Missioni Consolata - Febbraio 1902
J.!t.. Go.,so{ata QG-~~--~~~~~~~~P-~~~~~~_. ~~~~~~~~~~ - -';x.K~~~~~•oo 19 come appare dall'aumento sovraccen– nato delle offerte per grazie ricevute. Meravigliosa è dunque la celeste cor– rispondenza tra le grazie e le offerte ; mirabile ed incessante prodigio è questo conto corrente fra la Consolata ed i suoi di voti! .;.z. -:-t- * Dal passato prendiamo coraggio e speranza per l'avvenire! F.inchè la Vergine avrà intorno a Lei ti.Irbe fecteli di supplicanti non manche– ranno le mistiche pietre al suo santuario, perchè non mancheranno i miracoli e le grazie della sua potentissima interces– siÒne di Regin.a e di MadFe. E in questa fiducia proseguiremo gli intrapresi lavori, i quali non possono ora procedere con la speditezza del primo loro stadio; giac– chè, compiuta la parte, per così dire, più grossa e materiale, rimane la parte più delicata e d'interminabil~ lunghezza, qual è quella di finimento e d'ornamen– tazione, opera cpe richiede un'infinità di minute cautele per riuscire veramente artistica e duratura. . Alieni, come già dicemmo altra volta, dalla troppa sollecitudine di timori e di richieste, come dall'esser troppo corrivi nelle spese contraendo oneri e debiti;-re– stringererno o amplieremo le opere d'ab– bellimento a seconda dei mezzi che ci sa– .ranno forniti dai divoti della Consolata. : E mercè la sànta generosità dei loro sforzi, compensati da Maria con nuove grazie, noi speriamo che il santuario possa essere splendidamente compiuto nel faustissimo centenario del 1904; rimanendo ai posteri lontani quale mo– numento della data gloriosa, che segnerà un novello trionfo nelle avite tradizioni di questo antico tempio, fulgido onore e sacra memoria del fedele Piemonte. ~ IL NASCO~DIMENTO del Quadro miracoloso della Consolata n.el 1802 Il 1902 segna la prima ricorrenza cente– naria di un fatto, noto a pochissimi in Torino, ma che merita d'esser oggi divulgato pei raffronti che ne sgorgano spontanei, censo– lantissimi; vogliamo dire il nascondimento del quadro miracoloso della Consolata nel 1802. Un prezioso documento, conservato negli archivi del n,ostro santuario, ci narra il fatto che riuscirà certo interessante a quanti si prendono a cuore tutto ciò c}te riguarda la taumaturga effigie della Consolata. La liberazione di Torino dai Francesi il 20 giugno 1799, da noi ricordata nel fascicolo del giugno u. s. « non segnò purtroppo, come « dicevamo allora, che una sosta nell'oppres– « sione esercitata dai repubblicani francesi « su Torino e sull'intero Piemonte ». Quindici anni ancora dovevano passare prima che i monarchi sabaudi potessero ritornare dallo esilio di Sardegna; avvenimento di cui rima– ne splendido monumento la chiesa della Grari Madre di Dio. Delle vicende politiche di quei tempi burrascosi basterà ricordare come a riparar le sconfitte toccate alla Francia, il Bonaparte tornasse con meravigliosa rapidità. e segretezza dall'Egitto nell'ottobre 1799, passando incolume tra le numerose crociére inglesi; e, reclutato in Francia un esercito im– provvisato, scendesse con quello in Piemonte, ove nei campi di Marengo riportò quella famosa vittoria la quale ripose in mano dei Francesi l'Alta Italia. Dopo' di che fu rista– bilita !!o Milano la Repubblica Cisalpina detta poi Italiana; a Genova la Ligure. Invece di impiantar in Piemonte un'altra repubblica, come prima s'era divisato, Napoleone, dive– nuto oramai onnipotente dopo Marengo, de– liberò di annetterlo direttamente alla Francia. La ·nostra bella ·regione pedemontana di– venne dunque la 27ma Divisione militare della Repubbica F,-ancese Una ed Indivisibile,'.é vi
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