Missioni Consolata - Giugno 1902
* * * ALLA VENERATA MEliiORIA DI MONSIGNOR DAVIDE RICCARDI ARCIVESCOVO DI TORINO 1892 -1897 * * * O MARIA CONSOLATRICE BENEDITE ·LA VOSTRA FIGLIA CHE RICONOSCENTE v' INVOCA * * * ALLA CARA MEMORIA DI FERDINANDA SCHIOPPO MORTA IL 25 NOVEMBRE 1898 LA MADRE ED I FIGLI * * * MARIA V. SS. INVOCANDO FELICE, MARIA, EDOARDO pAOLO, LUISA, MARIA RIGNON AUGUSTO, MARIA E LUISA GAZELLI R. * * * MARIA LAURA ZUCCHETTI GALLENGA INVOCA LA PROTEZIONE DELLA CONSOLATA PER SÈ, PER I SUOI CARI E SULLA DILETTA PATRIA * * * LUISA SPURGAZZI RICONOSCENTE RICORDA A MARIA CONSOLATRICE I SUOI CARI VIVI E DEFUNTI Sul-principiare del 1901, quando su per le colonne del nostro periodico, quale una pre– coce mistica primavera, fioriva l'intermina– bile enumerazione delle schiere di gioventù venuta nel nostro santuario a consacrare alla Vergine le speranze del nuovo secolo, nòi abbiamo pure accennato come l'omaggio santo e gentile non fosse circoscritto alla sola To– rino. Citammo allora fra i luoghi in ·cui esso si esplicò con più largo e devoto slancio l'an– tica ed illustre città. di Savigliano; il che valeva come dire che anche colà. è in onore la divozione alla Consolata. Difatti essa, sortavi da modestissimi prin– cipii fin dal XVII secolo, come seme in buon terreno, vi mise profonde radici e andò poco a poco pigliando un incremento che ben merita d'esser segnalato ai nostri lettori. Nel 1684 un certo FRANCESCO FRUTTERO possedeva alcune terre ed era comproprietari() di un antichissimo mulino nel sobborgo di Sa– vigliano, posto poco oltre la Macra, chiamato allora dei Gistelli. Robusto di fede,.come di energia :fisica e di attività. per. il lavoro, il Fruttero desiderò di_ avere presso il S\lO mu– lino 'e la sua casa un piccolo santuario dedi– cato alla Vergine. Ne parlò coi vicini, otte– nendone larga approvazione, e poi col rettore· della chiesa parrocchiale di S. Giovanni, il rev.do P. Agostino Canzio da Verona, il quale ben volentieri gli regalò una graziosa statua in ceramica della Madonna, che aveva .dispo– nibile. Il Fruttero, fatto costruire un ·muro .con nicchia sul ciglio della strada per Saluzzo, in quella collocò decorosamente l'ottenuto si– mulacro: Ben prcesto, attirati _dalla divota. novità., a lui si unirono negli omaggi alla Vergine gli abitanti delle case vicine, poi i borghigiani di Rumaèra e dei qintorni. La lampada mai non si spegneva davanti alla nicchia, freschi fiori vi olezzavano all'intorno, nè alcuno, paesano o viandante, passando di là. mancava di salutare la Madre di Dio col– l'Ave o almeno con un rispettoso inchino. Nei sabati poi e nelle feste, a tarda sera nn gruppo di pie donne si univa alla recita del S. Ro– sario, attirando coll'esempio a11.0he i loro uo– mini in buon numero. Le litanie lauretane in- dolcissima armonia risuonavano sot~ il cielo stellato nell'ampiezza della campagna, pr-estando così la viva parola ed il ritmo alla lode perenne che dal creato sempre s'innalza. al Cielo. Ma siccome la guazza serotina e le intem– perie della cattiva stagione recavanÒ guasto alla statua della Vergine e molestia alla pia riunione, si pensò a costruire davanti al pi– lone un decoroso riparo. Il progetto fu posto ad esecuzione verso il 1692; nonostante che corressero giorni tristissimi a causa della guerra di cui Savigliano fu teatro in quel tempo; colle spontanee offerte si costruì un portico che divenne poi il primo corpo d'una graziosa ·chiesetta. Pochi ·anni dopo si compì l'opera costruendone il secondo corpo, costi:
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