Missioni Consolata - Aprile 1902
52 11t 8o11solata che lo rende impavido. Ecco: ha afferrata la coperta fatale, l'ha trascinata fuori... (l ). Ma il pericolo persiste, incalza : nuovi brandelli di traliccio e altre materie infuo· cate arrivano dalla larga breccia del muro, dal tetto in parte sfondato, dì cui per sopra- _ sello già ardono ~d ~n lato i travicelli. Il terzo scoppio di nuovo getta il Sacchi a terra; il fumo spinto dall'aria nel magazzino l'ac· • cieca, l'acre odore della polvere bruciata gli mozza il respiro. Ma egli si rialza, re-· siste ; si ustiona le mani, il viso, ma con– tinua a lottare contro il fuoco invadente, colla vita, per così dire, sospesa ad una fa– villa fatale che venga a diretto-contatto colla polvere secca e pronta all'uso..... Sono arrivati intanto altri valorosi, che il caso e non il manco di coraggio e di disci– plina ha tenuti lontani sul primo istante: essi sono i testimoni ed i propalatori della eroica condotta del Sacchi. L'esempio, il con- .siglio di lui animano tutti, infondono la spe– ranza ed il coraggio. · Giungono le pompe, s'organizza il lavoro, e mentre strenuamente si lotta sempre contro il fuoco insidioso, il gran magazzino viene vuotato -a braccia. Sol- ' . tanto. coll'ultimo barile n'esce Paolo Sacchi, · · colle mani. ed i'l viso. abbruciacchiati, col sangue gocciolante dagli orecchi, ferito in più parti, coll' uniforme lacéro; ma egli è ilare .e modesto nella gioia dell'arduo dovere c9mpiuto con subblime semplicità. * * * Preservato il granqe deposito, erano salvi anche il vicino magazzino dell_!3 polveri de– 'stinate alle Gabelle, alcuni molini anch'essi carichi ed altra molta esca aile fiamme divo· . ratrici. Oramai si poteva dire vinta la grande battaglia che da più ore ferveva per tutto lo stabilimento: soldati, guardia nazionale e borghesi d'ogni ceto, con mirabile slancio (l ) A pUbblica e perenne testimonianza che dalla Consolata fu ispimto e .sorretto nel com– piere queU'atto, il bravo-polverista fece dipingere da mano maestra e ·collocare nel santuario il quad1·o votivo di ctti ·diaino la rip1·Òauzione, vedi p ag. 51. · avevan fatti prodigi di valore sotto gli ordini de~ loro ufficiali, dello .stesso Duca di Genova, capo supremo dell'Artiglieria e animati dalla presenza del Re e del Principe di Carignano. Come lo prova il monumento innalzato alle vittime dello scoppio nel Camposanto di To– rino, ~6 furono i niorti. I feriti salirono al doppio di questo numero ; molte case nel Borgo Dora furono danneggiate; alcune crollarono: le rovine e lo spavento portarono certo gra· vissima iatturà alla salute ed a,lle sostanze di molti fra i poveri abitanti dei dintorni della polveriera. Ma tutto questo appare piccolo male, paragonato all'entità ed alle proporzioni infinitamente maggiori che il disastro avrebbe assunte senza l'atto eroico. e provvidenziale del Sacchi, dichiarato dalle autorità e dalla cittadinanza unanime il no– vello Micca, il salvatore di Torino. Ma il valo- , roso sergente- polverista' come egli stesso ' altamente proclamava, era stato lo strumento di cui la Consolata s'era servita per dare una novella prova della sua protezione alla nobile città, di cui Ella è da· tanti' se.coli il SJlcro Palladio. ' Perciò unanimi nel consenso e nella r_ico– n:oscenza, nella gioia dello _scampo i Torinesi andavano esclamando: - La Consolata ci ha salvati! --"7 E la pia credenza era avvalorata da tali e· tanti fatti, che assumeva l'evi- ' denza d~lle verità dimostrate a filo.di logica. T.ra questi fatti noi ne andremo spigplimdo ' alcuni, per rinnovare la gratitudine dei To– rinesi verso la Vergine SS. e prepararli cosi a · commemorare degnamente la cinquante– nar~a ricor~;enza, a ripetere il Te Deum ;che cinquant'anni or sono lo stesso :Qòstro Mu– nicipio volle solennemente cantato, quale pub– blico riconoscimento dell' intervento celeste a limitare il terribile disastro. ~==~========~ Nel nosnro santuario: La prima prova della protezione 'della Con– solata, nello scoppio fatale, si ebbe nello stesso suo santuar~o. In quel momento vi ·si dava la benedizione del mattino,. la quale allora .
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