Missioni Consolata - Giugno 1902
. 92' }11 ' eo.,so{ata Nel 1718 la chiesa ebbe il suo bel campanile, quasi richiamo all'alto e segnacolo ai lontani; nel 1787 le si aggiunse l'attuale facciata in rustico di stile severo, coll'atrio: esterno e colla soprastante spaziosa tribuna. Verso il1821 un distinto incisore, Giovanni Matteo Belmont,lavorò una nuovà effigie della Vl!rgine SS. Nel 1857 siccome . l'acquedotto che da tempo antichissimo passava sotto la chiesa, rigurgitando; ne aveva rovinato il pavimento :e coperto di umidità le pareti, si addivennè ad una radicale e completa restau– razione ·del sacro edificio. Il canale si fece passare in una nuova tubatura sotto l'atrio esterno ; si ri.fece il pavimento, si decorarono l a nuovo le mura, cosicchè il piccolo santuario riapparve, ed è ancora, lindo e puJi,to più che mai. Fin dal1707 una pia matrona,, la ved.a Ca– terina Piscina-Gariglietti, aveva legato alla chiesetta della Consolata la somma di L. 2500 per la celebrazione di una messa settimanalé; il censo però dopo varie vicende, per la.tri– stizia dei tempi, andò irremissibilmente per· duto verso il1721. Non mancarono tuttavia mai al piccolo santuario le sacre funzioni, richieste dalla costante divozione dei pii visitatori. . Attualmente vi si celebra con solennità, edificantissima nella sua .modestia, la festa titolare nel giorno 24 di giugno di egni anno: si canta la messa e si dà 'la ,bénedizione. ]n detto giorno è un accorrere c,ontinuo dei buoni saviglianesi ai piedi di N:. S. delle Consola– zioni, impetrandone specìali favori. Gli Isti– tuti vi si recano a recitare in comune il S. Rosario; davanti all'altare ardono nume– rosi ceri, olezzano i fiori ; fino a tarda notte è un via vai che lungi dal distr~rre il pen- . siero, pare meglio aiutarlo ad elevarsi al Cielo, eccitandone colla santa emulazione l'attività. e lo slancio. Campione e promotore di questa divozione è ora, come già altra volta· àccen~ammo, il pio e zelante teologo Peyretti canonico penitenziere di quella Col– legiata, a cui non mancherà la Vergine SS. di .dare condegna ricompens~. Così Savigliano che gloriosa~ente portò o attraverso i secoli ed ancora porta la . -sua divisa: Fidelis Deo et hominibus, conservò e fece fruttificare nel suo seno anche la di– vozione alla Consolata, trasmessale dalia ca-· pitale del vecchio Piemonte. Grazie recenti riferita alla sacrestia dal Santuario QUADRI VOTIVI POR~A!I IN APRILE N, 39 ~Ioncalieri. - A ~vezzi alla regale libe– ralità con cui la Vergine SS. delle consola– zioni dispens~ le sue grazie in questo nostro santuario, non siamo soliti a !asciarci impres– sionare da ogni fatto un po' straordinario, ad esso attribuendo il valore di un prodigio. Ma di ognuno dei lieti avvenimenti che .si compiono sotto lo sguardo benedetto di Maria SS. usiamo vagliare minutamente l'origine .,. e lo svolgimento, come pure ricercare le COn· seguen.ze immediate e lontane, prima di regi– strarlo iri. queste pagine a conforto dei tri– bolati e degli oppressi dalle mille ·c~lamità di questa terra di esilio, calamità a eu~ la divina Sapienza ha appunto affidato il.nobile ufficio di volgere l'anima nostra alle cose · -celesti e soprannaturali. Soltanto dopo due anni di prudente aspetta– zione, imprendiamo oggi à. narrar la stupenda" istantanea guarigione di un.fanciulletto set– tenne, a nome ANGELO RITA dimorante coi suoi genitori a Moncalieri, in via Vittorio ,Alfieri, n. 2. Il ragazzo era ammalato di coxite alla gamba sinistra fin dal 1897. Fu dappriin!l curato con ogni bontà e sollecitudine in Moncalieri, dai distintissimi sanitari Latour e Mossa; ma la·natura e la gravità del !Jlale frustrarono sempre gli sforzi della· scienza. ·
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