Missioni Consolata - Giugno 1902
·]11 8 o f:} s o (a t a 85 ~--~~~~·~~·~·~~~c;-~~--~·--~QO viene quasi mai per le grazie spirituali, che si moltiplicano all'iÌrfinito come le arene del m~re, come le sabbie del deserto, come le stelle del cielo. Si ria,nimi dunque la -nostra fede ; prenda nuove ali la nost.ra speranza. · Rammentiamo ancora che le grazie tem– poraii, sì liberalmente concesse dalla Vergine nostra patrona, altro non sono che le sante industrie della sua materna pietà per atti– ~arc~ a Lei e darle tutta intera l'anima nostra, affinchè Ella, risanandola, pos_sa ren- . darla degna di godere un giorno le delizie della sempiterna primavera nel bel Paradiso. Qg~---~----~-~ o ' UN BEL FIORE da presentare alla Consolata nella sua festa è _quello di procurare un nuovo abbonato a questo periodico. Ogni lettore delle grazie di Maria 88. è un nuovo divoto condotto a' suoi piedi. Ella non _mancherà di ripagéwci colle sue benedi~ioni. o c::: iillfl>frlli b - VITTIMA D~LLO SpiRITISMO - 1867 -_~-~ ·Il fatto che stiamo per narrare potrebbe parere un immaginoso romanzo, se non fosse un bel trionfo della grazia di Dio e della bontà della SS. Vergine Consolatrice. Il protagonista di esso, certo Gwv ~NNI _ARNAUD, morto a Volpiano il 7, marzo 1869, era un uomo abbastanza ricco di .censo, ma · povero affatto. dei beni dell'anima..Di carat– tere vivo ed ardente' d' ingegn~ svegliato, egli di queste doti· naturali, come dei beni. di ·-fortuna, non si serviva che per il male. Non credendo .all'esistenza di Dio nè all'im– mortalità dell'anima, tep.eva come unica legge morale il suo proprio piacere. pottrine e pra– tiChe. religiose. erano per lui superstizioni _ri- · dicole, con cui i preti sfruttano la credulità dei semplici. Collerico e prepotente, intri– gantè e maligno, libero seguace degli impulsi delle brutali passioni, quando soggiornava · in Volpiano ne era il terrore e lo scandalo. Molti dei nostri lettori ricorderanno come, specialmente dal 60 al 70,· fosse in voga nella . ~ ' . . . nostra regione lo spiritismo. Orbene, in quel tempo alcuni parenti dell'Arnaud, ditnol·a~ti a Rivoli, si" erano dati con grande' ardore alle pratiche spiritiche. Delle sedute che in casa loro si tenevano a~torno alle cosidette tavole parlanti davano notizia i gior.n.ali; vi accorrevano i più famosi mediums e certi scienziati che; allora come adesso, ripudiando come stoltezza l'Evangelo, si lasciavano poi fuorviare la mente dai più grossolani inganni del .demonio. , L 'Arnaud, frequentando quei parenti, di– venne anch'esso fanatico spiritista. _Ma. 1!-S· sistendo e pigliando parte attiva alle sedute, dai fenomeni che vi si producevano, dovette ben presto convincersi che oltre il niondo materiale e visibile in cui solo aveva final– lora creduto,. esisteva un altro mondo sopran-. naturale ed invisibile, popolato da esseri spi– ritRali. Erano questi veramente le anime dei morti, come si davano a credere nelle roiste- .. riose loro comunicazioni coi sopravviventi? Oppure erano spiriti maligni, ingannatori, che ne pigliavano il nome e le parvenza? Più sagace degli scienziati a çui. abbiamo più: sopra jj.Ccennato, l'Arnaud si fer:rp.Ò all!t se-." conda ipotesi e si persuase saldamente del– l'esistenza del diavolo. Da cosa nasce oosa, e d,a -qn'idea mille ne pullulano per concatenazione...:_ Se esi~;te ~:p.o spirito malvagio- si dif!se un bel giorno il nostro spiritista - perchè n:on potrebbe esi· stare anche uno spirito buono, il Dio, di cui parlano sempre i preti ed i bigotti? Questo pensiero non era certo fatto p~r assiqurare · . , una coscienza carica di colpe ·c01;ne la sua, e.da quel momento un'agitazione nuova, ter~ ribile_e· tutta interiore s'impossessò di lui. Più d'una·volta nel silenzio e nelle tenebre d'una notte insonne un fremito, un terrore lo invadeva, e dal fondo del cuore· una voce terribile gli gridava: - Se questo Dio esiste, se punisce il male, guai a te, quando cadrai nelle sue mani!- Talora, come l'Innominato così magistralmente ritratto dal Manzoni, udendo . il s_uono delle campane invitanti i . fedeli alle sacre funzioni, oppure vedendo una pubblica dimostrazione religiosa, in luogo
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=