Missioni Consolata - Luglio 1902

J.ll Cof1solata 111 GG--~.---~s;--=~·~·~·AAM~~~~~.-~~~~~~;.--~s;--~·~--~aoo tutto può, ed Ella sempre ci aiuti in tutte le nostre necessità. «Coniugi G. ANT. REALE e ScAPINO MARIA ». Torino.- La contessa ELISABETTA RoBILANT MOCENIGO e TERESA ROBILANT riconoscono una grazia specialissima della Consolata nell'essere rimaste illese da un pericoloso rovesciamento di carrozza il 20 giugno 1901, festa della Con– solata, il di Cui aiuto fu subito impl_orato, e ne rendono pubblico, riconoscente ringrazia– mento. Offrirono un grande cuore d'argento. Torino.- Rocco-LuCIA, madre di numerosa prole, da due anni soffriva per gastrite, pleu– l'ite ed infiammazione int~stinale, cosicchè tro– vavasi incamminata a certa morte. Desolata, promise alla Consolata un cuore ed un quadro votivo, se ottene.va la guarigione. Appena otto giorni dopo il voto, sentendo un notevole mi– glioramento, volle compierlo in parte, per im– plorare sempre meglio la grazia completa. Fontana Liri (Caserta). - LORENZONE TE· RESA fu presa da un male strano al braccio sinistro, divenutole oltremodo dolente ed im– mobilizzato Il dottore non potendo trovare la causa del fatto morboso, non sapeva applicarvi rimedio. La Lorimzone, tormentata già da venti giorni, si raccomandò caldamente alla Consolata, recitando molte Sal-ve Regina. Quasi contemporaneamente alla preghiera ottenne la grazia di perfetta guarigione. Villafranca Piemonte. - GalGo GIO. BAT– TISTA, d'anni 40, affetto da gastro-enterite for– tissima, si trovò in serio pericolo di vita. Il 15 settembre 1901 si votò alla Consolata, ed il 20 già stava meglio; otto giorni più tardi era fuori pericolo e guariva quindi .perfetta– mente. Madonna di Campagna. - ETTORINO GRA· MAGLIA, cinquenne, sofferente da 16 mesi per grave male d'occhi prodottogli dalJa cosidetta ruffa, si trovava in grave pericolo di perdere totalmente la vista. Consulti e rimedi a nulla avevano giovato, ed i poveri genitori si sen– tivano fendere il cuore mirando il piccino diletto cogli occhi chiusi, impotenti a soppor– tare anche un filo di luce. Si era giunti a giugno, e la novena della Consolata diede alla mamma del malatino una nuova speranza. Lo portò al santuario e, appesagli al collo una medaglia benedetta, lo votò alla Vergine SS., promettendo un'offerta ed un quadro votivo. Continuò con fervore la novena ad un pilone presso la sua casa. Il bimbo era stato intanto presentato ad un rinomato specialista. La Con– solata benedisse la cura: il di 20 giugno Etto– rino aprì nuovamente gli occhi e potè contem– plare l'effigie della sua Liberatrice. I consolati parenti offrirono L . 10 per i lavori del santuario, dove portarono pure il quadro promesso. Torino. - «Un intrèccio di circostanze im– previste, ma provvidenziali, in cui io non posso a meno di ravvisare un effetto della speciale protezione di Maria SS. mi fecero scoprire la necessità urgentissima di un'operazione alla mia bimba Chiarina, che io da tempo solevo raccomandare alla Consolata. L'operazione fu eseguita il 13 giugno 1900 e sebbene perico– losa pei gravi S1ntomi di menengite, sortì tut– tavia esito felicissimo. Un inno di riconoscenza sia dunque reso a Maria Uonsolatrice per la duplice grazia, ed insieme per avermi preser· vata un'altra bambina dalla pleurite da cui era seriamente minacciata»- «AuGUSTA Pucci-BAUDANA PEJROLERI ». Piana di S. Raffaele. -CROTTO MARGHERITA, d'anni 20, colpita da salpingite, il 21 dell'otto– bre 1901 si recò all'Ospedale Maurizianç> per sottoporsi ad un'operazione, ritenuta dai dot· tori come unico mezzo di salvezza. Ma la Crotto ed i di lei parenti troppo temendone l'esito dul:t.– bioso, ottennero di temporeggiare un poco. Intanto si raccomandarono con calde preghiere e con voto di un quadro alla Consolata, chie· dendo la liberazione della giovane paziente senza opemzione. Con meraviglia di tutti otten- . nero la grazia desiderata; la Margherita stessa, dopo un mese, si presentò al santuario a sod– disfare al voto fatto. Torino.- Il bimbo F ASSIO GIOVANNI, d'anni 4, è preso dalla difterite. Il dottore trova neces– sario sottoporlo all'operazione per salvarlo, ma il cuore tenero della mamma non sa ras– segnarsi a tale doloroso espediente. Prova a portare la sua creatura all'Ospedale Maria Vit– toria, ma anche là i dottori sono dello s tesso avviso. Allora desolatissima, ma pur piena di fiducia, si raccomanil.11. alla Consolata e le vota il suo Giovannino. È esaudita ed il caro pic– cino guarisce senza alcun taglio aUa gola; ri– conoscente lò porta al santuario dove reca pure un quadro votivo. Torii!O• - ANNETTA MIGLIORETTI dopo un, laboriosissimo evento e presa da dolori atroci, da ,grave -metrorag,qia, con pericolo di essere rapita in poche ore. Il suo bimbo è cosi gramo e dapprima così inerte che lascia dubitare se sia vivente; poi e colpito da tetania muscolare con trisma per tutte le povere membra : è una pietà vederlo. Il dottore dichiara che se esso soppravvive, sarà soggetto ad epile_ssia rego· lare. Madre e figlio, in quelle tristissime con– dizioni sono votati alla Consolata ed ambedue sono salvi. Il bimbo dopo dieci giorni non era più riconoscibile e stava ottimamente ; la mamma sua, dopo un mese di convalescenza si trovò essa pure guarita. Torino• .....: Verso la metà del novembre ul– timo scorso le educande delle Suore di S. Anna (vi a Massena) si recavano ai piedi della Con– solata per impetrare la guarigione dell'ama– tissima Madre direttrice dell'Istituto, la quale versava in gravissimo pericolo di essere rapita da fiera polmonite. I timori 'dei sanitari e della religiosa Comunità erano tanto più ·seri e giu– stificati, in quanto.che la degna superiora già tre volte era i:icaduta nella stessa malattia. Ma· la Vergine SS. interpose la potente sua

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