Missioni Consolata - Febbraio 1902

cristi;t:g.a fra operai e contad~ni; spirito che, . nei tempi presenti, è il più sicuro antidotò contro le pazze e scell~rate utopie che pur, troppo.ingaiinano e trascinano tanta parte di popolo a -cercare la propèia rovina. . Noi auguriamo che molti paesi imitino Fiano, raccogliendosi sotto il· manto della Consolata ed a Lei affidando i loro morali e materiali interessi, e siam certi di fare così il voto migliore per la loro prosperità vera é duràtura. CARIT A. ·RICOMPENSATA (t l Verso le due pomeridiane del13 aprile 1901 l'esemplare famiglia Garcin di Ciotat (citta: dina francese -delle Bocche del Rodano) abi– tante in una casetta di campagna poco distante da· un immenso bosco, si tr!?vò improvvisa– mente ·a mancare un caro bimbo di tre anni e mezzo, di nome Paolo. Lo ,cercò dapprima senza grandi inquietudini: appena cinque mi– nuti pl'ima .la sorella di lui, Maria, l'aveva làsciato a trastullarsi tranquillamente presso la casa! Ma chiama e cerca, il piccolo Paolo J;IOn risponde; di lui non c'è traccia. Oh, DJo, Dio buono; pietà! Nel bosco vi sono molti cin- Arriva la s_eùra, cala la notte, le ricerche ·, ghiali... ~ proseguono p1 attive che mai. I vicini im– pietositi, han rinunziato anch'essi al meritato riposo: le lanterne erral'l.o lontan lontano per. le profondità del bosC\o, che risuonano del caro nome: Paolo! Paolo! - Invano. . Si è levato un vento fortissimo, che Jischia sinistramente fra i rami appena gemmati. Povero bimbo, che paura e che freddo, fie è vivo ancora! Passa la notte eterna; spunta !l nuovo giorno : una domenica. In tre parrocchie ·si annunzia dal pulpito la scomparsa del piccolo Garcin; ne è avver– tita la Polizia. Un centinaio d'uomini esplora ~ la campa~na; ~ gendarmi fanno sondare i · P?zzi, g~i s.ta :gni... Nulla ch_e possa dare il più p1ccolo mdizio del passaggio del bimbo non una goccia ·di sàngue, una ciocca di c~pelli ------ (1) Dall'ott-imo pe~iodico mensile n Purgatorio visi– tato dalla carità dei fedeU, che si pubblica in Roma Lungo Tevere Prati, L::! ; periodico che raccomandiam~ vivamente ai divoti delle Anime sante del Purgatorio. 1 23 o f~a i rovi, un brandello di veste, una scar– pma... Al vento s'è aggiunta intanto una pioggia torrenzia,_le. qramai è impossibile pen– sare. che Paolo s1a VIVO ancora . nel bosco· i genitori, la sordlina pregano Iddio, si vota~o alla: Mado~na, alle· Anime. sante del Purga– tono per ntrovare almeno 1l cadaverino... .. Il loro. stato non si descrive; non vivono che p:r proseguire f~bbrilmente le sempre inutili ncerche. ~uttav1a non hanno una parola di mormoraziOne contro la divina Provvidenza... . Vers_o l'una pomeridiana del-lunedì, mentre 1 Garcm esausti dalle marcie incessanti tor.- – nano, per un breve riposo, alla loro desei·ta dimora, li ragggiunge un u,omo trafelato: Il vostrp piccino si è ritrovato! -Vivo? - Sì, vivo; si t rova a Cannet in una fat· toria. Cannet è ùna borgata distante dalla Ciotat otto chilometri circa. I poveri genitori si mettono in via colla fi– gliuola, con amici. Non sanno più in chè mondo si siano: _alla gioia si frammischiano dubbi crudeli: - Purchè il piccino ritrovato sia proprio il loro Paolo! Purchè, se è proprio lui, non .sia ferito , moribondo... * * * Oh grazie, grazie Signore ! Ah, le Anime sante hanno _pregato per il caro innocente ! - E' proprio il loro bimbo diletto che possono riabbracciare, piangendo di consolazione. E' Paolo un po' abbattuto da 47 ore di digiuno, di freddo; di fa~ica. Ha i bei capelli appicci– cati alle tempia, la vestina a brandelli le scar– pi_ne rovinate, ma non è ferito in 'nessuna parte; non è DAmmeno impaurito, sgomentato, il che è meraviglioso per un bimbo della sua età ed intelligente come lui. E c9me fu ritrovato ? Ecco: un pastore stava custodendo le sue pecorelle nei bosco. Ad un tratto -le vede andarsene una dietro l'altr~ verso un albero, raggruppar.visi in cerchiq. Che cosa le ha attirate colà? Incu– riosito, si appressa alle sue bestiole e .rimane fortemente meravigliato e commosso. Appog– g•ato a quell'albero sta un grazioso bambino colla ves~e lacera ed inzuppata dalla pioggia, colla t estma bagnata anch'essa, e mezzo in– tirizzito da una notte di vento e d'aC\qua: Ma non piange, anzi, guarda sorridente le pecore che l'hanno attorniato, che pare vogliano ri– scaldar\o col tiepido loro alito. Il rozzo pa- • store, intenerito, avvolge la bella creaturina nel suo mantello e la porta alla piu vicina fttttoria, dove una buona donna ne prende cura affettuosa. - Chi sei, piccino mio '? - Sono Paolo Garcin. - E l'intellìgente bimbo sa dare sufficienti indicazioni, perchè si possano tosto avvertire i parenti. Paolo è sollecitamente riportato a casa, visitato diligentemente dal dottore, il quale non trova nulla di se rio. Difatti in due giorni

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