Missioni Consolata - Aprile 1902
8o11solata 1a - 51 sinis.tra travolgent== ponte: i . po~oe~""~ di s:ongiurar:=:::'mune pericolo. Un' id: veretti furono quasi tutti lanciati nell'acqua che il valoroso artigliere attribuì poi sempre e coperti colle fumanti rovine dei circostanti ad ispirazione celeste, gli si presenta chiara edifizi. Altri soldati ed operai investiti dalle alla mente, anche nello sbalordimento e nella fiamme, schiacciati dalle macerie, sbattuti ~ sorpresa del primo terribile momento: Bi- aspramente contro i muri, rimasero quali sogna cercar d'impedire l'incendio del grande morti, quali orrendamente mutilati, ustionati, deposito... in diverse guise malconci e feriti. Oh Madonna della Consolata aiutatemi: Quadro votivo offerto dn Paolo Sacchi al Santuario della Consolata Nellostendaggiodivenutoimprovvisamente ~ un'enorme vampa, si trovavano ·parecchi pol– veristi che rimasero uccisi, un artigliere che poi morì in seguito alle riportate ustioni ed ~ il sergente Paolo Filippo Sacchi. Questi, ben· ~ chè ustionato e gettato a terra dalla violenza dell'esplosione, scatta tosto in piedi. Vera anima d'eroe, in cui la religione unendosi alla militare disciplina ha ·resa ultrapotente ~ l'idea del dovere, egli invece di provvedere alla propria salvezza, non si preoc~upa che a Voi mi affido !..... Così pregando Paolo Sacchi corre nell'ambiente perigliosissimo. Un ampio lembo di coperta lanciatovi dallo stendaggio arde presso i barili. L' afferrerà egli in tempo, o rimarrà travolto, arso come un fuscello tra le immani rovine? Il bravo sergente non ha tempo nè mente da chieder· salo in quell'attimo fuggente, decisivo. Impe· dire una nuova e più tremenda catastrofe, in nome e coll'aiuto di Dio e della Vergine: ecco l'idea che lo guida, Ìa forza che lo sostiene,
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