Missioni Consolata - Gennaio 1902
]11 8of1solata 3 ~G~~~~~~~~~~ - ~ ~;Kma~~~~~~~~~~··~~~~P.~~~~~-~~~~0 LA CONSOLATA NEL 1901 Che vastissimo campo di religiose éonso– lazioni e di viva esultanza si apre al nostro ·cuore in questo grandioso e dolcissimo titolo! La Consolata nel 1901! oè nuovi trionfi e nuove glorie di Maria SaL Lissima. La Consolata nel 1901! cioè nuove grazie e nuove benedizioni per noi. Memorabile infatti e straordinario il primo anno del secolo ventesimo, che portò ai fedeli cattolici gli spirituali tesori del Giubileo, esteso a tutto l'orbe cattolico dalla paterna clemenza del Sommo Pontefice! Il fervore, la pietà parvero i~ Torino pren– dere nuovo slancio con pubbliche manifesta– zioni, che per volere della Provvidenza tor– narono esse pure di singolarissimo onore al nostro Santuario, annoverato fra le chiese da visitarsi per lucrare le giubilari indul– genze. Si può dire quindi senza esagerare, che tutta la cittadinanza qui venne a de– porre le sue preghiere; nè va taciuto l'edi– ficante spettacolo delle processioni compiute P,alle singole parrocchie, numerose, ordina– tissime che sfilarono avanti l'Immagine tau– maturga, seco portando il riflesso del suo celestiale sorriso. * * * Nello scorso anno ancora tutte le città d' Italia andarono a gara nel fare omaggio al Redentore, ~ fra esse ben avventurata la nostra Torino volle unirvi un tributo speciale di ossequio e di riverenza alla Vergine, pro– muovendo la consacrazione delle suè cre– sce'ì:tti generazioni alla Consolata, secolare sua Patrona. Come suono diffuso e ripetuto dall'eco, la voce si propagò dovunque, nelle case e nèlle scuole, negli opificii e nelle officine, nei mo– nasteri e negli istituti, nei sobborghi e nei dintorni, qui traendo appiè della Madre di ogni consolazione ben oltre a 80.000 giovani cuori, che tra lé fiamme p\lrissime dell'I m-~ macolato c_uor di Maria si ritemprarono a nuova fot;tezza di ca,ste virtù. Nè basta, poichè l'esempio dei Torinesi invitò a seguirli tutto il Piemonte, dandone prova le relazioni innumerevoli perven_uteci da fuori di belle e commoventi funzioni cele– brate nel compiere il divotissimo atto di con– sacrazione. Da cosa nasce cosa, dice il proverbio, e dalla imponentissima dimostrazione, che mai niuno di noi vide l'uguale, nacque l'ispirazione di consacrare dopo i cuori, le case alla Consolata. L'idea, visibilmente gradita alla Vergine che si vuole con essa onorare, piacque. Per age– volarne l'attuazione mettemmo a disposizione del pubblico appositi quadri in lamiera, fe– delmente ricopiati dalla miracolosa Effigie, onde essere infissi' sui muri delle facciate o nell'interno dei cortili o sulla porta d'in– gresso delle private abitazioni, ed in pochi mesi più di 8000 di tali immagini vennero · esitate, e andarono a santificare vie e piazze colle beate sembianza della Divina Consola– trice. * * * La tenerezza., la divozione a Maria sono germi fecondi di eroismo e di sacrificio. Non è dunque a far maraviglia se sotto l'egida della Consolata sorse un Istituto che ha per altissimo scopo di formare giovani sacerdoti e chierici e laici all'apostolato cri– stiano, preparando loro la via attraverso i lontani e barbari paesi ove il Signore li chiama ad evangelizzare gl'infedeli. L'Istituto della Consolata ,per le Missioni estere, come bellamente s'intitola quest'Opera, trovasi in una delle più ridenti posizioni di Torino, sul Corso Duca di Genova, 49, e la sua Ca.ppella, artisticamente decorata, veniva nello scorso giugno aperta al pubblico che aécorre in buon numero alle sacre .funzioni, attratto dalla cara figura della Consolata che campeggia sull'altare, dispensatrice anche in quella Torino nuova di celesti benedizioni. Delle opere d'evangelizzazione di questo Istituto informeremo fra breve i nostri let– tori; ma frattanto l'importanza di tale fon– dazione sta a dimostrare come il culto della Consolata non sia soltanto contemplativo, ma attivo, nè si restringa a Torino od all'Italia,
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