Missioni Consolata - Aprile 1902
-. 60 1a - 8o11solata QQ~~~N~~~~~~·~·~-~==~~~~~·~-=~~0 sotto la mensa di un altare consacrato alla celeste Liberatrice, e sormontato da un qua- . dr~ votivo. Di più stabilì che in ogni anno, il 26 d'aprile ed alla stessa ora della cata– strofe, tutte le suore colle Maddalenine e le Figlie del Rifugio si radunino in chiesa ad ascoltarvi una messa votiva èd a cantarvi un Te Deum di ringraziamento. ~ * * * Come non riconoscere in questi fatti )a protezione di Colei che i nostri padri eles– sero e proclamarono Patrona di l'mino? Ben a ragione pertanto un egregio citta– èfino ~rinese, in d~ta 28 aprile 1852 scri– veva sull'Armonia (giornale cattolipo di quel .tempo) : « Torino, città eminentemente catto– lica non saprebbe arrestarsi a contemplare nel frangente il mero effetto del caso, ma ella è spontaneamente indotta ad ammirare ed adorare commossa la mano di Dio, a c.ui piacque por limiti all'ira sua. Ah, è alla Ver– gine SS. della Consolata che noi siamo de~ bitori di questo novello tratto di specialis– sima protezione; a Lei dobbiamo un conaegno attestato di riconoscenza ». E queste auree parole t:ispecchi~van"o il ·vero e profondo sen– timento- dei Torinesi.' \ ~ Il sergente polverista pàolo Sacoqi Paolo Filippo Sacchi nacque in Voghe~a il 28 maggio 1807 da Eugenio e Maria Formani, contadini. Laboriosi, retti d'animo perchè pro– fondamente religiosi, essi, cogli insegpamenti · e più coll'esempio; foggiarono sul loro stampo il figliuolo. Giunto all'.età di leva, il 6 dicembre 1827 fu aggregato al Corpo Reale di Artiglieria con una ferma di otto anni. Lo stato di servizio militare del Sacchi gli assegna m.1,68 di sta– tura e questi connotati: fronte piccola, occhi castagni, sopracciglia e capelli neri, naso grosso, mento tondo, viso quadro. Il corpo temprato alle dure fatiche dei campi, come l'animo formato alla scuola del dovere, rendevano il nuovo soldato assai idoneo ad assimilarsi quei principi: di.disciplina e d'onore, che furono vanto specialmente della ne'stra vecchia Artiglieria. L'alto concetto della, pro- . pria professione, fondamento del vero·spirito . militare, oitrechè dalle gloriose tradizioni del– l'Arma ch'egli veniva man m.ano conoscendo, era nel Sacchi rinforzato e nobilitato.dalla re– ligione, la. quale gli mostrava la bellezza e l.à santità del giuramento da lui prestato, di ser– vire fedelmente il Re e la patria: Così l'uomo retto,' semplice, energico per natura, senza sa– perlo, s'andava trasformando in modesto eroe. Finita la prima ferma, il Sacchi fu riassol– dato per quattro anni ed in seguito con varie scadenze, tanto che continuò nel servizio per ben 25 anni. Gli illetterati, specialmente nel- l'Artiglieria, arma dotta, non potevano con– seguire che il grado effettivo di sergente; il : Sacchi pe.rò per meriti .speciali, come talora s'usava, era stato nominato furiere onorario, il 27 maggio 1849. . Lo scoppio della Polveriera del Borgo Dora. fece ad un tratto uscire il Sacchi dalla sua oscurità. Se i commilitoni· ed i superiori che lo videro all'opera non a.vessero esattàmente riferiti i fatti, egli non avrebbe mai creduto di aver compiuta cosa meritevole di specia;le menzione, persuaso com'era d'aver fatt'O, col– l'aiuto del Cielo, nient'altro che il suo dovere. Perciò gli onori e le· ricompense tributategli dal Municipio di.Torino (1), dalla GuardiaNa- (l) Dagli Atti del Consiglio Comunale di Torino: Tornata straordina1·ia 4 maggio 1852 Ordine deJ giorno: l o Scoppio della polveriera nel Borgo Dora. Proposta perchè si tralascino tutte le dimo– strazioni di gioia, meno la funzione religiosa, nella prossima. ricorrenza dell'anniversario del!() Statuto. - 2o Ricompense al furiere d'artiglieria Paolo Sacchi. l o Approvata la proposta, des.tinando le somme stan- ziate pei ·festeggiamenti ai danneggiati dello scoppio. 2o Il sindaco chiama il Cònsiglio a -deliberare sulla ricompensa di cui si creda meritevole il sergente pol– verista Paolo Sacchi del fu Eugenio, nativO'di Voghera, al cui eroico coraggio si deve se la città fu salva dal maggior disastro che le sovrastava in occasione che , prese fuoco la fabbrica delle polveri in Borgo Dora. Narra il sindaco che nel momento d ello scoppio· era aperta la porta del gran magazzino, in cui si conte– n evano 40.000 chilogrammi di polvere, e che alcune coperte le quali servivano allo stendaggio, essendo state ~ttate dall'aria violentemente scossa in· quel ' magazzino, ardevano a brevissima distanza dai baril~ ripieni di polvere e non otturati. · Il sergente Sacchi che si trovò in mezzo al fuoco prodotto dallo scoppio, essendo sfuggito, per così,dire, p1·odigiosamente all a morte, si accorse dell'imminente supremo pericolo, e senza smarrirsi si gettò con sublime ardimento n el magazzino, e togliendone le coperte in– fiammate impedì l'accensione delle polveri contenute in quel magazzino, che, qualora avesse aVuto luogo, sarebbe stata causa d'incalcolabili danni, Risulta pure che il sergente Sacchi, sebbene ferito, ha continuato a prestare ogni più efficace aiuto onde estinguere il fuoco che erasi appreso ai travicelli del. coperto dello stesso magazzino e che non ha mai VQ· luto abbandonare il luogo del pericolo, finche il ma– gazzino non :fOsse intieramente vuoto. L'intrepidità, il sangue freddo e il coraggio di cui fece prova questo generoso soldato, che solo in quel mo– mento poteva agire e indicare agli accorrenti i .luoghi ove mael!'iore era il p~ricolo, eccitarono i più vfvi sen– timenvi di riconoscenz~a e di ammirazione per parte di tutta la cittadinanzo. Il fatto risulta comprovato dalla pubblica voce, dalla r elazione del R. Corpo d '}Artiglieria, _da rae:guae:li avuti e da informazioni assunte per cura dell'Ammi– nistrazione, epperò il Consiglio delegato credendolo abbastanza accertato, in rimunerazione del segnalato
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