Missioni Consolata - Febbraio 1902
1l1 <2o11solata 29 QG.-~~~~~~~~·~~~,~~~0 loro una base anatomica ben determinat a, la medaglia al collo e l'immagine del Bambino e ne attribuivano specialmente la causa allà presso di sè, le parve di sentirsi meglio. Alla anemia. Ma tutte le cure riuscivano inutili. notte in sogno, vide l'immagine della Con• La povera Vittoria, oltre all'aver alterate le solata presso al suo letto e le sembrò che la. funzioni digestive, i movimenti del cuore, Madonna le dicesse:- Vieni a tròvarmi nel era nell'impossibilità assoluta di muovere le mio Santuario. -- Si svegliò cogli occhi pieni gambe, tanto che in pochi anni, di una gio- di lacrime di gioia, e disse alla mamma :· vane fiorente, robusta, sanissima, non si vé- - Se la Consolata mi fa la grazia, andrò ic> deva più che lo scheletro. I medici, e -ne stessa a portarle la mia offerta a Torino. furono consultati parecchi e dei più rino- · «Da quel momento incominciò _a miglio- J:I!.ati, fatti venire anche da ~onta no, avevano rare: disparvero i dolori alla regione del finito tutti col dire, che non vi era più nulla cuore, potè nutrirsi, senza r.isentire più al• da fare, che la morte sarebbe venuta a tron- cuna difficoltà nella digestione, la mente dic care quell'esistenza dolorosa. La nostra ado- venne più libera, la vista si fece più limpida rata mamma, che in -tutti quegli anni aveva e potè leggere le preghiere, rimettersi a serie veglia t~ sempre amorosamente l'inferma, non vere alle amate sorelle. Restava ·l' inerzià. staccandosi quasi mai dal suo letto, e la so- alle gambe e l'estrema debolezza, che le aveva rella più giovane, non sapevano darsi pace gonfiate straordinariàmente le ginocchia. Ma al _pensiero di perderla : un'altra sorella ma- a poco a poco potè scendere dal letto ed il ritata ed io vivevamo in continua agonia, buon parroco, che si recava spesso a visi- aspettando da un istante all'altro la ferale tarla, commosso nello scorger_e quell'evidente notizia. Oh! i pianti versati, le lunghe pre- miracolo, giacchè l'inferma aveva rinunziato ghiere a Dio, alla Vergine, pe"r impetrare il a medici e medicine, l'aiutò colla madre a miracolo di ridonare la vita alla buona, vir- fare i primi passi nella camera. tuosa sorella! « Poco tempo dopo, recatami a Firenze per· « In questo frattempo, io venni col marito accompagnare la sorella a Torino ad adem~ e la figlia ~ Torino, e seguendo l'.impulso piere il voto fatto per la .festa della Madonna_, della mia divozione alla Consolata, sotto la fui dapprima perplessa se convenisse }asciarle cui protezione avevo già messo la mia fa- tent~re sì lungo viaggio nello stato di debo- miglia, ebbi l'ispirazione di votare la Vittoria Iezza in cui ancora si trovava ; ma vinta dal!e alla miracolosa Madonna. Fervevano allora sue istanze, e messeci in viaggio, ebbi poi a stu- più che mai i lavori al caro Santuario, ed pirein vedere come essa lo sopportò benissimo, io che ero stata delle prime a sottoscrivermi senza soffrirne, senza voler fare {tlcuna fe~:- per acquistare un mq. della copertura delle mata Le gambe erano ancora debolissime é cupole, m'adoperavo a far propaganda fra le gonfie, tanto che dalla c.arrozza venne po~·- amiche, conoscenti e conducevo spesso la figlia tata quasi di peso al vagone e cosi si fece Marcella a fare le sue offerte per i detti lavori. alla discesa a Torino. Ma il giorno seguente Avrebbe la Consolata respinte le mie pre- volle nonostante recarsi a fare il suo ringr~- ghiere per la guarigione dell'amata sorella? ziamento al santuario. E miracolo! Mentre «Piena di fiducia, dopo aver fatti divota- fin allora non erale ancor riuscito di piegare mente ì nove sabati, inviai alla sorella una le ginocchia, appena fu dinanzi all' altare medaglia benedetta, appesa ad-una catenina, della sacra, miracolosa Immagine, s'ingino~- pregandola di metterla subito al collo. Ed chiò senza sforzo,_ senza sentirne dolore ed unii al dorio un libretto di preghiere. Nello assistette così a due ~esse: e nel ritorno·fl. stesso tempo la madre- aveva a sua volta casa, fece la stràda a piedi. Tornatavi po- votata la figlia al miracoloso Bambino di ~ scia per fàre la sua offerta e dare relaziorle Praga, la cui effigie si venera nella chiesa . deÌ miracolo, f~ çonsigliata d~ queì b~~~i di S.Paolino a Firenze. Appena l'inferma ebbe •·. sacerdoti d'attendere a guarigione perfetta.
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