Missioni Consolata - Giugno 1902
J1t eof]so{ata . 91 tQ:-•e 10 n•t•e=il;Kp:llllr 111 e""s""b.,it""e"'r~,..io"".oaLOiii!1<a~s;.a .. c""r""a~c:~ea:ffi~g-ieoc=si~~,__s .. ol,a""taa.:;;p;;;;r;;;;e"'s""e;,c;;;;;a;;;;ss;;•:""a:g;:r;d .. e""r""e;Ki:lllln 111 t""ol"".n.,o=a•'"""se""·;;;;c;;;;e;ale..,;):ti sferì ad icona, ornandola con un'alzata in favori.- «Moltissime- scrisse il sullodato plastica di stile barocco, e sotto- la medesima D. Pasteris - fra le quali alcune segnala- s'eresse il corrispondente altare. tissime, furono le grazie che si ottennero Il desiderio del pio mugnaio e proprietario ~ dalla Vergine Consolatrice divotamente invo- Fruttero erasi alfine completamente realiz- cata in quel suo SantUario». E ne lasciò •regi- zato: il pilone era trasformato in piccolo san- strate di sua mano parecchie intitolandole mi- tuario. Prima ancora che ne fosse ben termi- racoli, accadute negli anni 1704, 1715 e 1718 nata la fabbrica e l'arredamento, il2novembre i del1698, per delegazione ricevutane dall'Ar– civescovo di Torino, D. Giuseppe Biagio Pa– 'steris Priore Commendatario di S. Andrea, benedisse la nuova chiesa col titolo di N. Si-~ gnora delle Consolazioni, e vi celebrò la prima. messa con festoso concorso di cittadini savi– glianesi. Il nuovo santuario, come il pilone da cui i" era nato, portava in sè stesso il germe del suo accrescimento. Difatti, come succede do– vunque le venga innalzato un trono, ]a Con- e testificate da tabelle votive, che stavano appese alle pareti ·della chiesa e che poi an– darono c1istrutte nelle vicendé degli anni burrascosi e per l'edacità del tempo. Ma sempre viva si mantenne la fiducia nella Vergine, nè mai s'interruppe la dolce catena delle di Lei benemerenze. Le moltiplicate of. ferte della riconoscenza, quale divina fiori– tura, coprirono man mano le disadorne pareti del Santuario di belle decorazioni, dei quadri colle stazioni della Via Crucis ; vestirono l'altare di splendidi arredi e di nitidi lini.
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