Missioni Consolata - Luglio 1902

1ll e _o f1 s o l a t a . 99 nQ.-.-~w~-~~~·~~~·~~~Q~----~0 gioia dipinta in sul volto, da ogni parte convenne al santuario, ne' cui pressi la circolazione diventò in breveimpos~ibile. Tutti si spingevano innanzi, tutti erano ansiosi di fissare pur da lungi gli sguardi 'nelle benedette sembianze di Maria Con– solatrice che appari vano trasfigurate in parvenza di cielo, mentre la musica del– l'Oratorio esterno salesiano, sotto la guida del bravo maestro Garbellone, spandeva all'intorno il soavissimo incanto delle ar– monie c.;he salivano al cielo come un so– spiro, ed una preghiera..,.. * :j: * A tarda notte si spensero i lumi, ma non si spense nei cuori il divoto fervore, e molti dei pellegrini venuti da fuori vollero pernottare all'aperto, sulla piazza del santuario il quale, per misura d'or-· dine e d'igiene si chiuse alle 23 1 / 2 • Sulla mezzanotte un'a voce robusta si levò potente ad intonare il Rosario , e centinaia di altre voci le risposero, in– trecciando nell'ombra e nella quiete notturna le mistiche rose della saluta– zione angelica, finch è, scoccata l' una, le porte del santuario novellamente si aprirono, e la pia folla vi trasse, pro– strandosi all'Altare, ansiosa di fruire delle grazie singolari che l'Augusta Di– spensiera in sì auspicata circostanza più specialmente suole concedere. Malgrado la pioggia, come sopra si è detto, il tempio riusciva insufficiente a -contenere la ressa dei fedeli , in particolar modo numerosi durante il mattino. Tutta Torino sfilò dinanzi alla sua Ma– donna, cui s'inchinarono riverenti anche le Donne Sabaude, S. A. I. e R. la prin– dpessa Clotilde di Savoia- Napoleone, S. A. I. e R. la principessa Laetitia e S. A. R. la duchessa Elena d'Aosta-Or- 1éans, che prima di partire da Torino, volle per gentile pensiero umiliare alla Vergine i fiordalisi del suo regale bla– sone. · Sul mezzodì cessò la pioggia, ma le nubi non si dileguarono, e nel popolo si . alternava alla speranza il timore: • La processione si farà? non si farà? » • In quest'ansia trascorse il pomeriggio, e la decisione affermativa non venne presa che all'ora indetta per il divoto corteo, fidando nella clemenza del cielo, che infatti secondò benignamente i co– muni desideri e la generale aspettativa. Uno stuolo immenso di congregazioni,. istituti, oratorii, associazioni religiose, fanciulli, bimbi, uomini e donne del popolo, nobili dame, egregi signori; nu– merosissimo clero, quasi tutti i par~oci della città, molti canonici, S. E. R ma il Vescovo di Fossano Mons. Manaèorda, S. E. R. ma Mons. Bertagna Arcivescovo di Claudiopoli, ed infine l' Em. m• nostro Cardinale Arcivescovo nello splendore della Sacra Porpora, circondato dalla sua nobile Corte, passarono tra due ali fittissime di gente gremita ad assistervi, passarono tra le case festosamente ad– dobbate, precedendo la benedetta statua. della Vergine Consolatrice, innanzi a cui spargevano fronde e fiori le innocenti sc.;hiere dei paggetti della Scuola di re– ligione, guidati dal Circolo Cardinale A. Richelmy. Seguivano il venerato simulacro mol– tissimi membri di Socie.tà Cattoliche ve– nute anche dal circondario, con oltre a 30 bandiere. , La processione, malgrado l'incertezza del tempo, ebbe dunque esito tri9nfale, e quanti vi contribuirono coll'azione o colla preghiera devono sentirne vivo l compiacimento e darne lode a Maria che dimo3trò così di aver care ed accette lE) affettuose dimostrazioni dei Torinesi.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=