Missioni Consolata - Aprile 1902
·- ll' 8of1so(ata Qm--~~--~~~~~~~~-~~--~~~~~~~--~~--~~0 soffitto sfondandolo. La fragile colonna · di terracotta è crivellata di colpi, ma non si muove; la statua della Vergine sta illesa glo– riosamente con in capo la sua é_orona di do- . dici stelle. E mentre prima era rivolta verso la città, ora, quasi avesse compito un mezzo giro sulla sua base, è rivolta-verso la polve– riera, come per · fronteggiare il pericolo. Inutile dire che neppure uno dei fanciul– letti del piano superiore ebbe a soffrire per la caduta del soffitto: un bimbo rovesciato dallo scoppio sotto l,a sua culla, fu da essa protetto dalle cadenti macerie; co~ì sugli altri spiccò in modi diversi, ma tutti stupendi, la misericordia della Vergine. Nè solo questo. Quella fragile statuina - l'effigiè dellaVer– gine più vicina alla polveriera- come sen– tine~la avanzata, parve dominare tutto il di– sastro ed attenuarne le conseguenze, segnando la via ai proiettili micidiali. Gli edifici della Piccola Casa fronteggiavano la polveriera di– stribuiti su d~e linee od ali. Ebb!)ne, quasi dalle braccia allargate del benedetto simu– lacro avesse presa la direzione, il grosso dei· rottami si spartì in due getti cadenti ai due lati al di là degli edifici;_dove rimasero due striscié di materiali per la lunghezza di - 150 metri e di tanta altezza da impedire il passaggio. * * * N è \!D solo dei fatti qui esposti può essere messo iri dubbio, quale pia esagerazione di menti fanatiche ed esaltate. Passato appena il primo spavento, una folla di gente accorse al Gottolengo, dove, siccome sul sito più esposto e più popolato, si temeva fossero immensi i guai e le rovine. Così moltissimi poterono constatare coi proprH occhi le meraviglie colà operate dalla Vergine SS. e udirne da mille .bocche il genuino raccont~. · Un cotale che dalle sue parole si può ab– bastanza bene caratterizzare e ritenere come testimonio non sospetto, vista_ la predetta Madonnina troneggiante s~lle rovine, uscì in queste parole: Io non ho mai prestato fede allé imposture dei preti, mà là in quella statua, convien dire che vi sia qualche dia– voleria! · Ah, non diavoleria alcima, ma la santa. industria del Gottolengo aveva salvata la sua. Piccola Casa. Egli l'aveva fin dal suo sor– gere tutta quanta consegnata nelle mani della -Vergine Consolatrice, di Colei che veramente può dire: Chi mi trova, trova la vita, ed avrà dal Signore la sua salute. n- servo di Dio riguardava come un'occupazione sua quoti– diana importantissima quella di recarsi ogni mattina alla Consolata ad udire la messa delle 11 1]2, e per andarvi rimandava qua– lunque lavoro od affare che avesse per -le mani. E forse nel Cielo, a quell'ora stessa, egli continuava a prestare un omaggio spe– ciale alla V ergi~e ... Affinchè meglio .e più a lungo si potesse conservare la statuina prodigiosa, essa, sur– rogata con altra sulla colonna, fu collocata sopra il frontone al di dietro della chiesa grande dell'Istituto contro il grande fine– strone appositamente ridotto ed abbellito, co– sicchè mentr,e è visibile dalla piazzetta che sta da quel lato, è venerata in chiesa, mas– ~ime nella ricorrenza del 26 aprile, in c1;1i viene ornata con addobbi e lumi. Nello stesso giorno poi, col richiamo festivo delle campane, alle 11 del mattino si riuni– scono in chiesa tutte le famiglie della Pie-. cola Casa, la quale alberga ora più di 5.000 persone;. si fa .l'esposizione del SS. Sacra– mento, davanti a cui si recano i sacri mi– nistri parati e tutto il clero in adorazione. Alle 11 3]4, suonansi tutte le campane a festa, l'organo della chiesa fa sentire i suoi maestosi concenti, squillano tutti i campa• nelli sparsi per la Casa, come al Gloria del Sabato Santo. Cosi si rammenta l'ora di grazia del 1852; indi s'intuona solennem~nte il Te Deum e segue. la benedizione. . Verso sera poi le _famiglie stesse si schie– rano in largo giro attorno alla colonna sun– nominata, la quale, demolita la Casa diNa– zareth, sta ora sull'antico pilastro ridotto a piramide 'e portante un'iscrizione commemo- . rativa. Si cantano le Litanie, ·dopo di che il l Superiore tiene un brevé discorso di circo– stanza, rinnovando così nei cuori la memoria · del b~neficio e la riconoscenza alla Vergine.
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