovanette, di adole– scenti e di giovani fatti, suda sui libri. Gli esami sono vicini; son già incomi 'ncia.ti . · V'è chi nei mesi di studio, come la farfal– letta d11-l prato :fi.orito, s'è I~~:sciato troppo ade– scare dagli svaghi, dai sollazzi, ed ora trova il suo s~pere simile al letto di Procuste per adagiarvi il.programma. V'è chi pure avendo lealmente ben impiegato il suo tempo, tuttavia sente il suo. coraggio vacillare· il! faccia alla prova decisiva, perchè conesce le deficienze del proprio ingegno, la !abilità della sua me– moria, OpaveJita la confusione che nello staJ ;J.CO cervello adduce il ricapitolar~ affrettato. V'è . chi per malattia,·per viaggi, per lieti o tristi

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=