Missioni Consolata - Aprile 1902
1.!1 .e o 11 so l a t a 53 Q- ~~-~~~,~~~~0 terminava verso il mezzogiorno. Celebrante era un certo D. Sa, prete spagnuolo, dim,o· rante presso gli Oblati 1 custodi in quel tempo del santuario, e faceva l'esposizione D. Chi– chizzola, cappellano degli Oblati stessi. Alla prima detonazione il sacro edifizio tremò dalle fondamenta; scricchiolarono i ìnu~i, cÒme se volessero fendersi e far rovinare la grande cupola centrale. ~ trona la seconda esplosione: una folla si pre– ~ cipita nel santuario, invocando ad alta voce la Consolata. -Ma la calma del sacro luogo . guadagna gli animi: tutti rimangono ai piedi . di Maria SS·. come in luogo di sicurezza, in– certi ancora dell'evento finale, ma già gu– stando il conforto della speranza. Il santuario, benchè posto sopra un _rialzo del terreno ed esposto perciò senza ostacoli Lo scoppio della Polveriera in Borgo Dora (Da una lit~grafla stampata nelt852) ~ D. Chichizzola che aveva allor allora col-~ - alle scosse ed ai proiettili venienti dalla pol- locato sul trono il SS. Sacramento, spaven- veriera in eruzione, non ha una screpolatura ~at~· - fe' atto di fug_gire! n_. sl} lo afferrò nei ~ur~, nem~eno in q~elli che nei_recenti solidamente per l'abito e gh mormorò: Che ' () lavori di ampliamento SI scorsero ·già clan– temete? Il Padrone è li... E _intonò con voce ~ neggiati dall'umidità e da altre c~use; non f~rma il 1'antum ergo. , ha un cristallo infranto, nemmeno tra quelli . I fe~el~ é~~ s'erano alzati pallidi, tre~anti, ,deÌla gran c~pola così esposta alle_ :iolenti mcerti di CIO che succedeva, non -sapendo se scosse dell'ana, mentre sono andati m fran- d~vessero restare o fuggire, s'i~ginocchiano ~ turni le lastre delle finestre dell'annesso con- di nuovo, cantano e la sacra.funzwne procede vento e per tutta la città si cammina sui decorosa fino al suo termine. ~n quella ~in- vetri caduti dalle case.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=