Missioni Consolata - Giugno 1902

llt <Zoflso{ata 87 Q~~~~~~=~~~~~~~~~·~~mOO a due forze diverse, delle quali una lo spin– geva nel luogo sacro e l'altra avrebbe vo– luto allontanarnelo. Si diceva il Rosario; l . macchinalmente egli che da tanti e tanti anni non ·aveva pregato, rispose ad alcune Avemarie: prega per noi peccatori..... - Oh, chi più peccatore di me? ~ Ma in quella umiliante confessione c'era una dolcezza ine- () l sprimibile, profonda. No : tutta la coppa del piacere a cui egli aveva liberamente bevuto, non gli aveva mai fatto provare nulla di ~ simile. Tutte le soddisfazioni che gli aveva ~ procurate il suo orgoglio, non valevano il l lampo fuggevole di gioia che gli confortava il cuore al riconoscerai colpevole. Le vicenae interiori, le morali torture del-

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