Missioni Consolata - Marzo 1902

41 :ciare la via bat~::::::ndo una ~~ v.:oi, una sore=nome loro, io vi doman:o ciatoia serpeggiante tra il verde delle siepi. la grazia di potermene andare..... ~on l'avesse mai fatto! - Dove la stra- -Là basta di queste storie - disse riso- dicciuola era più lontana dalle casèine, s'im- luto colui che pareva il capoccia della brutta battè in una comitiva di giovinastri, una di compagnia. E tratto un coltello, ne fece· luc- quelle accozzaglie di oziosi e'vagabondi della cicare la lama sotto gli occhi della Bocca- peggiore specie, che infestano i dintorni della doro... - È finita - pensò ella tra se stessa, nostra coine di tutte le grandi città, bramosi sentendosi proprio come l'agnellino in mano di sfuggire i troppo diretti contatti colla al beccaio. E le parve vedersi svenuta, in- polizia. • sanguinata, in mano a quei ribaldi. - Oh Secondo l'uso di cotal genia, si cominciò Madonna Santa della Consolata..... - Come ad apostrofare la ragazza con vezzeggiativi un lampo, in quell'attimo fuggente, decisivo, tali da farla arrossire, -poi si· passò a mot- le venne un'ispirazione, si sentì nel tempo teggiarla per la sua supe1·bia. E com'ella ac- stesso un vigore insperato per non cadere cennava a passar oltre, scoppiarono risate in deliquio, per resistere al terrore ed alla equivoche, ·di malaugurio. Parecchi di quei disperazione. mascal~oni si piantarono in mezzo alla stra· - Ebbene - disse risolutamente al più duccola ; __:_ Ih, ih, che fretta! - esclama feroce de' suoi persecutori - datemi almeno l'uno. - Ma credi tu di passarla così? - il tempo di recitare un'Ave ilfa1ia. dice l'altro ironicamente. E di questo passo si , - Accettato- risponde a nome di tutti giunse ad intimazioni degne di siffatta ca- il giovinastro. - E con quella cavalleria che naglia. usano anche i briganti, si attese il termine I,a povera malcapitata, intuendo finalmente ' della breve preghiera. Breve sì, ma che fosse la sua critica posizione e non scorgendovi ben recitata si vide dagl'effetti. scampo, si sentì agghiacciare il sangue nelle - Vattene in pace - disse alla pia fan- vene e prese a tremare, come un'agnelletta ciulla colui istesso che un ininuto primar nelle mimi del beccaio. - Oh, Madonna SS, pieno di maltalento, la minacciava col coltello. della Consolata, sospirò dal profondo del cuore, I compagni protestarono: era matto adesso? aiutatemi Voi! - Che cosa fare, come sfug- Per conto loro non intendevano che l'avven- gire- a quei malviventi, lei sola ed inerme tura finisse così... Ma il capoccia aveva mu- fanciulla? tato _radicalmente parere e, per una volta Colle lagrime pioventi grosse sulle guancia, tanto, usava in bene l'ascendente che la sua gocciolanti sulle vesti, malgrado la forza che prepotenza gli dava su quei tristi soggetti si faceva per ritenerle, provò ad ammansare suoi amiconi, a cui protestò a suo turno: - i barabba. - Fatemi la carità, lasciatemi · Vi giuro che guai a chi torce un capello a andare per la mia strada, sono aspettata a questa ragazza, perchè io la proteggo: capite? casa..... .E ad uno dei figuri che s'ostinava ad in- Una sghignazzata fu ancora la risposta... sistere, e voleva tribolarla ancora, mostrò il E le mani indegne si tep.devano innanzi per terribile coltello, ripetendo intanto alla Boe- afferrare la poveretta... - Dio, Dio buono... cadoro: Le pareva chè tutto intorno girasse: ella __.: Vattene in pace e, non aver paura; ti ·perdeva la testa. Che fare, clÌe fare? - O Ver- ~ difenderò io! - gine Santa! - L'assedio dei giovinastri, di- La meschinella, a cui non pareva vero di vertiti dal suo pallore, dal s·uo tremito, dalle . essersela cavata così, mormorato un grazie, sue lagrime, si faceva sempre più serrato. riprese il cammino in preda a due diverse La meschina sentendosi s:venire, fece un - ~ commozioni. Come la colOJ:r{bella che sfuggita estre~o disperato appello a quei cuori indu- al rostro dello sparviero trema ancora in riti:·- Deh, per pietà! Non avete una madre ogni vena, ma già palpita di gioi_a in faccia

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