Missioni Consolata - Aprile 1902
lli eo.,solata 55 :tente l'intervento ;iili~na forza celes~~ come il sol~:=.I~ mezzo alle sta2e salvare gli abitanti della Piccola Casa, per- si vedevano le pesanti guardarobe, le scansie mettendo loro di riunirsi tutti, senza ecce- sbattute sul pavimento, infrante le vetrate, zione, nella prateria, che così bene fu para- rotti i muri, ogni cosa a soqquadro, mentre gonata alla Valle di Giosafat. Le fogge di- appeso alla parete, col cristallo intatto, stava verse di vestire di quella moltitudine erano il quadro da cui l'immagine della Vergine variate ancora all'infinito dalle strane accon- -parea dire: Non temete, io sono in mezzo ciature dei malati fuggiaschi: quasi tutti a voi. avvolti semplicemente in coperte e lenzuola, N all'infermeria intitolata della Fede, dove davano la viva illusione di morti usciti dai erano raccolte bambine in tenera età, eravi sepolcri e attendenti il giudizio supremo. E sopra un altarino la statua della Vergine dav:vero questo giudizio si aspe"ttava. Un entro una campana di vetro: l'una e l'altra messo· del governo era venuto ad avvertire · cadono dall'altezza di due metri; la campana il superiore dell'Istituto che si temeva for- batte sulla sponda di una culla, ma rimane _temente di non poter scongiurare lo scoppio intiera come pure la statua, nè la piccina del gran magazzi.no ..... giacente in quella culla ha il menom0 danno. Perciò grandi e piccini, sani e malati in- E lo stesso fatto si verifica nell'infermeria vocavano la misericordia divina; si chiede- di S. Teresa per ragazze esterne, ed in più vano scambievolmente perdono; facevano le altri siti dell'Istituto. più commoventi riflessioni, le .risoluzioni più N el lungo dormitorio dei F1·atini (orfani) sante, i più generosi atti di rassegnazione tutte le finestre prospicienti la polveriera ai divini voleri. Però non era morta nei cuori stavano chiuse con una sottile parete a mat- la speranza di finale salvezza: oh tutt'altro! toni: allo scoppio si rovesciano le singole mu- - La Madonna che ci ha scampati dai primi rature, ad eccezione di quelle di due finestre a scoppi, ci salverà anche in un altro, se av- cui stavan pendenti due quad1·i della Ver·gine. viene- si andavano dicendo l'un l'altro - Nel lungo corridoio sotterraneo che unisce preghiamola, preghiamola! il cortile detto della Provvidenza a quello E qui si recitava il rosario, là le litanie, del Calvario, all'altezza di tre metri-' stava, ehi ripeteva AvemarieeSalvereginecolle brac-· come ancor oggi, ·in apposita nicchia nel muro eia in croce, chi altre preghiere tenerissime una statua in legno della Vergine alta oltre alla Madre, a cui il venerabile fondatore il naturale ed antica di forse due secoli. Tutto aveva solenne~ente lasciata in custodia la il muro portante la nicchia precipitò al suolo, famiglia numerosissima generata dal grande . ma la statua, anzichè balzata dal suo posto, suo cuore. parve esserne dolcemente discesa. Essa fu Dopo due ore, infatti, il messo del governo . · trovata intatta ritta sulla sua base, attor- tornò annunziando scomparso ogni pericolo. niata dalle macerie, quasi in atto di dominare Una scena da cavar le lagrime ad un ma- la rovina e di salvarne quanti tragittavano cigno si vide in quel momento e durò molti nella loro fuga per quel passaggio. giorni, nè mai v 'ebbe al mondo più bella e L'Oratorio, detto il Santuario, dove il ve- santa festa di famiglia. - Maria SS., la no- nerabile Gottolengo pregò per l'ultima volta stra buona Mamma ci ha salvati, si dicevano prima d'andarsene a morire a Chieri, pre- l'un l'altro incontrandosi, Deo gratias, Deo sentò uno spettacolo graziosissimo e d'inef- gratias! fabile consolazione per i divoti dì Maria San- * * * tissima. L 'Oratorio era in piena prospicienza L'universale grido di riconoscenza e d'a- della polveri~ra ed esposto al primo impeto more dei ricoverati del Gottolengo era la · dello scoppio, senza riparo di sorta, essendo ~nu~ciazione pura e semplice di una verità, chiuso i:p. tutta la sua lunghezza da semplice che risplendeva in ogni parte della pia Casa, invetriata. Conteneva allora, come oggi, circa
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